giovedì 29 novembre 2007

“Telepredicatori”

L’altro giorno, per il post dal titolo “… la situazione internazionale non è buona …”, ho preso l’occasione da un verso di una canzone, che avevo sentito nella trasmissione di Adriano Celentano, per trattare di un argomento serio, e non avevo preso in considerazione alcuna la trasmissione.
Veniamo, quindi, a questo “evento”, come alcuni lo hanno considerato, che era “atteso” dal pubblico televisivo. Altre trasmissioni ne hanno parlato bene, ma io, invece, questa volta sono proprio un “Bastian contrario”. A me non è piaciuta!
Innanzitutto ha cantato poco, cosa che invece è l’unica che sa fare, ed anche bene; per il resto una serie di banalità, di luoghi comuni, di “stupidaggini”, di “sentenze” e di quant’altro che con la canzone non hanno nulla a che fare.
Il critico Aldo Grasso non è stato tenero con lui (clicca qui) e lo invita ad abbandonare il ruolo del “guru” o del predicatore, cosa che mi trova completamente d’accordo.
Aggiungo che non vedo la ragione perché a settant’anni debbano andare in pensione professori universitari, medici ed altri, ed invece un uomo di spettacolo debba continuare a propinarci cose delle quali non è, comunque, all’altezza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho guardato Celentano proprio perché non mi piace. Le sue famose "pause" non sono affatto dense di reconditi significati, come qualche critico furbastro in passato scrisse, ma stanno solo a significare la confusione che ha in testa.
Celentano non è un messia, è solo un cantante, che però ha capito quanto sia facile ingannare il pubblico. Sarebbe ora che evitasse di ammaestrarci perché non ne ha le capacità. Espone solo frasi fatte e luoghi comuni.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Vorrei solo dire che purtroppo neanche quegli altri vanno ahimè in pensione,,,,

Anonimo ha detto...

Cellentano fa delle pause eterne semplicemente perché non ricorda quello che deve dire.
Toni