Il 19 settembre, a pochi giorni dall’immissione in rete del sistema per monitorare il traffico acqueo in Canal Grande, anche da parte del “popolo di internet”, pubblicavo un post nel quale vedevo questo mezzo come un contrasto al moto ondoso che, ormai, è diventato un’ossessione per la città di Venezia.
Ogni tanto vado a dare un’occhiata alla situazione in tempo reale e trovo che, in ogni tratto monitorato, c’è sempre qualche natante che supera i limiti di velocità, e questo trova riscontro nelle statistiche delle violazioni accertate dalla Polizia Municipale (circa 2000 al 30.9.2008 ); in effetti, al 30 settembre, c’è stato un raddoppio degli accertamenti rispetto all’intero 2007.
Però, visto che in ogni momento c’è sempre qualcuno che va troppo veloce, mi sembra che le multe siano ancora poche.
Mi sorge un dubbio: siamo sicuri che il sistema, quello in uso alla forze dell’ordine, permetta un automatismo nel contestare le infrazioni, oppure, c’è sempre chi ricorre alla “privacy” per poter fare i propri comodi? In effetti sembra che le contravvenzioni vengano elevate solo con la presenza fisica dei vigili in loco.
Come si può vedere dalle immagini sottostanti, relative a salvataggi effettuati in un breve lasso di tempo, le infrazioni sono molte e la maggior parte mi sembra siano da parte di motoscafi usati come taxi; però, anche i conducenti di mezzi pubblici (vaporetti) non si fanno scrupoli a superare i limiti di velocità, anche se mi sembra strano che il vaporetto nella foto sottostante possa superare questi limiti in fase di approdo.
3 commenti:
Caro Sergio,devi amare veramente òa tua bella città.
Non ti sfugge niente e sei attento a tutto.
Io ti vedrei molto bene in Comune,saresti l'assessore adatto per la viabilità.
Un abbraccio.
@stella: la prima tua affermazione è vera! L'ultima, ... lasciamo perdere! Non ho mai fatto politica attiva, pur interessandomi sempre: quindi, lungi a me simili attrattive!!!
Per agevolare i problemi di Venezia...
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