giovedì 24 ottobre 2013

Sono "stressato"!



Sono "stressato"! E questo mi succede ogni volta che, muovendomi per Venezia, uso il vaporetto. Anche questa mattina, per andare a Rialto, ho preso la linea 1 a Riva de Biasio dove il vaporetto è arrivato con 7' di ritardo e, ad ogni imbarcadero, pieno di viaggiatori che volevano salire, il ritardo aumentava; alla fine, in un tragitto di 13', l'ulteriore ritardo è stato di 7' e, quindi, complessivamente, 14'.
È un po' di tempo che il traffico acqueo a Venezia ha preso questo andazzo e, sinceramente, tutti i veneziani penso siano stanchi.  
E non è che si viaggi comodi   in questi vaporetti sempre pieni di turisti con immensi valigioni che occupano i punti di passaggio e che non si spostano, magari solo perché devono fotografare. 
Benedetta la linea 3, quella solo per i possessori della "Carta Venezia" (residenti  e lavoratori), che, però, è durata poco.
Non parliamo poi di posti a sedere; io, che ormai ho l'età per sedermi nei posti riservati, trovo questi molto spesso occupati da turisti che, oltre a far finta di non comprendere i simboli, non capiscono neppure quello che è scritto su questi posti in italiano ed in inglese. E sono anche giovani, uomini e donne, che li occupano. A volte sono anche delle belle giovani e, allora, mi viene in mente una barzelletta (°).
Si viaggia in piedi, stretti come sardine, e, ovviamente, si ascoltano i commenti più strani, giusti, interessanti, ma anche strampalati. C'è chi protesta contro i turisti, altri che, invece, affermano :" ... i turisti portano soldi ai veneziani" e c'è chi elenca le proprie malattie o disturbi vari, magari per impietosire e potersi sedere, ma anche per potersi fare largo con facilità fra la calca: se ne sentono di tutti i colori.
Sul fatto che i turisti portino soldi ai veneziani, questo è tutto da dimostrare; infatti i soldi li lasciano, ma non ai veneziani, o meglio, solo ad alcune categorie di operatori dei quali ben pochi sono veneziani. Gondolieri, motoscafisti, albergatori, ristoratori, guide turistiche, intromettitori (abusivi e autorizzati), proprietari di B&B, affittacamere ed altri sono coloro che guadagnano sui turisti, spesso oltre il consentito; ma non tutti sono veneziani, anzi, la maggior parte vive fuori Venezia e, per questo, sfrutta la città. Chi sopporta il turismo è solo chi risiede a Venezia, vuoi nei trasporti, ma anche per strada dove ad ogni ora bisogna farsi largo fra le comitive che, impassibili, non si muovono neppure quanto sentono chiedere "permesso". Inoltre i residenti pagano costi superiori su tutto, dal vitto all'alloggio, per non parlare delle tasse sui rifiuti; i turisti sporcano e lasciano rifiuti che devono essere poi asportati dalla nettezza urbana pagata dai veneziani.
Sono "stressato" e senz'altro lo sono anche gli altri veneziani.
Perciò, come scritto su altro post, "... costruiamo un M.O.S.E. che argini il turismo!"
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(°) Su un vaporetto  (ma potrebbe essere anche su un autobus) sale una bella e giovane donna che, non trovando posto a sedere, iniziò a brontolare ad alta voce: "Non c'è più educazione! Nessuno che lasci il posto ad una donna incinta!". Un signore di una certa età, che aveva sentito questo brontolamento, non riscontrando visivamente lo stato di gravidanza della donna, le chiese: "Mi scusi signora, ma poiché non si nota il suo stato, per curiosità, da quanto tempo è in lieta attesa?". La donna rispose: "Da 20 minuti!"