sabato 10 novembre 2007

Spigolature di una vacanza (2) – Lussemburgo e Bruxelles: le cacche dei cani.

Avendo un cane ed abitando a Venezia dove, purtroppo, ci sono cittadini maleducati che non raccolgono le cacche dei loro cani, sono abituato a guardare a terra, durante le mie camminate, per non incorrere in qualche “inconveniente”.
Questo modo di agire mi ha abituato ad osservare.
Così ho osservato, l’ultima domenica d’ottobre, a Bruxelles, nel centro della città, che …tutto il mondo e paese! Anche lì dovevo stare attento a non pestare “qualcosa”, che, poi, avrei potuto portare in automobile, con le relative conseguenze che si possono immaginare.
Ma andiamo oltre! Lussemburgo: qui la situazione è nettamente migliore, anche perché, sia nei parchi sia in molte vie della città, si trovano delle cassette, con la scritta “BRAVO”, dalla quale è possibile prendere un sacchetto di plastica nera per raccogliere i “bisognini”. Tuttavia, soprattutto nei prati dei parchi (belli, tenuti molto bene e con bellissimi giochi per i bambini), è sempre bene osservare dove si cammina perché, anche lì, c’è qualche cittadino maleducato.
In ogni modo, non si può fare alcun paragone con Bruxelles e con Venezia!
Ma ho assistito ad una simpatica scenetta, proprio nel centro della città, nella “GRAND-RUE”, la via solo pedonale, a pochi passi dal Palazzo del Granduca, e dove si affacciano negozi di lusso.
Proprio verso la fine, nei pressi di una fontana con curiose statue di suonatori, e sempre per la mia abitudine di guardare a terra, avevo notato una cacca di un cane, che doveva essere stato di grande taglia, vista la quantità lasciata sul terreno. Ovviamente la scansai, indicando anche a chi mi accompagnava il “pericolo”. Poco dopo mi fermai davanti ad un negozio, con il nipotino che dormiva nella carrozzina, ad aspettare moglie e figlia. Il passeggio era notevole e, quindi, più di qualcuno calpestava quello che io avevo evitato. Un passante ci finì proprio al centro e la scarpa, nonostante lo struscio, restava sempre sporca; allora non trovò niente di meglio che lavare la scarpa nella fontana di cui sopra.

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Beh l'acqua c'era e quindi.... LOL!!!!

Toni ha detto...

Io non corro questi pericoli. . . la mia Birra fa tutto in casa. . .così non ho rimorsi.Per fortuna sta imparando a farla nello stesso punto, altrimenti la mia casa sarebbe come Bruxelles e Venezia.

Lupo ha detto...

Anche qui a Mestre ci sono tanti padroni di cani maleducati che lasciano "i ricordini" dei loro cani in mezzo alle aiuole, magari nascosti dall'erba ,così quando passo per seguire il mio cane con l'attenzione di raccogliere quello che eventualmente lascia sul terreno ritorno immacabilente a casa portandomi appresso "qualcosa" con grande felicità di mia moglie !!!!!!