Il fatto mi sembra alquanto allarmante perché tutti i “blog” -questo era, e non un periodico- pubblicano di tutto e di più, non in forma regolare.
Già qualche mese fa i “blogger” si erano allarmati per l’interpretazione di una legge per la quale, secondo alcuni, sarebbe stata obbligatoria la registrazione presso il tribunale, nonché la presenza di un direttore responsabile, per le “testate telematiche”, ovvero per i “blog”.
Mi sembra corretto citare quanto riportato sul sito dell’Università di Bologna, anche per fugare novelle “paure”: “L'obbligo di registrazione di una pubblicazione periodica presso il tribunale sussiste esclusivamente per le pubblicazioni cartacee così come previsto dalla Legge 1948 n. 47. La registrazione in tribunale delle pubblicazioni periodiche che hanno una diffusione esclusivamente on-line è obbligatoria esclusivamente per le attività per le quali i prestatori dei servizi intendano avvalersi delle provvidenze in favore dell’editoria previste dalla legge 7 marzo 2001, n. 62, ai sensi dell’ultimo comma dell’art. 7 del D. L.vo n. 70/2003.”
Ma questa novità del Tribunale di Modica, che è pur sempre una sentenza che, come si dice in gergo, “fa giurisprudenza”, è cosa diversa.
Dagli articoli non si deduce se il Ruta fosse registrato ed avesse chiesto di “avvalersi delle previdenze” di cui alla legge 7 marzo 2001, n.62, e, per questo avrebbe dovuto attenersi alla periodicità.
Il mio dubbio è che con i suoi scritti, in particolare quelli sulle ricerche relative al giornalista Giovanni Spampinato, ucciso nel 1972, abbia “dato fastidio a qualcuno” e, quindi denunciato. Questo lo evinco da quanto scritto da La Stampa.
Una cosa, però, mi preoccupa: la poca pubblicità data alla notizia da parte degli altri giornali italiani.
Comunque è bene premunirsi, e già alcuni “blogger” lo fanno, inserendo il sotto notato testo/dichiarazione nel blog stesso: “Ai sensi della Legge 7 marzo 2001, n.62, il presente Blog, non rappresenta una testata giornalistica in quanto sarà aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale. Le immagini qui inserite sono tratte in massima parte da Internet; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo e saranno subito rimosse. Gli argomenti trattati dal blog sono frutto di riflessioni personali, qualora urtassero la suscettibilità di qualcuno siete pregati di segnalarlo.”
Scrive Giuseppe Giulietti, su “Articolo 21”: "Non siamo abituati a commentare le sentenze ma non vogliamo che questa resti avvolta nell'ombra perché riguarda l'articolo21 della Costituzione e la libertà della rete, in un momento tra l'altro particolarmente delicato per l'informazione, in cui si decreta il carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni che non rientrano in quelle consentite"...
Mi raccomando: sempre vigili!
7 commenti:
Sergio ti ringrazio infinitamente per le informazioni.Provvederò subito.Ti confesso che sono alle prime armi :ho aperto il mio blog a fine marzo e sto procedendo con buon senso,credo.Se hai da darmi altri consigli,li accetto volentieri.
Con gratitudine!
Salve, passo da questo blog su consiglio di Stella, e credo abbia fatto bene a dirmi di passare. Infatti io mi sono sempre avvalso dell'articolo 21 sulla libertà. Non capisco dove vogliano arrivare limitando la libertà di parola, ma una cosa è sicura: se non ci sarà un'inversione di tendenza, credo che tutti i bloggers italiani debbano attivarsi affinchè non venga violato un diritto fondamentale della costituzione.
La notizia che hai dato è preoccupante. Penso che "lorsignori" vorrebbero ostacolare la libertà d'espressione sul web, anche se ovviamente non sanno esattamente come fare.
@ Stella: grazie per la fiducia! Comunque ho trovato un blog (CREA BLOG), che ho inserito fra i link, che dà veramente suggerimenti tecnici molto avanzati e molto utili.
@Cesco: è vero, è sempre bene stare attenti ed attivarsi. La rete è sempre in guardia.
Ho visto che mi hai "linkato" ed anch'io ho fatto altrettanto.
@Romina: la libertà d'espressione (ed anche altro) è in pericolo in questo momento.
Io non ho mai messo quella frase anche perchè metto anche poesie e considerarla una testata giornalistica è dura ma ora ci ripenso un pochino.....
Resta lo scandalo di quanto accaduto e la paura che stiano cercando di colpire la rete in modo silenzioso...
@Daniele: "... metto anche poesie e considerarla una testata giornalistica è dura... "
E se poi te lo considerano un ... "giornale letterario"?
Ciao Sergio, passo in ritardo di qualche giorno, scusami.
Anche io ho parlato della notizia della condanna, leggendo l'articolo online de La Stampa, dopo però aver seguito la famosa trasmissione Rassegna Stampa quotidiana Stampa e Regime alla Radio (lo faccio oramai da 20 anni).
il Regime sta affilando le sue armi e sta preparando, tra le tante cose, una diminuzione delle libertà a tutti gli utenti di internet.
Quello che è accaduto al blogger giornalista siciliano è intollerabile, facciamo sentire ora prima che sia tardi.
Infatti sono già tante le denunce per diffamazione a numerosi blogger italiani.
La mia sensazione è che scrivere quella cosa al riguardo la legge del 2001 non basti; se si pestano i calli a determinati personaggi, come tu giustamente hai sottolineato, succede di essere denunciati ...e oscurati, per prima cosa.
Un grande saluto e l'augurio di un buon fine settimana
Firma anche tu la PETIZIONE per difendere il nostro diritto garantito dall'art.21 della Costituzione per un informazione libera e per esprimere la vostra solidarietà a Carlo Ruta:
http://www.censurati.it/voxpeople/carloruta/
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