Avete mai chiesto, soprattutto in passato, ad un contadino com’era l’andamento della stagione?
La risposta era sempre, pur se nei differenti dialetti, questa: “Meglio l’anno scorso!”
Oggi, lo leggiamo molto spesso sui giornali, non solo i contadini, o meglio agricoltori perché il termine “contadino” viene preso come dispregiativo, si lamentano che tutto va male, che era meglio l’anno precedente e così via.Sempre un piagnisteo, che segue un criterio ed un modo di pensare ormai radicati: se quest’anno invece di guadagnare 10 come l’anno scorso ne guadagnano 9, hanno perso 1 e non guadagnato 9! E giù lacrime!
E gli albergatori veneziani, che, a quanto stabilisce una recente inchiesta, Venezia –nel settore alberghiero- è la città più redditizia del mondo, reagiscono usando il criterio sopraccitato!
Non è una cosa nuova e su questo argomento ho scritto ancora.
Ecco qui sotto cosa scrive oggi Il Gazzettino.
La risposta era sempre, pur se nei differenti dialetti, questa: “Meglio l’anno scorso!”
Oggi, lo leggiamo molto spesso sui giornali, non solo i contadini, o meglio agricoltori perché il termine “contadino” viene preso come dispregiativo, si lamentano che tutto va male, che era meglio l’anno precedente e così via.Sempre un piagnisteo, che segue un criterio ed un modo di pensare ormai radicati: se quest’anno invece di guadagnare 10 come l’anno scorso ne guadagnano 9, hanno perso 1 e non guadagnato 9! E giù lacrime!
E gli albergatori veneziani, che, a quanto stabilisce una recente inchiesta, Venezia –nel settore alberghiero- è la città più redditizia del mondo, reagiscono usando il criterio sopraccitato!
Non è una cosa nuova e su questo argomento ho scritto ancora.
Ecco qui sotto cosa scrive oggi Il Gazzettino.
(al.va.) «Stiamo parlando di prima o dopo il 2001?». Franco Maschietto, presidente dell'Associazione veneziana albergatori (Ava) reagisce così all'ultima classifica sulla redditività nel settore alberghiero. Stando allo studio "Hospitality vision - global performance review" realizzato da Deloitte, Venezia si conferma infatti per il quinto anno la città più redditizia al mondo per il settore alberghiero. Per intenderci, i ricavi per camera disponibile hanno toccato nel 2007 i 265 dollari, con una crescita del 22\% rispetto all'anno precedente. Insomma, un albergo a Venezia vale un tesoro. Eppure, non sono gli albergatori - un po' come le altre categorie economiche - a lamentarsi spesso e volentieri? Franco Maschietto rilancia: «Stiamo parlando di prima o dopo il 2001?». Il presidente dell'Ava ammette: «Certo che il settore alberghiero è redditizio, ma non lo è più come sette anni fa. Le spese generali sono aumentate, gli utili sono calati». Tre gli elementi cui fa riferimento il presidente dell'Ava: l'aumento esponenziale dell'offerta di posti letto, l'aumento degli affitti, l'aumento dei costi dell'intermediazione on line. Partiamo dall'offerta. Il boom - dice Maschietto - si è verificato in occasione del Giubileo del 2000 ed è via via continuato: ai tradizionali alberghi si sono aggiunti gli affittacamere, i bed&breakast, gli alloggi in affitto. Un'esplosione di posti letto che ha aumentato l'offerta e, giocoforza, ridotto gli utili. Il secondo fattore riguarda gli affitti, perché non tutti gli albergatori sono proprietari dei muri. «Sapete quanto costano i muri di una camera all'albergatore in affitto? Beh, si va da 1000 a 1200 euro al mese». Va da sè che il prezzo della camera praticato al cliente, anche se si ferma una sola notte, ne risente. E poi c'è la mediazione. «Una volta l'80\% delle prenotazioni le faceva direttamente l'albergo, adesso il rapporto si è invertito: l'albergo gestisce il 20\% di prenotazioni e la fetta più grande, l'80\%, avviene in Internet attraverso siti specializzati». Che, ovviamente, applicano all'albergo un costo per il servizio. Quanto? Tra il 20\% e il 25\%. Con una «aggravante»: «Le mediazioni con i siti on line non ci riempiono gli alberghi tutto l'anno, non programmano i flussi, non ci garantiscono una copertura per 365 giorni. Così il periodo più difficile resta sempre l'inverno». Come, dice il presidente dell'Ava, quello appena trascorso. Per intenderci: una volta la "copertura" dei posti letto era pressoché totale, «io arrivavo al 95\% su tutto l'anno, adesso, con una offerta più massiccia, in certi periodi dell'anno si fa fatica». «È per questo - aggiunge - che puntiamo sul nostro sito VeneziaSì: ci consentirebbe di risparmiare e di investire i risparmi in città perché di quel che guadagnano gli altri siti con le intermediazioni, qui non resta niente». Messi assieme il boom dei posti letto, le spese dell'intermediazione e magari anche il caro affitti, il risultato finale è che gli utili sono in calo. Questo dice Maschietto pur non nascondendo che quello alberghiero resta pur sempre dà un settore redditizio: «Solo che prima del 2001 a fine anno un albergatore poteva contare su un utile attorno al 30\%, adesso siamo sul 15\%. La metà».
2 commenti:
Fossero solo gli albergatori! ! ! E i ristoratori,i fruttivendoli i gondolieri, i motoscafisti. . ecc.ecc.?
E pagano le tasse questi signori?Eppure il Comune di Venezia spende fior di quattrini per incrementare il turismo.
@ Toni: Parole sante!!!
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