domenica 26 ottobre 2008

Ma sono lauree?

Da pochi giorni ho concluso la lettura de “La deriva” di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Devo dire, con franchezza, che ho avuto delle difficoltà a portarlo a termine, non perché sia scritto male, ma perché le notizie riportate, i fatti raccontati e documentati mi opprimevano.Alla fine mi sono chiesto se, effettivamente, tutto fosse stato vero e, subito, mi sono anche risposto:”Sì”. Ho anche concluso che eravamo veramente ridotti male in Italia, non tanto per colpa di tutti gli italiani, ma, essenzialmente, la causa ricadeva sulla classe dirigente politica, burocratica, sindacale, professionale, universitaria ed anche industriale.
Trascorsi pochi giorni, leggo su Corriere.it di oggi un articolo, degli stessi autori, intitolato “Università, il business dei laureati precoci” (clicca qui) dove si legge che, ultimamente, ci sono molti che si laureano in poco tempo. Non sono dei geni, ma persone che arrivano con crediti formativi, soprattutto dipendenti pubblici, per il lavoro svolto; quindi, con qualche tesina ottengono il titolo triennale di dottore in …., e qui c’è da sbizzarrirsi! Ma quello che più mi ha incuriosito e che i titoli non vengono rilasciati da Università di prestigio, ma da nuove istituzioni, in particolare due, dove i laureati precoci sono circa il 50% delle lauree totali. E ci sono, inoltre, le Università telematiche, un’invenzione del precedente governo di centro-destra, della Moratti.
Chissà che laureati saltano fuori da queste istituzioni!

8 commenti:

Aliza ha detto...

opprimente, rende bene l'idea, hai scelto un aggettivo efficace. Ci restano due cose o il panico, oppure la speranza, io oggi sono in bilancia esattamente non so in che piatto mettermi. Saluti A.

Toni ha detto...

Questi sono peggiori dei sessantottini di triste memoria e faranno una carriera più veloce di quelli.Ce li ritroveremo in qualche governo di Berlusconi (tessera P2 N° 1816)a fare i ministri della Pubblica Istruzione.

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Pienamente d'accordo con te, l'università deve essere un passo fondamentale di ogni individuo, invece da qualche anno è solo un modo per rincoglionire i giovani e renderli più ignoranti e servili al potere economico.
I tagli della Gelmini servono a questo...

ps. Mentre gli uomini di Veltroni fanno solo filosofia (voluta, anche loro partecipano al niente universitario), Berlusconi ne ha un'altra in mente.
A riguardo leggete il mio ultimo pezzo su Niente Barriere http://raimondoorru.blogspot.com/ e poi diffondete quanto apparso su http://www.articolo21.info/7561/notizia/sta-preparando-lassalto-finale.html

Grazie

Romina ha detto...

Queste lauree facili sono semplicemente scandalose e irrispettose nei confronti di chi non beneficia di simili, enormi "sconti" sui crediti.
Comunque, il lato positivo della questione è che ciò non accade in tutte le università. Alcune sono ancora serie, nonostante i vari e indiscutibili problemi che le affliggono.

Sergio ha detto...

@aliza: mettiti sul piatto della speranza. D'altra parte non ci resta altro!

@toni: peggio dei sessantottini e più ignoranti!

@niente barriere: "passo fondamentale"! Giusto. Però bisogna che ci sia anche l'impegno ed un po' di fatica; alla fine il risultato sarà migliore per tutti.

@romina: è vero, questo non capita in tutte le università, però in moltissime c'è un proliferare di facoltà con minime differenze l'una dall'altra.

Gianna ha detto...

Sempre più ignoranza in giro!

Anonimo ha detto...

Non ho ancora letto "La Deriva" ma credo di farlo presto.

Leonardo ha detto...

Mamma mia...aveve sentito di lauree "agevolate" (leggi Gelmini) ma che i numeri fossero questi no,e la cosa è molto preoccupante!

Ciao sergio,buon pomeriggio.