mercoledì 7 maggio 2008

“Per aumentare la prevenzione può essere necessaria più efficiente repressione”

Il procuratore generale della Corte d’Appello di Venezia, Ennio Fortuna, in una conferenza stampa per illustrare il protocollo operativo predisposto in materia di infortuni sul lavoro, con l'obiettivo di coordinare l'attività di forze dell'ordine e magistrati ha, fra l’altro, affermato che

“ … vi sono troppi morti e troppi infortuni sul lavoro e che per aumentare la prevenzione può essere necessaria più efficiente repressione. Se necessario si potrà arrivare alla confisca delle aziende pericolose. …” Vedi articolo de Il Gazzettino di oggi 7 maggio.

Il procuratore Fortuna non è una “toga rossa”, non è un’estremista, non è un pericoloso “comunista”; è un magistrato, verso il termine della carriera, molta della quale effettuata a Venezia, ma che ha ricoperto parecchi alti ed importanti incarichi in altre sedi. Per quello che si sa, visto che, giustamente, non ha mai preso particolari posizioni, è un personaggio culturalmente vicino all’area cattolica.

Tutto bene, quindi, a meno che, a seguito di queste dichiarazioni, non venga preso di mira da qualche esponente del nuovo governo al quale la Confindustria, per mezzo della sua nuova presidente Marcegaglia ha fatto la seguente richiesta: «Chiederò al prossimo governo la modifica delle norme restrittive appena introdotte». (vedi altro mio post)

Attendiamo e vigiliamo!

Dall'inizio dell'anno ad ora -7/5/2008 ore 21,50-,

per lavoro, ci sono:

368 morti
368400 infortuni
9210 invalidi


dati dal sito di Articolo21

http://www.articolo21.info/

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, volevo proporti uno scambio link fammi sapere se per te va bene.

http://autostima-personale.blogspot.com/

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Ciao scusami se ancora non ti avevo ringraziato per la tua ultima mail, speriamo d'imparare.
Dicevo ultimamente sono molto impegnato, comunque finalmente sono riuscito a rifarmi vivo.
Sai anche io penso che con chi non assicura i propri dipendenti nel lavoro, compia un crimine gravissimo e dunque sarei d'accordo con confiscargli l'azienda, insomma farla chiudere e condannare a giusta pena il direttore.
Purtroppo invece l'andazzo attuale e tutto il contrario... so per certo che per le piccole aziende edili tutto ciò comporta delle spese molto maggiori ed è qui secondo me, con una accurata verifica dello stato, il medesimo dovrebbe dare dei fondi proprio per le piccolissime aziende edili, che non hanno ne i milioni ne i miliardi..
un saluto da Raimondo

Sergio ha detto...

@ raimondo: un'impresa, grande o piccola che sia, è sempre un'impresa! Ci sono delle teorie che affermano che l'impresario deve guadagnare anche molto perché lui rischia il suo capitale; questo guadagno, anche abnorme, è giustificato perché esiste il cosiddetto "rischi d'impresa".
Per questo motivo non vedo perché si debba parlare di ciò solo per giustificare il guadagno.
Quindi, nessun aiuto da parte degli enti pubblici alle piccole imprese!
Se vuoi fare l'imprenditore devi essere conscio a cosa vai incontro e devi entrare nell'ottica delle idee che il "capitale" umano è un bene da preservare e non da sfruttare.

Sergio ha detto...

Dall'inizio dell'anno ad ora, per lavoro, ci sono:
374 morti
374406 infortuni
9360 invalidi

aggiornato al 9 maggio, ore 23,50

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Certo, i morti aumentano ma qui sembra che tra governo vero e quello ombra facciano a gara per non applicarlo...

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

ERRATA CORRIGE: "...per non applicare la nuova legge e per non fare quanto necessario per farla rispettare in ogni suo dettaglio.