L’altro giorno, per il post dal titolo “… la situazione internazionale non è buona …”, ho preso l’occasione da un verso di una canzone, che avevo sentito nella trasmissione di Adriano Celentano, per trattare di un argomento serio, e non avevo preso in considerazione alcuna la trasmissione.
Veniamo, quindi, a questo “evento”, come alcuni lo hanno considerato, che era “atteso” dal pubblico televisivo. Altre trasmissioni ne hanno parlato bene, ma io, invece, questa volta sono proprio un “Bastian contrario”. A me non è piaciuta!
Innanzitutto ha cantato poco, cosa che invece è l’unica che sa fare, ed anche bene; per il resto una serie di banalità, di luoghi comuni, di “stupidaggini”, di “sentenze” e di quant’altro che con la canzone non hanno nulla a che fare.
Il critico Aldo Grasso non è stato tenero con lui (clicca qui) e lo invita ad abbandonare il ruolo del “guru” o del predicatore, cosa che mi trova completamente d’accordo.
Aggiungo che non vedo la ragione perché a settant’anni debbano andare in pensione professori universitari, medici ed altri, ed invece un uomo di spettacolo debba continuare a propinarci cose delle quali non è, comunque, all’altezza.
3 commenti:
Non ho guardato Celentano proprio perché non mi piace. Le sue famose "pause" non sono affatto dense di reconditi significati, come qualche critico furbastro in passato scrisse, ma stanno solo a significare la confusione che ha in testa.
Celentano non è un messia, è solo un cantante, che però ha capito quanto sia facile ingannare il pubblico. Sarebbe ora che evitasse di ammaestrarci perché non ne ha le capacità. Espone solo frasi fatte e luoghi comuni.
Vorrei solo dire che purtroppo neanche quegli altri vanno ahimè in pensione,,,,
Cellentano fa delle pause eterne semplicemente perché non ricorda quello che deve dire.
Toni
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