domenica 23 marzo 2014

"Sono Italiano" Canto popolare



"Inni di guerra e canti patriottici del popolo italiano"
Scelti e annotati da Rinaldo Caddeo  pubblicati nel 1915      

SONO ITALIANO!...
CANTO POPOLARE

Questo canto rimonta ai primi mesi del 1848 e nacque in Toscana.
Godette di una popolarità immensa ed ancor oggi (1915  n.d.r.) è molto noto in tutta l'Italia. Nella Venezia e nelle terre alle quali stiamo dando la liberazione viene tuttora cantato con lo stesso spirito del 1848.

  Giovanottino dalla bruna chioma,
Il tuo loco natal come si noma?
  Io sono nato, o forestier cortese.
Nel paese più bel d'ogni paese :
S'io chieggo a te della nativa terra
Rispondi : << Io son di Francia o d'Inghilterra. >>
Fiorenza è bella e Napoli t'ammalia,
Torino è forte e dappertutto è Italia ;
Se vuoi saper se nacqui in monte o in piano.
                                               Sono Italiano.
  
  Giovanottin dalla pupilla nera,
Dimmi, qual'è il color di tua bandiera?
   Se una rosa vermiglia e un gelsomino
A una foglia d'allor metti vicino,
I tre colori avrai più cari e belli
A noi che in quei ci conosciam fratelli ;
I tre color avrai che fremer fanno
L'insanguinato imperator tiranno.
Beato il dì che li vedrà Milano !
                                               Sono Italiano.

  Giovanottin dalla dolce favella,
Dimmi dunque, il tuo re come si appella?
  Tutti una patria  abbiamo e tutti un Dio
Dal Tebro a tutti benedice Pio ;
Dell'Arno là sulle rive leggiadre
Sta Leopoldo, più che Duca, padre ;
Tardi Fernando si battè la guancia,
E Alberto aguzza la terribil lancia ;
Biscia e Leone cacceran  l'estrano:
                                               Sono Italiano
  Giovanottin dall'elmo piumato,
Tu se' giovane tanto e sei soldato!
  Soldato no; son cittadino in armi,
E il soldo col sudor so procacciarmi.
Se giovin sono e se profondo io fero
Vedran le file del ladron straniero.
Dunque ripeti, o forestier cortese,
Quando ritornerai nel tuo paese,
Che di bandiera, d'armi e di sovrano
                                               Sono Italiano

venerdì 7 marzo 2014

"Tibié paiom" .... di Bortnianskiy o di Čajkovskij ?





Si sa che su internet si trova di tutto e di più; molto spesso si tratta di informazioni corrette, ma, a volte, quanto troviamo può definirsi "bufala". È importante, però, distinguere l'informazione corretta da quelle non giuste ed il modo più valido è quello di interrogare fonti diverse.

Premesso quanto sopra, entro nel merito di quanto ho trovato relativamente ad un canto che il "Marmolada" ha in repertorio da qualche anno. Si tratta di un canto della liturgia del mondo slavo, ortodosso, ma anche cattolico, e mi riferisco a "Tibié paiom" di Dimitri Bortnianskiy (1751-1825).  (Tibié paiom / Tibié blagaslavim / Tibié blagadarim Gospodi // I malim ti sia Boje nach, / I malim ti sia Boje nach, / I malim ti sia Boje nach,Boje nach./ I malim ti sia Boje nach. ) (Traduzione: Noi ti cantiamo, / noi ti benediciamo, / noi ti ringraziamo, Signore nostro./ Ti preghiamo Dio nostro.).

Quasi per caso ho trovato una partitura di questo canto di un altro compositore russo, Pëtr Il'ič Čajkovskij (1840-1893); in un primo momento ho creduto che si trattasse di un'armonizzazione del canto composto da Bortnianskiy, ma, sullo spartito, con il titolo in carattere cirillico, questi  non



viene citato. Incuriosito, ho voluto "ascoltare" la musica e, non essendo musicista e non sapendo suonare alcuno strumento, ho provveduto a copiare lo spartito usando "MuseScore", un programma su PC di notazione musicale, in italiano e di facile uso. Già inserendo le prime note mi è apparso un canto diverso, somigliante, ma diverso e non una armonizzazione. Conclusa la registrazione ho avuto la conferma.

Ho pensato anche che la musica attribuita a Bortnianskiy fosse invece solo un canto antico armonizzato; questa mia teoria, però, non ha trovato alcun riscontro e, anzi, in molti siti, soprattutto francesi, l'autore veniva indicato proprio in quest'ultimo. Inoltre ho trovato una notizia che riferiva che Ciaikowskij, posteriore a Bortnianskiy, trovava questo brano troppo "italiano" e, quindi, aveva pensato di rivederlo e di rimusicarlo secondo i suoi intenti.

Igor Strawinskiy, in un'intervista diceva «Čajkovskij è molto facile e per questo motivo è stato considerato comune. In realtà, egli è il compositore più russo di tutti i musicisti del mio paese

Se poi osserviamo la biografia di Bortnianskiy veniamo a conoscenza che questi fu allievo del veneziano Baldassarre Galuppi prima a San Pietroburgo e poi in Italia dove si fermò dal 1769 al 1779 e dove compose opere, su testi italiani, e lavori sacri in latino ed in tedesco.


giovedì 6 marzo 2014

Carnevale di Venezia: possiamo avere un bilancio?



Carnevale di Venezia: possiamo avere un bilancio?

Finalmente è finito! Questa è la mia conclusione, dopo aver subito un'orgia di turisti, di suoni ad alto volume, di intasamenti nelle calli e di sporcizia distribuita, anche davanti a casa.
"Perché, veneziani, vi lamentate  sempre quando questi eventi vi portano i soldi e vi mantengono?" qualche non veneziano potrebbe obiettare.
E no, caro "signore" (eufemismo) non sono i veneziani (quelli del centro storico) a vivere di turismo; questi lo sopportano soltanto e, inoltre, devono anche pagare. Sì, i veneziani pagano di tasca propria perché i turisti, ma anche i "campagnoli" vengano a divertirsi a Venezia a sfoggiare le loro maschere, molto spesso costose.
Ed allora, chi paga???

Il punto 4 delle premesse alla delibera recita: "... che una manifestazione di tale livello ed articolata in tanti eventi comporta un onere di spesa elevato, per garantire il quale risulta opportuno e necessario fare ricorso non alle sole risorse dell’Amministrazione comunale ma anche a quelle derivanti dalle sponsorizzazioni, sia specifiche per l’evento carnevalesco che generali per tutte le manifestazioni tradizionali che in Città si svolgono;"  

Cosa vuol dire "fare ricorso non alle sole risorse dell’Amministrazione comunale" ???
Mi sembra molto semplice: l'Amministrazione sosterrà in parte le spese dell'organizzazione. Ed ancora più semplice è capire dove recupera i soldi l'Amministrazione: dai cittadini, dai veneziani, anche da coloro che sopportano il carnevale e lo considerano solo una scocciatura.

Andiamo avanti!
" ... la società VELA S.p.A., ha presentato il progetto “CARNEVALE DI VENEZIA 2014 LA NATURA FANTASTICA” dettagliando che la stessa si occuperà della produzione dello spettacolo, dei servizi logistici ed organizzativi generali, assumendo ogni spesa ed altro onere relativo all’organizzazione diretta della manifestazione".

La Vela spa fa parte del Gruppo AVM e tutte sono "società partecipate del Comune", così come lo è l'Azienda dei Trasporti ACTV; ma anche il Casinò è del Comune.
Insomma, se si va a controllare chi sono gli sponsor, ci si accorge che gran parte sono enti, società o altre figure giuridiche nelle quali il Comune di Venezia è parte interessata.
Ed allora perché scrivere nella delibera che non verrà fatto ricorso alle risorse del Comune.

Anche Veritas è una società partecipata del Comune di Venezia che opera nella raccolta dei rifiuti urbani, nella gestione del verde pubblico e nella gestione dell'acquedotti. Pertanto non vedo perché debba essere sponsor del carnevale quando  i veneziani la sostengono con le tasse sui rifiuti (con tutti i cambiamenti in corso non so neppure come si chiami ora questa tassa) e altrettanto con la distribuzione dell'acqua. Chi paga quindi  "... l’allestimento di servizi igienici mobili con relativa segnaletica, a cura di Veritas  S.p.A., nonché un servizio di asporto rifiuti straordinario, anche fuori dalle consuete fasce orarie, nell’arco delle 24 ore"?

Andiamo avanti: la Fondazione Musei Civici di Venezia ha come unico socio fondatore il Comune di Venezia; ed anche questo organismo figura fra gli sponsor.

Toh! chi si vede: l'AEPE, cioè l'Associazione Esercenti Pubblici Esercizi e, quindi, l'associazione che riunisce Ristoranti e Bar .... "et similia"; però sarebbe utile conoscere il contributo di sponsorizzazione dato da questa associazione i cui aderenti sono quelli che effettivamente guadagnano da queste manifestazioni. Precisiamo che è un'associazione alla quale il gestore di un bar (ristorante, pizzeria, birreria ed altro)  può anche fare a meno d'iscriversi.

Chi paga il servizio pubblico fatto da Vigili Urbani e per l'organizzazione dei punti sanitari???

Senz'altro mi sono dimenticato qualcosa.

Fra gli sponsor non si notano ... gli albergatori (né singoli, né tramite loro associazioni) e neppure i gondolieri, i tassisti e gli esercenti B&B, molti dei quali sono dei veri e propri alberghi.

Se chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui è ancora convinto che i veneziani, ben pochi dei quali lavorano nel turismo, siano contenti del carnevale e del turismo becero e massiccio, allora ... non ha capito alcunché!   

CONCLUSIONE
Sarebbe cosa buona e giusta che il Comune di Venezia  portasse a conoscenza di tutti i cittadini i costi sostenuti direttamente ed indirettamente per il carnevale dei turisti e non dei veneziani.