Dal CERN di Ginevra, dove, nel 1990, è nato il WEB, alla conferenza stampa di presentazione del 5° Festival della Scienza, che si terrà a Genova, viene fatto il punto, anche da parte di uno degli inventori, su cosa è e come sarà il WEB.
Da Corriere.it del 28.9, l'articolo di Marina Rossi
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Presentata la quinta edizione del Festival della Scienza
A Genova il futuro del web e della scienza
Uno degli inventori della rete alla presentazione del Festival della Scienza. «Wikipedia era ciò che non volevamo»
GINEVRA (Svizzera) – Il Festival della Scienza è ormai alle porte. A meno di un mese dall'inaugurazione ufficiale, che avverrà il 25 ottobre a Genova, la conferenza di presentazione di Ginevra ha introdotto le nuove tematiche che si integrano all'esperienza del contenitore di eventi. Un incontro che ha visto come protagonisti Manuela Arata (ideatrice e Presidente del Festival), Vittorio Bo (Direttore del Festival) e Robert Cailliau (co-inventore del web). La quinta edizione del Festival si apre all'insegna della «curiosità», tema fondamentale per la ricerca, ma anche per il web.
LE ORIGINI DELLA RETE – Robert Cailliau ha portato la propria testimonianza ed esperienza sul World Wide Web, nato circa diciassette anni fa al Cern, anche grazie a lui. «Tecnicamente, non è mai esistita una “prima pagina web”, ma tante prime pagine», ha sottolineato Cailliau, «in cui venivano pubblicati documenti giorno per giorno, proprio come i blog di oggi. In effetti, i blog rappresentano appieno l’idea di web che avevamo a quel tempo: uno strumento di condivisione di conoscenza e di informazione, ma anche una possibile fonte di saggezza». Un'affermazione di forte positività che si oppone alle critiche di qualunquismo che ciclicamente colpiscono l'internet; per Cailliau, perfino le grandi aziende come Google e Microsoft, alla fine, non sono così cattive.
WEB E SCIENZA – La conferenza stampa ha avuto luogo in uno scenario illustre per la scienza e la ricerca: il Cern di Ginevra. La scelta del centro internazionale di ricerca non è casuale. «Perché abbiamo scelto il Cern? Perché è qui che si fa la ricerca», spiega Vittorio Bo. Ma non solo. Infatti, proprio nei laboratori svizzeri è stato creato nel 1990 il web, per opera di Tim Berners-Lee e, appunto, Cailliau. Ancora una volta, la scienza e la rete si incontrano, ma senza essersi mai allontanati troppo. Il web ha avuto un'importanza decisiva nel mondo della ricerca e la comunicazione e ha rivoluzionato il rapporto tra scienziati e società, ma anche tra gli scienziati stessi. Manuela Arata ricorda che la nascita del web in ambito scientifico deve essere uno stimolo per donazioni alla ricerca soprattutto per tutte quelle aziende che oggi operano online e che vivono grazie al mondo della rete.
IL FUTURO – Nonostante tutta la sua esperienza, Cailliau non si sbilancia sui prossimi anni del web, ma individua alcuni spunti essenziali per il suo futuro. Innanzitutto il blog che, pur essendo ancora uno strumento molto giovane e acerbo, avrà sempre maggior peso in ogni tipo di contenuto e potrà veicolare sensibilità sociale, politica, ecologica, producendo conoscenza. «È vero – ammette Cailliau – che bisogna fare molta attenzione alla veridicità delle informazioni, ma questo accade anche nella vita reale». Per quanto riguarda il lato economico, invece, il futuro del web risiede nei micropagamenti: si tratta di piccoli trasferimenti di denaro in cambio, per esempio, di un servizio senza pubblicità, oppure in cambio di maggiori servizi.
GIOVANI E WIKIPEDIA – Il web è però minacciato da una forte inconsapevolezza che riguarda soprattutto le nuove generazioni. I servizi online che oggi permettono di pubblicare contenuti e informazioni personali online mascherano all'utente la collocazione fisica dei file. Un utilizzo superficiale del web, quindi, corrisponde a rinunciare ai propri dati, alla padronanza delle informazioni, compiendo così un passo indietro. Lo stesso accade per Wikipedia che «rappresenta proprio ciò che non volevamo che diventasse il web», afferma (sorprendentemente) Cailliau: una sola enciclopedia online, accentrata seppur collaborativa, è contraria alla struttura della rete, in cui la conoscenza è diffusa.
Marina Rossi
28 settembre 2007
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Questo post integra quello del 25 settembre u.s.
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