mercoledì 10 dicembre 2008

Acqua alta a Venezia

Questo è il grafico prodotto dal "Centro previsioni maree" del Comune di Venezia prodotto alle ore 18,00 di oggi.
Come si evince, già questa sera ci sarà un massimo di cm.120 (sul livello medio del mare) il che vuol dire che non si potrà camminare per la città senza stivali perché molte zone saranno allagate. Domani mattina la previsione è di cm.140 e buona parte di Venezia sarà sotto acqua: anche gli stivali all'altezza del ginocchio non saranno più sufficienti e sarà necessario usare quelli più alti (alla coscia).
Chi può restarsene a casa non ha alcun problema, sempre che abbia di che mangiare. Se invece bisogna andare a lavorare, è necessario attrezzarsi. I più colpiti sono coloro che praticano un'attività commerciale che, comunque, dovrebbero aver già posto la merce a quote più alte.
Ma c'è anche chi vuole guadagnarci: l'altro giorno (1/12), quando l'acqua ha raggiunto 157 centimetri, c'era chi -per strada- vendeva stivali di gomma a prezzi iperbolici! Sono stati raggiunti anche 95 euro per un paio di stivali di gomma alla coscia!
Ora anche gli alberghi cercano "l'affare" ed offrono pacchetti per turisti a prezzi speciali, proprio nei giorni di alta marea, compresi anche gli stivali!

Per le previsioni aggiornate collegarsi con il sito del Comune di Venezia

Aggiornamento del 12/12 alle ore 0,20
Sono tornato a casa da mezz'ora ed ho dovuto usare gli stivali.
Comunque quest'oggi è andata meglio di quanto previsto: invece dei 140 cm. previsti per la mattina dell'11 ce ne sono stati 108; alle 23,00 dell'11/12 erano previsti 130 cm. e, invece, siamo arrivati "solo " a 116.
Il vento ha girato e, quindi, la situazione meteorologica è lievemente migliorata.
Da domani, anche per la combinazione della marea astronomica, si dovrebbe andare verso un graduale miglioramento e, quindi, verso la normalità.

lunedì 8 dicembre 2008

“Il grande treno” - “Come la Cina ha occupato il Tibet e cancellato una nazione” di Abrahm Lustgarten

In questi giorni ho concluso la lettura de “Il grande treno” di Abrahm Lustgarten. Il sottotitolo è: “Come la Cina ha occupato il Tibet e cancellato una nazione”.

È un libro interessante perché ci fa conoscere un paese del quale sentiamo molto parlare per le vicende umane e politiche che agitano –anche in questi ultimi giorni con l’incontro fra il presidente francese ed il Dalai Lama- le cronache internazionali.

Tanti parlano di questa vicenda e, spesso, fuori luogo e senza conoscere il problema.


Attraverso le vicende per la costruzione della linea ferroviaria Pechino-Lahsa, conclusa nel 2006, l'autore -antropologo e giornalista- ci racconta di come il Tibet, fin dagli anni '50, sia diventato, di giorno in giorno sempre di più, una "colonia" cinese da sfruttare soprattutto per le ricchezze minerarie della regione.

Prima Mao e poi i suoi successori hanno sempre impostato delle politiche crudeli verso i tibetani, soprattutto per cancellare la loro cultura i cui fondamenti si poggiano sulla religiosità buddista. Hanno ucciso e torturato -per "educarli"- prima i monaci e poi chiunque fosse minimamente sospettato di "tramare" contro il "partito". La politica cinese ha sempre dichiarato di voler portare il benessere in quella regione e, per questo, era necessario il treno. Ma non è stato così: il "benessere" è stato ed è appannaggio dei soli cinesi e la globalizzazione ha rovinato le tradizioni e la cultura tibetane annientandole. Anche nel campo del lavoro i tibetani non hanno avuto alcun beneficio perché lo sviluppo è tutto a favore della gente di stirpe cinese che in Tibet ha trovato ampio spazio togliendolo ai locali; i tibetani per poter lavorare devono conoscere il mandarino e, quindi, anche la loro lingua, fra qualche generazione, sparirà.

Il treno verso il Tibet, che è stato per anni il sogno della politica cinese, appena entrato in funzione ha già dei problemi, che gli scienziati avevano previsto: la temperatura del globo sta aumentando e con una maggiore industrializzazione avrà sempre un maggior incremento e tutto ciò porta al disgelo del permafrost, il terreno ghiacciato in profondità dell'altopiano tibetano sul quale poggia la struttura della ferrovia.

L'autore, che fin da ragazzo si interessava al Tibet, a seguito di un incontro con il Dalai Lama, ha viaggiato più volte in Cina e nel Tibet ed ha incontrato scienziati e tecnici della ferrovia, di etnia cinese, ma anche monaci, pastori nomadi e gente semplice di etnia tibetana.

Oggi di molti monasteri non resta più pietra su pietra e tutti i manufatti tradizionali sono solo della paccottaglia ad uso turistico. Continuando con questa politica la Cina arriverà, ma già in parte ci è riuscita, a cancellare un popolo e tutta la sua cultura.


Questa non è una recensione, ma solo un invito a leggere questo libro per avere una maggiore conoscenza ed una documentazione sui fatti del mondo, anche se questi sono relativi a regioni che ci possono apparire lontane.

sabato 6 dicembre 2008

Da che pulpito ... !!!

"Da che pulpito ... " viene subito da pensare a sentir parlare di "questione morale" dal ..."nostro"!
Tante ne dice, che, alla fine, finisce per crederci, e con lui, purtroppo, anche qualche milione di italiani che l'hanno votato.
Come può parlare di questione morale chi è stato iscritto alla Loggia P2 di LicioGelli con la Tessera n. 1816?
Come può parlare di questione morale chi è arrivato ad imbrogliare una minorenne, l'erede del marchese Casati-Stampa, alla quale apparteneva la villa di Arcore?
Chi l'avesse scordato può leggersi un mio post, ancora del 2006, che tratta questa vicenda. Vi assicuro, una lettura interessante per chi non la conoscesse. (
Clicca qui).
E mi fermo solo a questi due fatti, che non sono invenzioni della stampa di sinistra o azioni persecutorie di qualche giudice (toga rossa) che ce l'ha con lui; due fatti, con tanto di prove accertate!
L'importante è non dimenticare.

mercoledì 3 dicembre 2008

Una lettera di Fede a Il Gazzettino rinfocola le polemiche.

Questa la lettera che Fede ha inviato al direttore de Il Gazzettino di Venezia e pubblicata il 2 dicembre:

Caro Direttore,

leggo sul tuo quotidiano ancora riferimenti ad una polemica sulla "telecamera" di Sipario nella notte di Venezia. L'iniziativa del vice sindaco di farne occasione anche per una possibile querela, non mi coinvolge più di tanto. Ho già testimoniato - disponibile anche a documentare - che il Tg4 in un anno dedica mediamente cento servizi a celebrare Venezia così come merita per la sua cultura umana e artistica, anche come meta di riferimento per il turismo italiano e straniero. Non mi sfugge, che, in tutto questo, ci sia qualcuno che abbia voglia di farsi pubblicità a mie spese. Ma non lo seguirò. Leggo "bufera sul premio a Emilio Fede " riferito ad una manifestazione in programma al Palazzo del Cinema del Lido per l'assegnazione alla mia persona del "Leone d'oro della comunicazione". Ringrazio gli organizzatori, confermo che soltanto degli sprovveduti possono considerare che abbia offeso la città che è fra quelle che più amo. Ma il 15, non per polemica, non ci sarò. Ho letto anche la battuta di Massimo Cacciari, persona con la quale ho sempre avuto un rapporto di rispetto reciproco e rivolgo a tutti un consiglio: "questa polemica è pretestuosa, montata ad arte da chi, ripeto - cerca di essere sul palcoscenico della politica senza averne il prestigio". Vi sarei grato se, da questo momento vorreste occuparvi di problemi più seri, che Venezia ha. Avete un buon sindaco umanamente e culturalmente simpatico, con il quale non condivido certo la politica, ma in grado di fare il suo dovere.

Emilio Fede


Scrive, ma non entra nel merito della trasmissione buffonata (vedi post precedente)

Il premio che dovrebbe ritirare si chiama “Leone d’Oro per la comunicazione”!!! Proprio il personaggio giusto!

La manifestazione si chiama “Gran Premio Internazionale di Venezia e la Gondola d’oro” che verrà anche trasmessa, in differita, dalla RAI! A sentire gli organizzatori dovrebbero essere articolata in una serie di serate piene di “vip”: anche TESSERA P2 n. 1816 dovrebbe venire. E chi meglio di lui per premiare il suo fedele servitore? Quest’ultimo, però, ha già annunciato che non verrà a Venezia; fa bene, chissà come verrebbe accolto.

Chi organizza tutto quanto viene da fuori, da Roma, con l'appoggioad un’associazione locale presieduta da Renzo Stevanato ed Armida Tessier (marito e moglie).

E qui mi fermo perché non sono abituato, e non mi piace, scrivere di “gossip” e chi desidera maggiori notizie può andare su http://smnewsblog.wordpress.com/2008/11/26/big-della-musica-leggera-al-palazzo-del-cinema/

“Berlusconi: «Internet va regolamentata»”

E ti pareva che non “scendesse in campo” anche questa volta, visto che non ha ancora il controllo sulla rete? Questo il titolo di un articolo su Corriere.it: “Berlusconi: «Internet va regolamentata»”.

Non bastavano i tentativi con le nuove proposte di legge, prima di Levi e poi di Cassinelli, ed ora, vista la reazione del popolo della rete, scende in campo anche TESSERA P2 n.1816, quello che trova da ridire su tutto, anche sui direttori del Corriere e del La Stampa (devono cambiare mestiere) perché, evidentemente, non la pensano come lui. Gli va bene solo Fede che continua a “leccarlo”!!!

Gli va bene perfino Licio Gelli, sulle cui dichiarazioni non ha trovato nulla da dire: sono le cose che pensa anche lui.

Signori, qui ci va di mezzo la democrazia!!!

Sono sicuro che la rete insorgerà e, allora, ci saranno le solite dichiarazioni che non è stato capito!