sabato 27 settembre 2014

Venezia: il Commissario di Governo taglia a destra e a manca, ma le Municipalità si oppongono



Venezia, come si sa, in questo momento ha l'amministrazione comunale retta da un commissarionominato dal governo a seguito delle dimissioni del sindaco per le conosciutevicende giudiziarie dello stesso.
Il commissario si chiama Zappalorto e, come dice anche il suo cognome, ha iniziato a "scavare"  nel bilancio del Comune tagliando a destra e a manca e mettendo in vendita patrimonio immobiliare, a volte senza tener conto della particolarità di certi beni. Tutto ciò ha procurato parecchi mugugni e successive proteste soprattutto da parte dei dipendenti comunali, non solo per la riduzione degli stipendi, ma anche per i tagli ai servizi, soprattutto di quelli a beneficio delle persone più deboli.
Ora è arrivato il momento di deliberare il bilancio preventivo 2014-2016 e, per questo ha chiesto il parere delle Municipalità che sono strutture amministrative governate da eletti dal popolo nello stesso momento delle elezioni per gli amministratori comunali. Le Municipalità del Comune di Venezia sono  sei e cioè: "Venezia Murano Burano", "Mestre Carpenedo", "Marghera", "Lido Pellestrina", "Favaro Veneto" e "Chirignago Zelarino". Si tratta di istituzioni più vicine ai cittadini anche per il fatto che la configurazione di Venezia è particolare, parte città d'acqua e parte di terra, con problemi ed esigenze diverse.
Chiesto il parere, sono arrivati i primi risultati: due Municipalità, quella del centro storico e quella di Mestre, hanno dato, quasi all'unanimità dei consiglieri, parere negativo.
In pratica i Consigli di queste due Municipalità bocciano l'operato del Commissario, anche se credo non siano pareri vincolanti, soprattutto perché questa sua delibera andrebbe contro la parte più debole della cittadinanza, preservando, invece, gli interessi delle "lobbies". Infatti ad integrazione dei pareri suddetti vi sono anche due O.d.G. della Municipalità di Venezia Murano Burano (ODG 1  - ODG 2).
C'è un suggerimento che particolarmente gradisco e che riporto : "Né pare più ammissibile si possa continuare a programmare “eventi” che non appartengono alla tradizione della città, come il Capodanno in Piazza San Marco, con costi elevati per l’amministrazione, che andrebbero sacrificati in un periodo di austerità."
Cosa comporta questo evento che non interessa ai veneziani? Oltre alle spese di programmazione, ci ritroviamo Piazza San Marco ed anche altri luoghi della città sporchi, con bottiglie rotte ed escrementi di varia natura (vomiti, defecate e pisciate). Anche sulla porta di casa mia ho trovato, nelle passate edizioni, cose di questo genere e se Piazza San Marco viene pulita subito, con costi elevati a spese della cittadinanza (non di coloro che ci guadagnano), questo non avviene per le altre zone. Questi risultati li abbiamo anche durante il carnevale e, quindi, penso sia il caso di rivedere anche questa manifestazione che, oltretutto, in certe sue esternazioni è divenuta orripilante!  
Ma tutto ciò si scontra con gli interessi di certe categorie che guadagnano molto su questi eventi, ma non tirano fuori i soldi.
Condivido in pieno questo passaggio di un O.d.G dove si chiede " ... che riduca drasticamente (euro 50.000,00) il contributo all’Ente Conservazione Gondola, date le possibilità economiche della categoria in grado di sostenere eventuali progetti e attività relative alla tutela del simbolo di Venezia, ... "   
Finalmente qualcuno che trova da ridire su una categoria che sui turisti guadagna molto ma che trova modo di non pagare neppure quanto sarebbe giusto; si tratta di veri e propri evasori fiscali. Certi, oltre ad evadere, riescono ad ottenere case pubbliche ad affitti ridicoli ed ottengono altri benefici che dovrebbero essere dati a persone veramente bisognose. Si spera che la G.d.F. cominci a guardare su questi introiti!
E poi, perché sostenere ed incrementare il turismo? Dobbiamo, invece, difendersi dal turismo e dai turisti che, un po' alla volta, giorno per giorno, anno per anno, "consumano", deturpano e svalutano, rendendola invivibile ai residenti, la nostra città.