venerdì 18 aprile 2008

Lavoratori, risvegliatevi!!!

“Vile, tu uccidi un uomo morto”. Questo potrebbe dire qualcuno al presidente uscente degli industriali Montezemolo, che si rivolge alla “sinistra radicale” come “ … patrimonio di una minoranza esigua che oggi non ha neppure rappresentanza in Parlamento”.

Nel suo discorso di commiato, passando il testimone alla Marcegaglia, si è tolto qualche sassolino e forse anche qualcosa di più!

Però, affermare “Lavoratori vicini a noi” ed anche “I sindacati non sono più capaci di rappresentarli”, mi sembrano modi di dire più adatti ad una campagna elettorale che quelli di un’assemblea confindustriale.

Ai lavoratori che muoiono sul lavoro ed ai loro famigliari, cosa andiamo a dire? “Siate vicini al padrone che vi difende!”. Ed a quelli che vengono licenziati? “Il padrone e come un … padre! Ha la stessa radice etimologica!”.

Riferendosi ai sindacati ed ai sindacalisti : “ … sono molto più vicini alle nostre posizioni che non a quelle dei sindacalisti”. Via, non esageriamo! Tutti sbagliano, anche i sindacati, o meglio, i sindacalisti, ma tra questo e le affermazioni di Montezemolo ce ne passa!

“ … È veramente ora che il sindacato apra gli occhi e si confronti con il mondo reale, rinunciando a pratiche vecchie, come quegli scioperi rituali e inutili che ogni due anni accompagnano puntualmente i rinnovi contrattuali”. Questo un altro passaggio di Montezemolo.

Pratica vecchia lo sciopero oppure e pratica vecchissima il fare orecchie da mercante da parte dei padroni? Cosa deve fare il dipendente? Aspettare che il padrone si degni di decidere quando e come concedere, bontà sua, qualche misero euro in più? Oppure non è giusto che, alla scadenza, il contratto venga aggiornato e rinnovato? Chi è che tira sempre il culo indietro?

Poi chiede al nuovo governo “… una profonda riforma del Welfare con un mercato del lavoro più selettivo e più flessibile … “, che si traduce in maggiore possibilità di licenziamenti quando e come vogliono!

Insomma, mani libere ai padroni senza quei “rompiballe” di sindacati!

E la Marcegaglia risponde: “Vi prometto di metterci tutta l'anima e tutte le mie capacità e penso che insieme potremo continuare ad avere una Confindustria forte che contribuisca a un futuro migliore per noi e per i nostri figli”.

Vorrei sapere di quali figli sta parlando: quelli degli industriali o quelli dei lavoratori?

Qui se si bada agli industriali ed ai loro sodali, torniamo ai tempi delle sommosse sedate alla maniera del generale Bava Beccaris!



Lavoratori, risvegliatevi!!!

3 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Il problema è che i lavoratori (quella della FIOM per es) hanno votato lega per quanto non si sentivano rappresentati dalla Sinistra...

E qui nasce un curioso contrasto: se votano lega avvcocati, notai, imprenditori che vivono o lavorano in Via della Spiga a Milano e poi votano lega anche gli operai della FIOM, qualcuno a fine mandato resterà forse deluso o no?

Va detto che per quanto concerne la voglia di legalità e di "allontamento dell'extracomunitario" queste due categorie sono sicuramente unite e compatte.

Ciao Sergio
Daniele

Sergio ha detto...

"E qui nasce un curioso contrasto: se votano lega avvcocati, notai, imprenditori che vivono o lavorano in Via della Spiga a Milano e poi votano lega anche gli operai della FIOM, qualcuno a fine mandato resterà forse deluso o no?"

E' vero Daniele quello che affermi e, proprio perché gli interessi non sono gli stessi, i rappresentanti dei lavoratori non possono essere gli stessi dei padroni!

CoRobi ha detto...

Un caro amico, mi disse alla vigilia di un voto : "Fa' un po' i tuoi conti: puoi votare per chi è come te, anche se tra chi è come te c'è gente che neanche sopporti, oppure puoi votare per il tuo principale, quello che ti dà lo stipendio ma che può pure togliertelo quando non gli servirai più. E' questione di ruoli: se non capisci questo, non potrai che fare sbagli." E' dura accettare di avere un ruolo che non si vorrebbe, ed è esageratamente più facile credere all'utopia di poter stare un giorno dall'altra parte....