Chi si ricorda, negli anni ’60, il “18 politico”?
Era il voto che veniva dato, e richiesto, per tanti che, all’università, bastava passare l’esame, magari fatto in gruppo. Era una prassi abbastanza comune all’Università veneziana di Architettura ed i risultati si vedono ancora oggi con la miriade di architetti laureati in quel periodo, ma non si sa con quali competenze.
Perché questi ricordi? Abbiamo letto, due o tre mesi fa, che il figlio di Bossi era stato bocciato, per la seconda volta, agli esami di maturità, con grande disappunto del padre, del quale sembra sia il “delfino”. Bella roba!!!
E pensare che aveva portato una tesina sul Cattaneo (probabilmente scopiazzata dai colleghi del padre in qualche biblioteca parlamentare).
Ma il “duro padano” non si dà per vinto ed allora ricorre al T.A.R. che, a tutt’oggi, deve ancora pronunciarsi.
Allora interviene il ministero che dice “ … la vicenda sarà riesaminata”. Insomma, alla fine, magari con la sufficienza soltanto -una sufficienza politica-, anche quest’asino otterrà un titolo di studio che, come ormai si evince, non gli servirà perché entrerà in politica.
Il guaio è che ce lo dovremo sorbire ed anche pagare!
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9 commenti:
Ma non c'era qualcuno che parlava di meritocrazia?
Quali sono i meriti di un asino?
Dategli della paglia ed un paio occhiali verdi, così la scambia per fieno. Ma per l'amor di Dio non fatelo uscire dalla stalla!
@toni: le tue parole mi ... commuovono!
Sergio l'asino resta comunque asino!
io il 18 politico non lo ricordo.. sarà perchè nel 60 doveva ancora nascere la mia mamma?!?!??!?
@stella: è vero, però sta a vedere che fra qualche anno ce lo ritroviamo in parlamento e al governo, magari iniziando con un sottosegretariato!
@alfie: non potevi saperlo, ovviamente; però, memorizza e chiediti: "come mai nei posti pubblici ci sono tanti archietetti che non capiscono ... alcunché?" Non si aspetta altro che vadano in pensione!
Approvo in pieno il commento di Toni.
E poi, diciamolo, con quel padre...pensa tu che cultura può aver respirato in famiglia! :D
Che rabbia ogni volta che sento questa faccenda. Tante parole e articoli sui giornali che dimostrano sempre l'inconsistenza di un ragazzino ignorante che ha la fortuna di possedere un padre che (sigh!) conta... insomma nient'altro che un un fighetto viziato! (espressione milanese) :D
Ciao Sergio una buona settimana
Oramai è tutto una burla....
@romina: in fatto di cultura ... lasciamo perdere!
@niente barriere: è vero, si tratta di un figlio viziato, da che ... popò di padre!
@daniele: la burla non è solo questa, solo che molti non sanno di essere burlati!!!
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