mercoledì 30 gennaio 2008

Ecco come sono i gondolieri veneziani

Spesso, soprattutto da chi non li vede giornalmente, i gondolieri veneziani appaiono, più che altro, sotto un aspetto folcloristico e quasi romantico, come se tutti fossero come il gondoliere interpretato da Alberto Sordi in un film degli anni ‘50. Ma non è questa la realtà.
E’, sempre di più, una lobby. Un gruppo di poche persone (circa 3-400) con tanti privilegi, fra iquali quello di non emettere scontrini fiscali, un privilegio, quest’ultimo,ottenuto ricattando i politici locali.

Una lobby potente che, quasi sempre paventando minacce, ottiene di tutto. Basta far pensare ad un blocco del Canal Grande e tutti i politici calano le braghe!

Per non parlare del turpiloquio! Una volta i gondolieri non avevano un elevato grado di istruzione e venivano, normalmente, da famiglie che avevano sfornato, sempre e soltanto, gondolieri. Il linguaggio “colorito” era quasi una normalità, ma era solo “colorito”. Oggi, invece, molti gondolieri hanno, almeno sulla carta, un certo grado d'istruzione: conoscono più di una lingua ed alcuni sono perfino laureati. Ma, con il grado di istruzione e cresciuto pure il turpiloquio e la maleducazione.

Di questa categoria hanno sempre fatto parte solo uomini; è una lobby maschilista ed allora, in certi momenti, soprattutto quando vedono una donna al remo a poppa di una gondola, una donna che non fa parte della loro categoria, allora, come potete leggere dall’articolo che segue, pubblicato su Il Gazzettino di oggi, … apriti cielo!

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Insulti, parolacce, pure bestemmie. ...

Insulti, parolacce, pure bestemmie. É bastato che una gondola con degli sposi, condotta da Alexandra Hai, passasse davanti a calle Vallaresso, perché alcuni gondolieri dello stazio si esibissero in una serie di urla da stadio contro la conducente della gondola, che da dieci anni cerca di diventare gondoliere professionista e che ora lavora per conto di un albergo come gondoliere "de casada".

É successo qualche settimana fa, ma solo ora un testimone dello spettacolo lo hareso di pubblico dominio con una lettera aperta dai toni indignati. A scrivere è un colonnello della riserva di Nevegal, Adriano Trevisan. Invitato a Venezia per il matrimonio di un caro amico, ha assistito a «una disgustosa dimostrazione di intolleranza e ottusità da parte di un gruppo di gondolieri maschi nei confronti di una loro collega femmina» per usare le sue parole.
«Costei - prosegue la lettera - con la sua bella ed elegante gondola ha accompagnato gli sposi all'approdo di San Marco, coperta da un coro di ingiurie e sbeffeggiamenti. Di fronte a questa scena incresciosa, io e gli altri invitati, provenienti da varie parti d'Italia, abbiamo provato un forte sdegno.Trovo inqualificabile il comportamento di questi "signori" in considerazione del fatto che le donne godono gli stessi diritti degli uomini e di uguali opportunità, tanto che sono entrate nei corpi militari dello Stato, addirittura nell'amministrazione delle Regole ampezzane, per millenni dominio esclusivo degli uomini. La gondoliera, con la sua gondola perfetta, aldilà degli epiteti ricevuti, lasciava trasparire dal suo volto l'orgoglio e il piacere di svolgere questa professione».

Un episodio di discriminazione femminile, agli occhi di questo testimone "foresto", ma che in realtà nasconde una ben più complessa battaglia che ormai da un decennio contrappone questa signora di origini americane alla categoria dei gondolieri, a tutt'oggi solo al maschile. Più volte bocciata all'esame per diventare gondoliere, ultimamente Alexandra lavora alle dipendenze di un hotel, come "gondoliera de casada". C'è stato anche un ricorso al Tar che ha dato ragione all'albergo: la gondoliera può lavorare tranquillamente, hanno spiegato i
giudici, collocando la sua attività all'interno del "trasporto per conto proprio". Ovviamente, al di là delle implicazioni sessiste, c'è il rischio di incrinare tutto un sistema corporativo a difesa di gondolieri e gondola. Ed ecco che gli interessati danno un'interpretazione diversa della sentenza e comunque confidano in una modifica della legge regionale sul trasporto per conto proprio che tuteli maggiormente la categoria.

Insomma, la battaglia continua. E se Alexandra Hai ieri non ha rilasciato commenti, lo si capisce dai quelli del presidente dei bancali, Roberto Luppi. «Non ero a conoscenza di questo episodio - precisa - ma quando si veste la divisa di gondoliere che rappresenta il Comune e la città di Venezia, non ci si deve comportare in questo modo, anche se si è di fronte a un abusivo. Detto questo, la signora Hai resta un'abusiva. Non ha i requisiti per fare il gondoliere e, a leggere bene la sentenza del Tar, non dovrebbe esercitare. Purtroppo c'è un buco della legge regionale, che contiamo sia chiarito al più presto: per la gondola non deve esserci conto proprio. Qui non c'entra il maschilismo. Se la signora Hai fosse un abusivo maschio, tutte queste polemiche non ci sarebbero. Per questo avrei voluto che all'ultimo esame passasse qualche donna, ma le candidate non erano all'altezza».
Da Ca' Farsetti, però, precisano che Alexandra Hai «non è abusiva - spiega il comandante dei vigili, Marco Agostini -. Non fa un servizio pubblico di gondola, ma di trasporto in conto proprio». «É vero che la legge regionale non è chiarissima - commenta Alfonso Garlisi, responsabile del traffico acqueo - ma se la gondola è dell'albergo e viene condotta nell'orario di lavoro, tutto è in regola».

Roberta Brunetti


15 commenti:

Elena ha detto...

Concordo su quanto detto in merito ai gondolieri.
Anche io sono veneziana e non mi fa per nulla piacere camminare per la città e sentir gridare bestemmi o i vari "ghe s..".
Se penso ad una casta penso proprio ai gondolieri!
e poi in bar sono serviti sempre per primi... anche loro dovrebbero aspettare il loro turno come tutti!

Sergio ha detto...

Benvenuta nel mio blog cara concittadina!
Quindi non sono il solo a "pensar male" dei gondolieri!
Ci sono tanti che lo pensano, ma non lo dicono, purtroppo, e molti li temono perché il "gruppo" (gondolieri, familiari e amici) è ... un buon numero di voti!

Moticanus ha detto...

non sapevo che la "casta" comprendesse pure i gondolieri. Più tempo passa e sempre meno assistiamo a comportamenti fondati sulla correttezza e sull'uguaglianza.

Cari gondolieri...svegliaaa...siamo nel 2008 e gli atteggiamenti maschilisti dovrebbero essere finiti da un pezzo!

Romina ha detto...

Non essendo veneziana, non ero al corrente di questi atteggiamenti. Insulti, urla, bestemmie danno molto, molto fastidio: che immagine si offre ai turisti? Non si vergognano neppure? Poi addirittura maschilisti...beh, mi sembra il colmo!
Comunque, il fatto che non emanino gli scontrini fiscali è scandaloso. Povera Italia, siamo messi male in tutte le regioni, chi in un modo, chi nell'altro!

Unknown ha detto...

Io lavoro in hotel. Ho spesso a che fare con gondolieri che ancora inventano tariffe nonostante queste siano fissate da "Istituzione per la conservazione della gondola e la tutela del gondoliere" (www.gondolavenezia.it). Dicono di non poter rilasciare ricevute e fatture, ma in realtà possono farlo, basta apporre una marca da bollo di 1,81 € su una carta intestata. Vivono in case popolari perchè non emettendo ricevute sono nullatenenti e tutti a Venezia sappiamo che nei loro garage al Lido si trovano solo Jaguar e Porsche. Sono sempre irriconoscenti verso il turista che li fa vivere e spesso mettono in piazza scenate da opera tragica solo per 5 minuti di ritardo chiedendo sovrapprezzi che partono dai 40 €. Ovviamente non parliamo del loro grado di educazione...Ho lavorato in giro per l'Italia e vi assicuro che non ho mai trovato persone così scontrose e pronte alla rissa nel caso in cui si prova a far valere i propri diritti (un cliente fu picchiato perchè aveva chiesto uno sconto alla fine del viaggio visto che era durato 25 minuti e non 40 come pattuito...)

Angelo Tumino ha detto...

ciao

marco

Angelo Tumino ha detto...

Ciao a tutti.
Mi chiamo Angelo, e faccio il gondoliere già da molti anni. Credo di aver svolto sempre il mio lavoro con onestà e professionalità. Perciò mi addolora leggere tante critiche rivolte alla gloriosa categoria di cui mi vanto di appartenere. Categoria, non casta. Sì, perché chiunque, anche voi, può diventare gondoliere. Il concorso è pubblico, aperto a tutti, senza nessuna discriminazione. La signorina tedesca che tanto difendete, non ha mai accettato l'esito negativo della sua prova, ed ora lavora in nero, senza pagare le tasse. Noi invece le paghiamo, eccome. Personalmente verso al fisco circa ventimila euro all'anno. Non mi sembrano pochi. Quest'anno la finanza si è accanita contro di noi, effettuando un controllo totale, a tappeto. Poche altre categorie possono dirsi così perseguitate. Per quanto riguarda il blocco navale: anche in questo caso la giustizia ha voluto punirci severamente. Moltissimi fra i miei colleghi sono indagati e, a causa di una legge assurda, rischiano la galera. Era una manifestazione pacifica, autorizzata, che ha creato solo dei temporanei disagi. Ma perchè non vengono indagati gli esponenti dei centri sociali? Quelli che bastonano i poliziotti, devastano automobili e negozi?
Ammetto che il nostro linguaggio sia talvolta eccessivamente colorito. Però non offendiamo nessuno. Anzi, trattiamo i turisti molto bene, parlando correttamente le loro lingue e offrendo un servizio semplicemente eccezionale. Pochissime le critiche, tantissime le amicizie e le strette di mano. Ovviamente ci sarà qualche mela marcia, in mezzo, ma il problema riguarda tutte le categorie, non solo noi. Il problema è che noi lavoriamo all'aria aperta, sotto gli occhi di tutti. Non credo che i peccati consumati nell'oscurità degli uffici siano in fondo molto diversi dai nostri. Meno ipocrisia, meno luoghi comuni, più voglia di capire e maggior rispetto per chi lavora duramente.
Viva i Gondolieri!!!!!!!!!!!!!!

Angelo Tumino ha detto...

Voglio aggiungere che lo scontrino fiscale non viene emesso perché non previsto. Non tutte le categorie sono tenute a rilasciarlo, e noi siamo una di quelle, che vi piaccia o no. Non credo, anzi sono sicuro, che un turista sia mai stato picchiato da un mio collega. Si tratta di una menzogna. nON HO MAI VISTO NESSUNO METTERE LE MANI ADDOSSO A UN CLIENTE, MAI, IN DIECI ANNI.
Mi sembra assurda anche l'accusa di essere serviti per primi nei bar. Ma quando mai? Tutt'al più, ci sarà qualche episodio di simpatia manifestata dal barista nei confronti e gondoliere di un cliente abitudinario. E' normale. Trovo perfino ridicolo rispondere ad accuse così sciocche. Fabio, poi, delira. Si vede che, dopo aver lavorato in hotel, fa il turno di notte nei garage, e controlla le automobili. E anche se fosse? Io ho una mercedes, e allora? Che te ne frega? Anche il mio dentista possiede la stessa macchina, ma per me non è uno scandalo, perché io rispetto il suo lavoro e non sono invidioso dei suoi guagagni. I gondolieri lavorano anche quindici ore al giorno, e la gondola è richiestissima. Ovvio che guadagnino. Usate il cervello, invece di insultare e blaterare i vostri luoghi comuni.

gianni ha detto...

sono gondoliere da 13 anni e 3 generazioni e concordo nel dire che molti di noi sono coloriti nell' esprimersi ed hanno atteggiamenti poco eleganti, ma non per il fatto di essere gondoliere mi ritengo tale e come me credo la pensino altri miei colleghi.
Sono dispiaciuto inoltre che per colpa di qualcuno veniamo giudicati tutti allo stesso modo, se adottassi lo stesso modo di ragionare dovrei anch' io dire che tutti i veneziani sono invidiosi come chi ha scritto certi commenti, e non credo sia cosi!!!
Riguardo lo sciopero voglio presisare, a chi scrive senza essere ben informato, che gli scioperi sono stati due: uno per sollecitare il comune di Venezia ad intervenire per porre ordine al commercio abusivo di merce contraffatta da parte di persone spesso clandestine; l'altro per opporci ad una restrizione dei nostri orari lavorativi; e per entrambi molti dei miei colleghi stanno tutt' ora passando complicazioni legali.
In merito alla signora Alexandra Hai tengo a precisare che dopo essere stata bocciata nella prima prova di voga, attraverso i suoi legali e' riuscita ad ottenerne una seconda, durante la quale la commissione esaminatrice fosse composta sia da donne che da uomini.. anche questa l' ha ritenuta non idonea, dopo cio' la signora Hai ha cominciato una campagna diffamatoria attraverso stampa e televisione contro i gondolieri, non mi stupisce poi che alcuni miei colleghi la insultino.
Voglio poi chiedere al signore che lavora in albergo se e' al corrente che spesso molti dei suoi colleghi ricevono bustarelle per mandare clienti in un negozio, hotel, ect. piuttosto che in un' altro, precisando che come nella mia categoria anche nella sua ci sono persone oneste.
Riguardo ai gondolieri che vengono serviti per primi nei bar e ristoranti...prendetevela con loro e con chi li serve...

fabyke34 ha detto...

Carissimi, vivo a venezia da quasi 50 anni! I gondolieri sono una categoria molto invidiata perchè guadagnano molto, il problema se pagano le tasse è della finanza il problema che i loro figli non pagano le rette dell'asilo mentre la mia paga quasi 200 euro al mese e mio! però io non possiedo l'auto mentre loro hanno il gippone se non addirittura le macchine da corsa ne conosco un paio che gareggiano pure, io pago il mutuo e loro l'affitto del comune( se non sono proprietari "nullatanenti" di appartamenti prestigiosi), io ho comprato sudando una barca con il motore da 2500 euro e loro ormeggiano a Sant'Erasmo con il cabinato da 100.000 euro io vado in rulotte a Punta Sabbioni 2 settimane d'estate e loro vanno 3 mesi in Tailandia...........fate voi, e pensare che se si ascoltano i loro discorsi al bar se ne vantano pure. Pago circa 10.000 euro di tasse all'anno e sono un lavoratore dipendente! Viva si i gondolieri ma quelli onesti

Anonimo ha detto...

Salve, il mio commento in merito ai gondolieri è lo stesso che riguarda gli impiegati o i dentisti o le casalinghe, ognuno è responsabile del suo comportamento cogli altri, essere gondoliere significa vogare per vivere e non si può accusare la categoria, ma tuttalpiù qualcuno che si comporta male. E gli abusi contestati sono gli stessi commessi da milioni di italiani.

Anonimo ha detto...

Siamo tutti gondolieri, viva Venezia la città più bella del mondo, visitate la Scuola di San Rocco colla crocifissione di quel gondoliere di Tintoretto.

Anonimo ha detto...
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emilia ha detto...

direi che lo scontirino fiscale non andasse per niente alla gondola. E poi a me quelli belli e giovani sono simpatici e più della macchina che possiedono mi incuriosisce il modello dei loro mutande che indossano sotto i pantaloni neri. Meno male che mio marito non capisce l'italiano e non può vedere le sciocchezze che scivo ;) scherzi a parte, molti interessanti i commenti degli altri. Ma Sergio, sono curiosa tu sei salito in una gondola? A parte delle gondole da traghetto. Se vuoi puoi rispondermi da me. Qundi i veneziani vanno in gondola solo nel giorno delle nozze, vero?

gio1gio111 ha detto...

Cari gondolieri
anche in mezzo a voi ci sono le mele MARCE.
ISOLATELE radrizzatele oppure fatele sparire dalla vostra categoria.
Loro danneggiano gravemente la vostra immagine. PARLO di quei pochissimi elementi che non solo besttemmiano e offendono chiunque li guardi un male, ma a volte menano le mani con una cattiveria e violenza inaudita. Putroppo questi gondolieri, anzichè essere l'orgoglio di Venezia sono la VERGOGNA di Venezia.
Sono Veneziano e mi vergogno di avere come concittadini questi quattro vigliacchi che si sfogano solo con i più deboli e di nascosto.
VERGONA (fate voi qualcosa)