sabato 19 febbraio 2011

Benigni e "Il canto degli italiani"

Ho visto solo alcuni passaggi della "performance" di Benigni perché giovedì sera ero occupato in tutt'altre faccende; ho letto, però, quello che hanno scritto i giornali (non tutti e, volutamente, non "La padania") ed ho constatato l'apprezzamento di molti. Fra i tanti articoli mi ha positivamente impressionato l'editoriale dell'"Avvenire",  a firma di  Marina Corradi, che consiglio di leggere cliccando qui.
Ovviamente, e me l'aspettavo, i leghisti si sono incavolati ed hanno espresso più o meno intelligentemente (più meno che più) il loro "pensiero".  Vedi, uno per tutti, questo articolo, sempre sullo stesso giornale.
Un'altra notizia, che viene da San Donà di Piave, ci informa che, nella riunione del consiglio comunale, nel momento di cantare il nostro inno, i leghisti sono usciti! Leggi qui.
Non aggiungo altro, se non che, ancora in ottobre dello scorso anno, avevo scritto qualcosa su "Il canto degli italiani".   

lunedì 14 febbraio 2011

Da oltre centocinquantanni non cambia nulla (SEMBRA)

Il sonetto, che leggete più sotto, mi è giunto -a 1/2 mail- con attribuzione a Giuseppe Gioachino Belli  (1791-1863), principalmente noto per i suoi sonetti in dialetto romanesco. Ho cercato in rete se si tratta effettivamente di opera sua, ma non ho trovato alcunché.
Pertanto, se qualcuno fosse a conoscenza anche del titolo e da dove sia stato tratto, lo prego di informarmi. Comunque, essendo azzeccato per i tempi correnti, lo riporto
Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna
Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e  l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi
Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse
Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte.

venerdì 11 febbraio 2011

sabato 5 febbraio 2011

Non volete più ricevere telefonate di "telemarketing"?

Giorni fa, per caso, ho letto un articolo su un quotidiano che informava circa la possibilità di non ricevere più quelle noiose telefonate che ti offrono il cambiamento del gestore telefonico, oppure ti chiedono di rispondere a domande per una ricerca statistica, o anche vogliono venderti qualcosa.
Oggi si può -per legge- non riceverle più.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 178/2010  prevede questa possibilità mediante l'iscrizione ad un apposito registro. 
Il tutto può essere effetuato via internet, ma anche a 1/2 telefono o con raccomandata.
Per maggiori informazioni e per iscriversi a questo registro andate a questo link  
 

giovedì 3 febbraio 2011

C'è chi, purtroppo, nutre dubbi sull'utilità del suffragio universale

Sul blog di Beppe Severgnini, nel sito del Corriere della Sera, ho letto una lettera che mi ha lasciato l'amaro in bocca (leggi). 
Chi scrive dubita sull'utilità del suffragio universale ritenendo che il suo voto, avendo lui "buone conoscenze di diritto costituzionale e di economia ed è stato in grado in 10 minuti di calcolare l’aumento del debito pubblico tra il 2007 e il 2010, che è stato pari a 3.400 euro per ogni cittadino", debba pesare di più di quello di una sua conoscente che ha il solo pregio di essere "casalinga e cuoca fantastica".
Se c'è gente che la pensa così, siamo veramente messi male! 
Povera Italia! 
Ribelliamoci!