Un nuovo provvedimento legislativo USA, che sta per essere approvato in questi giorni, una legge a tutela delle fonti d’informazione, farà sì che non solo i giornalisti abbiano il diritto alla riservatezza delle fonti d’informazione, ma anche i blogger.
In un certo senso paragona i giornalisti ai blogger perché …editori di se stessi, che scrivono sulla “rete”.
La “Free Flow of Information Act 2007”, questo è il nome del documento legislativo, si spinge a definire cosa si dovrà intendere per “giornalismo”, che comprenderà, quindi, qualsiasi informazione diffusa con ogni mezzo.
Questo accade negli USA, ma, si sa, essendo la rete qualcosa d’universale, questa teoria sarà allargata a tutto il mondo dei blogger, compresi quelli italiani. Magari una legge simile non verrà mai attuata da noi, però, quanto successo oltre oceano autorizzerà, purtroppo, tutti i blogger nostrani a ritenersi dei “giornalisti”.
Ma vediamo un po’ chi sono i blogger italiani, perché è questo che m’interessa ed anche perché anch’io faccio parte di questo mondo.
Preciso subito che non mi ritengo un giornalista.
Detto questo, mi sento di affermare che per far parte di questa categoria bisognerebbe, innanzi tutto, non commettere errori d’ortografia né di grammatica; per carità, con queste caratteristiche anche molti giornalisti dovrebbero chiudere. Il mondo dei blogger, però, eccelle in questa categoria. Per non parlare di coloro che si cimentano in “pezzi” di notevole lunghezza usando il linguaggio dei telefonini (come odio i “xké” ed i “6”!).
Tolti tutti questi e, ripeto, sono la stragrande maggioranza, restano: i tecnici (a volte utili), vari tipi di maniaci (è meglio lasciarli stare), estensori di diari (ognuno ha il suo debole), coloro che credono di proporre la “Verità” (ci sono sempre stati anche quando non esisteva la rete) , coloro ai quali piace scrivere (ognuno ha i suoi gusti) e, infine, i perennemente “incazzati” (sono molti) contro tutto e contro tutti, di destra, di sinistra e di centro.
Giornalisti ne vedo ben pochi!
In quale categoria mi piazzo? Non lo so, fate voi!
Al prossimo “pezzo giornalistico”!
5 commenti:
Forse tu sei fra coloro ai quali piace scrivere. Del resto scrivi bene. :)
Per Romina.
Grazie per l'apprezzamento.
Hai ragione, mi piace scrivere.
Io so che ti piace anche leggere. . . e leggi molto...e di tutto.Ed allora sai anche scrivere
Senz'altro ho sbagliato a concludere questo "post" con una domanda.
Non intendevo chiedere il giudizio dei lettori sui miei "post".
Cambio domanda: cosa ne pensate dei "blog" che frequentate (escluso questo), e, più in generale, del "mondo dei blog"?
Penso che la potenzialità dei blog sia talmente alta da potersi permettere qualche "licenza". Che poi magari non dura nemmeno molto e si perde nel nulla, se nulla ha da dire. Tutti gli altri, specialmente quelli che nassono dal nulla e continuano nella loro semisconosciuta presenza, hanno la possibilità di essere "importanti" anche solo per un post, quando l'occasione farà sì che il loro occhio "giornalistico" riprenda quello che nessun altro reporter avrebbe potuto raccontare. E' un modo di abituarsi a guardarsi intorno, dentro, lontano. Abituare la mente può far bene, poi, che si voglia etichettare con un nome oppure no che importa ? L'importante è il piacere di farlo, e chi lo fa con passione non può che desiderare di migliorare e quindi silenziosamente di crearsi anche una certa credibilità.
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