È entrata in vigore, ieri 1° giugno, l’ordinanza comunale che vieta di consumare il “pranzo”, magari in piedi, nella cosiddetta “area marciana”, cioè Piazza San Marco e dintorni.
Già ho trattato questo argomento in un precedente post (clicca qui), dove ipotizzavo qualche difficoltà per i “poveri stewards” incaricati di dissuadere i turisti ad addentare il panino in Piazza.
Ieri, invece degli stewards, si sono viste le hostess che hanno iniziato l’opera di dissuasione: due per turno. Intanto che cercavano di spiegare ad un gruppo di turisti che non potevano sedersi, in questo caso siamo nella Piazzetta dei Leoncini (a sinistra della Basilica), ed iniziare il pic-nic, pochi metri più in là, un’altra comitiva s’apprestava a fare altrettanto; e ieri era una giornata tranquilla: la pioggia aveva evidentemente sconsigliato la visita alla città.
“ … Oggi è abbastanza tranquillo, non c'è caldo e quindi la gente non gira in costume o a petto nudo … “ ha detto, fra l’altro, una delle hostess. Anche questo si vede, a ridosso della Basilica e degli altri monumenti, ma anche in giro per le calli; si tratta quasi sempre di stranieri, giovani e meno giovani, gente che a casa sua non si permetterebbe mai di comportarsi in simile modo! Ma vi immaginate i guai seri ai quali andrebbero incontro gli eventuali italiani che si comportassero così nei loro paesi, dove, fra l’altro, verrebbero additati al pubblico ludibrio con la sequela dei soliti luoghi comuni!
Ma torniamo all’ordinanza e vedremo quale sarà il risultato in futuro!
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4 commenti:
Il 19 maggio verso le 17 sono stao broseggiato in piazza San Marco. Ho conrenuto il danno in 500,00€ grazie alla collaborazione dell'agente e del finanziere del Posto di Polizia locae. Poi ho incontrato in Palazzo Ducale l'assessore al decoro Agusto Salvadori per dirgli che "non esiste decoso senza sicurezza".
Tanto tempo fa, di notte, girava per Venezia un pattuglione della polizia con percorsi casuali. Esistevano anche Vigili urbani che multavano i bambini che giocavano al calcio nei campazzi. In Piazza S.Marco dovrebbero esserci ancora i due poliziotti in alta uniforme, che, oltre che far parte del paesaggio, dovrebbero essere incaricati di svolgere anche i compiti ora delegati a due fanciulle. Ci vuol altro per i maleducati. A S.Marino, tanto per non andar lontano, ci sono guardie dappertutto e la loro sola vista induce comportamenti più civili. Che l'amico Salvadori mediti e. . . provveda!-
@ Anonimo:
Hai ragione che il solo decoro non è sufficiente! Purtroppo il problema dei furti ai turisti è una piaga, ma non solo a Venezia! Almeno questa non è una prerogativa solo della nostra città, ma di tutti i luoghi affollati!
In effetti ci vorrebbe una maggiore presenza, ed anche ben visibile, di agenti.
E con questo rispondo anche all'amico Toni, ricordando i due carabinieri che stazionavano in Piazza, sempre in alta uniforme, molto eleganti ed anche coreografici, ma che servivano, proprio per la loro visibilità, al mantenimento di un certo ordine.
Ormai da parecchi anni non si vedono più. Da ragazzi li chiamavamo ... "i fratelli Branca"!!!
Guarda cosa è succeso al G8 di Genova e a quello di adesso! Non cambia niente in bello ma come se inesorabilmente in brutto. È prioprio questa inesorabilità che stupisce, rattrista e preoccupa. Perché in fondo se appartenessimo alla cerchia di conoscenti od amici dell'assessore Salvadori, lo considereremmo molto probabilmente una persona civile ed educata e meritevole; peró poi si comporta come affetto da daltonismo o ignoranza multipla e selettiva esattamente verso quei valori che sono stati costruiti nel corso del tempo, che tutti i presidenti della nostra repubblica hanno richiamato nei loro insulsi e retorici discorsi, rimasti senza eco.
Come tutte le volte che Ciampi richiamó alla difesa dei valori della nostra cultura, lasciando poi che tutti gli altri parlassero in anglo- italiano come si sta sempre piú usando. Solo per citare un minimo esempio.
È la voglia di costruire, di lavorare per qualcosa, per un futuro che nessuno vede perché l'interesse ai soldini facili e veloci -che ti consentano di non lavorare piú, e di andare nel paese dell'eterna vacanza- prevale e nessuno si cura di insegnarne un altro: come quello di soddisfare la propria coscenza, sentendola, e di dire alla fine della giornata di essere contenti e soddisfatti di ció che si è fatto nella giornata che termina.
Enzo
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