sabato 19 gennaio 2008

Prima de parlar, … tasi!

“Prima de parlar, … tasi!” È un proverbio veneziano e se è vero che i proverbi sono la “saggezza dei popoli”, al nostro tempo si trovano pochi saggi.
Prima di dire quello che ha detto, il segretario provinciale della Lega Nord di Venezia doveva fermarsi e pensare. E ciò, invece, non ha fatto.
“ … La Serenissima ha alle spalle una storia gloriosa, fatta di pace, democrazia e senso del dovere, nota al mondo intero per il suo sistema equilibrato di fare giustizia, applicando il buon senso ed il rispetto dei cittadini della Repubblica …”; questo ha detto fra l’altro (vedi sotto la notizia nella sua completezza, apparsa su Il Gazzettino del 18.1) per contestare l’accostamento fatto da Mastella alla Repubblica di Venezia, chiamata “serenissima”, con il suo stato d’animo. Non entro nel merito di questa vicenda, della quale resto in attesa di quanto stabilirà la magistratura, e contesto, invece, la richiesta di scuse da parte di questo segretario provinciale all’ex Guardasigilli, nonché la motivazione di questa richiesta. Non ne vedo il motivo tanto più che, nella frase citata sopra, vi sono due errori storici madornali.
Venezia, la Repubblica di Venezia chiamata anche Serenissima, ha sì alle spalle una storia gloriosa, ma non fatta di pace e di democrazia. Anche i bambini delle scuole elementari sanno che il governo di questa nostra (di noi veneziani) repubblica era un governo oligarchico e non democratico. Era uno stato nel quale comandavano in pochi, i patrizi; il resto del popolo, borghesia, plebe ed anche religiosi, nella vita pubblica non avevano alcuna voce in capitolo.
Anche dire che la storia (sempre gloriosa) di Venezia sia “fatta di pace” è un’affermazione fuori luogo. Basta leggere questa storia per accorgersi che, oltre alle imprese commerciali, buona parte parla di guerra, guerre di difesa anche, e pure di conquista. La stessa espansione nella vicina terraferma ed in tutto il Veneto non è stata incruenta.
Perciò,certi personaggi, prima di parlare e di affermare cose non vere, si leggano un po’ di storia!

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Il Gazzettino – 18.1.2008
La Lega contro Mastella: «Serenissimo sarà lui»
«Se quello di Mastella voleva essere uno scherzo di inizio Carnevale, è stato senz'altro di cattivo gusto». Così Corrado Callegari, segretario provinciale della Lega Nord di Venezia, che non ha apprezzato l'accostamento fatto dal ministro dimissionario ieri in conferenza stampa. Alla Lega Nord non è affatto piaciuta la battuta di Clemente Mastella che, rispetto alla vicenda giudiziaria che vede coinvolta la moglie, si è detto «serenissimo come la Repubblica di Venezia».«È un accostamento di cattivo gusto e davvero fuori luogo - ha commentato il segretario provinciale della Lega Nord - La Serenissima ha alle spalle una storia gloriosa, fatta di pace, democrazia e senso del dovere, nota al mondo intero per il suo sistema equilibrato di fare giustizia, applicando il buon senso ed il rispetto dei cittadini della Repubblica. Non per niente venne definita dal Petrarca "città ricca d'oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù". Non credo che Mastella possa permettersi di accostarsi a tanto. Chieda scusa alla città di Venezia ed ai suoi abitanti».«Prima di parlare - ha concluso Callegari - Mastella dovrebbe innanzitutto aspettare la soluzione della vicenda giudiziaria e se l'aver lasciato l'incarico di ministro lo fa stare tranquillo, allora non accetti l'invito di Prodi a riconsiderare le dimissioni».

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3 commenti:

Romina ha detto...

Sì, non è proprio il caso di prendersela per un'innocua battuta di Mastella, questa sì davvero innocua e senz'altro non tesa a offendere o colpire qualcuno. Sorvoliamo sulla richiesta di scuse, perché sembra tutto molto grottesco.
Ma però di cosa possono parlare i leghisti? Hanno forse argomenti più profondi? No.
Che poi siano anche poco informati circa la storia di Venezia è cosa che non mi stupisce affatto. :)))

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Osservo che oramai i leghisti più incalliti e irriducibili sono proprio in Veneto molto più che a Milano e forse anche in Lombardia. E non parlo di numero di iscritti ma proprio di determinazione feroce (spesso tesa a dire assurdità impensabili per usare un eufemismo....)

Ciao
Daniele

Sergio ha detto...

Più che incalliti ed irriducibili sono ... ignoranti!