Sono parecchi anni che, qui a Venezia, se ne parla.
Questa volta è capitato a me, o meglio, è capitato al negozio di generi alimentari presso casa mia: a luglio cesserà l’attività.
Ripeto: sono anni che questi fatti si ripetono; i politici, ad ogni elezione, si propongono come innovatori, ma, ripetutamente, nessuno fa qualcosa.
La chiusura dei negozi di questo tipo in centro storico sono il fenomeno che segue un altro fenomeno: l’impoverimento demografico.
È il classico esempio del cane che si mangia la coda: diminuisce la popolazione (vedremo perché), chiudono i negozi e quelli che rimangono aumentano i prezzi per ottenere gli stessi guadagni con meno clienti; a questo punto molti clienti usano il negozio sotto casa solo per emergenze rivolgendosi, invece, ai supermercati, pochi ed a prezzi maggiori rispetti agli stessi in terraferma, aumentando ancor più le difficoltà dei commercianti.
Altra conseguenza: molte famiglie, vuoi per i prezzi dei negozi, ma anche e soprattutto per gli affitti, preferiscono prendere la strada di Mestre e dintorni. Quindi ulteriore diminuzione d’abitanti e, perciò, riprende il giro, con l’aggiunta che gli appartamenti rimasti liberi non sono più affittati a residenti, ma a turisti, nelle forme più diverse ed il più delle volte in “nero”, oppure a studenti, sempre senza alcun contratto, per non parlare, in quest’ultimo caso, delle pessime condizioni degli immobili.
Insomma, a Venezia, si fermano solo coloro che possiedono l’appartamento e, per lo più sono (siamo) persone di una certa età.
C’è sempre qualche assessore che propone rimedi, ma, ve lo assicuro, poi non fanno più niente. Propongono e basta!
Quale sarà il risultato finale? Ora siamo in 60.000 ed ogni anno diminuiamo. Non mancherà molta che a Venezia ci saranno solo case per turisti e di sera chiuderanno i cancelli, come una Disneyland!
Sarà una Veniceland”!
7 commenti:
Attirerò le tue ire Zione, ma temo che Venezia sia già diventata una Veniceland da più di qualche secolo
E finalmente avremo la più bella tangenziale del mondo, asfaltando il Canal grande. Ma chi ve l'ha fatto farea mandar via gli austriaci, che in 45 anni hanno fatto per Venezia che l'Italia in 151? Con la celebrazione della vittoria in piazza San Marco, esordiente Cecco Beppe, Venezia era diventata una delle 7 capitali dell'impero asburgico. Ora è solo lontana periferia di Roma, per cui Mestre è perferia della periferia.
caro tenente, sono completamente daccordo con BICI
La colpa è, da sempre, dei commercianti, dei gondolieri, dei motoscafisti, dei ristoratori ed in genere di tutti coloro che lucrano con il turismo,senza contribuire con le tasse al decoro e mantenimento della città. Ed intanto i Veneziani dvono sopportare prezzi altissimi e servizi di trasporto sempre affollatissimi.
Venezia è come una Rolls-Royce degli anni '30: guardarla è una delizia.
Però l'automobilista contemporaneo ha esigenze diverse.
Ciao, Tenente.
Enrico.
@ Bici - @ el granzio :
Venezia, fin dai secoli del suo massimo sviluppo, è sempre stata una città che ha attirato visitatori. Anche lo Stato ci teneva a far bella figura con gli stranieri ai quali voleva mostrare la sua potenza.
Però, lo Stato, quando era necessario (ad esempio dopo le pestilenze), ricorreva anche a politiche straordinarie per "rimpolpare" la cittadinanza, con incentivi per i diversi tipi di artigiani o ricorrendo ad elargizioni di "quarti di nobiltà" (con tutte le conseguenze) a chi poteva pagarseli.
@ Enrico .
... l'automobilista di oggi, con tutte le sue esigenze, non è un esempio propriamente edificante!
@ anonimo:
l'impero asburgico non esiste più da circa 90 anni.
Venezia sarebbe, quindi, una delle sette capitali di un impero inesistente!!!
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