lunedì 31 ottobre 2011

Un nuovo ... "pasticcio" all'italiana!

La trasmissione Report del 30 ottobre 2011 ha portato a conoscenza di un più vasto pubblico dell'esistenza di una società, la Glaming, che gestisce, ma non è l'unica, -per conto dell'amministrazione dei Monopoli di Stato- una parte dei giochi d'azzardo "on line".
Detta società nasce ufficialmente il 21 aprile 2011, anche se su un progetto del 25 novembre precedente.
Il 20 marzo 2011 l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) emette un bando per appaltare, appunto, i giochi "on line". Si tratta di un bando a livello europeo e fra le varie ditte (devono essere società di capitali) concorre anche la Glaming la quale si aggiudica una parte dell'appalto.
Quali siano gli importi che queste società guadagnano non è dato a sapere, però saranno senz'altro di molti milioni di euro; a parte il fatto che questo costume di indurre gli italiani a giocare per incrementare le entrate dello Stato,  e, quindi, a perdere soldi, non è moralmente accettabile, è invece importante far conoscere i proprietari di questa società Glaming.
Da quanto appreso dalla trasmissione di Milena Gabanelli, il 70% della Glaming è detenuta dalla Mondadori che, guarda caso, è di proprietà di quell'individuo con tessera della P2 n.1836. L'altro 30% è detenuto, per il 51% da un assieme di investitori, chiamiamoli "sconosciuti", e per il restante 49% (quindi quasi il 15% dell'intera Glaming) da un certo Marco Bassetti che è il consorte della Sottosegretario Stefania Craxi.
"A pensare male si fa peccato, però .... " ed allora viene proprio da pensar male: Mondadori, in una nota al Corriere, dice che si tratta di un appalto regolare; vero, però, non sempre, -nella storia amministrativa della nostra pubblica amministrazione- gli appalti sono stati regolari!
A parte la regolarità dell'appalto, tutta da verificare da parte degli organi a ciò predisposti (cosa che mi auguro possa iniziare quanto prima), è moralmente giusto che società notoriamente proprietà di personaggi pubblici (inteso nel senso di governanti) possano partecipare a questo genere di appalti e, ovviamente, vincerli??????        

AGGIORNAMENTO del 1.11.2011
 
La Mondadori ha sporto querela per "quisquiglie"!  
La questione principale, cioè quella che il "capo" ed i suoi sodali guadagnano anche sul gioco d'azzardo (cosa immorale) e per ottenere ciò chissà cosa hanno fatto, questa non viene presa in considerazione nella querela.
Leggete l'articolo del Corriere.it su quanto sopra.