sabato 15 marzo 2008

WEB 2.0

Il 10 marzo, presso il Telecom Future Centre di Venezia, si è tenuto un convegno/dibattito dal titolo “Amministrare 2.0: la rivoluzione può avere inizio".

L’argomento era interessante, ma mi è stato impossibile, per vari motivi partecipare; per fortuna sul sito del Comune di Venezia ho trovato la registrazione video di questa chiacchierata, chiamata anche interlocuzione, voluta ed organizzata dal vicesindaco della mia città Dr. Michele Vianello.

Gli interlocutori sono stati: il vice presidente di Cisco Systems, Stefano Venturi, la vice presidente di Sun Microsystems, Maria Grazia Filippini, il responsabile Marketing ICT di Telecom Italia, Claudio Contini, il responsabile Mercato Pubblica Amministrazione di Telecom Italia, Ettore Spigno, il responsabile dello sviluppo Partnership di Google Italia, Aldo Spivach, il direttore del Mobile Experience Lab del Massachussetts Institute of Technology, Federico Casalegno.

Il Web 2.0 non è tanto una innovazione teconlogica quanto un cambio di mentalità e, quindi, è una svolta importante. È stato affermato anche che l’importanza di questa rivoluzione è l’”open source” e che non sono necessari computer sovradimensionati nei quali ognuno gestisce i propri archivi con licenze software pagate. Ormai il computer è la rete che è anche condivisione, strumento di dialogo e di comunicazione.

Come esempio il Dr. Vianello ha portato le varie cartografie che, nel corso degli anni, ogni servizio ha creato, magari con software diversi, per le proprie esigenze; esiste una cartografia per l’anagrafe, una per i tributi ed una per i “civici”. Ora, invece, dovrà esistere un’unica cartografia, in rete, integrata dai vari database.

Il WEB 2.0, in effetti, non si discosta tecnologicamente dal WEB precedente ma rappresenta una nuova concezione di cittadinanza digitale, sviluppa il social network, dalla linearità al dinamismo interattivo, dall’”utente/spettatore” alla partecipazione attiva

Quindi noi cittadini non saremo i clienti del network, ma parteciperemo, invece, alla sua costruzione: il web siamo Noi!

Le aree che interesseranno questa innovazione e che, fra l’altro, dovrebbero portare allo “sportello unico”, sono molteplici e impegneranno inizialmente l’amministrazione cittadina e, a seguire, le imprese pubbliche dei servizi, delle quali è proprietario o socio il Comune, la sanità e le diverse categorie professionali ed imprenditoriali.

Per fare questo è necessaria una rete a banda larga che esiste già a Venezia, da anni tutta cablata con fibre ottiche, e collegamenti wi-fi che dovrebbero entrare in funzione a breve (speriamo!).

Quello che ho riportato in questo post non è che una minima parte di quello che è stato esposto in questa interlocuzione veramente interessante e, pertanto, chi lo volesse potrà collegarsi ai sotto notati link per seguire tutta la discussione, complessivamente di 2 ore e 7 minuti.

Prima parte:
http://194.243.104.164/archivio/amministrare20.wmv

Seconda parte:
http://194.243.104.164/archivio/amministrare20_1.wmv

Una spiegazione scritta si trova al link

http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15703 da dove potranno essere visualizzate e/o scaricate le “slide” relative.

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