mercoledì 9 maggio 2007

Riuscirò a vedere il Ponte di Calatrava?

Ancora problemi per il Ponte di Calatrava, il quarto ponte sul Canal Grande! Progettato da anni, dall’architetto spagnolo Calatrava, questo manufatto dovrebbe congiungere il terminal automobilistico veneziano di Piazzale Roma con la ferrovia.
Voluto dalla precedente amministrazione comunale, quella guidata dal sindaco Costa, ha avuto una serie di “difficoltà”, di progettazione e di lavorazione, nonché di prospettive circa la sua posa in opera.
In un primo momento avrebbe dovuto venire assemblato in un unico pezzo e, in queste condizioni (circa 80 metri di lunghezza), avrebbe dovuto entrare in Canal Grande, navigando su chiatte, e passare sotto i tre ponti attualmente esistenti. Il passaggio più difficoltoso sarebbe stato quello sotto il ponte di Rialto perché, subito dopo, si trova una curva.
Scartata questa ipotesi, si è ricorsi alla suddivisione dell’arco del ponte in tre “conci” che, una volta assemblati in prova, avrebbero dovuto essere trasportati separatamente in loco, e lì montati nuovamente.
Intanto sono passati gli anni ed i costi continuano ad aumentare.
C’è chi dice che il ponte sarà bellissimo, chi lo considera già un’opera d’arte, chi lo vede inutile e chi, invece, utilissimo. Poi c’è chi protesta perché, quando sarà in uso, parte del traffico pedonale (comitive di turisti) prenderà un’altra strada, ed allora i lauti guadagni di alcune bancarelle che vendono paccottiglia “Made in China” finiranno.
Insomma, il ponte non è ancora su, e non si sa quando e se andrà su, che già, e da anni, a Venezia se ne parla, bene o male, con tutti i “bizantinismi” conseguenti, cosa quest’ultima, molto di moda nella mia città! Anzi, il “bizantinismo” è una qualità peculiare dei veneziani e, soprattutto, della politica veneziana; d’altra parte la nostra civiltà nasce e discende dall’Impero Romano d’Oriente o Bizantino.
Ultimamente sembrava in dirittura d’arrivo, quando è sorta un’altra questione: terranno le due basi, e le relative fondazioni, che già si vedono, ormai da tempo, sulle due rive, il peso della spinta che l’arco imprimerà loro? (Vedi articoli de Il Gazzettino e di Repubblica.it)
Si sa che Venezia è costruita, da sempre, sul fango: le isole che formano la città non sono altro che l’antico estuario del fiume Brenta e, quindi, alluvionali. Ma pure, nel corso dei secoli, chi ci ha preceduto ha costruito ponti, palazzi, chiese, il tutto anche di notevoli dimensioni, che si trovano ancora al loro posto dopo secoli. Evidentemente sapevano costruire, e costruire a Venezia. Come hanno fatto a tirar su tutte quelle costruzioni che oggi sono ammirate dal mondo intero? Evidentemente iniziavano dalla fondazioni che dovevano essere costruite; per sapere come, vi rimando ad un altro mio scritto circa la spiegazione di un antico canto di lavoro veneziano, “Il canto dei battipali” (clicca qui).
Pensate al Ponte di Rialto, tutto in pietra, quindi più pesante di quello di Calatrava, che sarà di vetro e cemento; chissà che spinta produce sulle fondazioni? Non sono un tecnico e, quindi, non posso esprimermi in termini numerici, però, penso sia enorme. Cosa hanno pensato oltre cinquecento anni fa! Semplicemente di costruire, sulle due rive ai piedi del ponte, dei palazzi, con le relative fondazioni, con la funzione di contenere la spinta.
Allora, mi chiedo, perché oggi non hanno pensato a qualcosa di simile? Ma non sono un tecnico e quindi vi lascio senza risposta. L’unica cosa che ora salta fuori è che è tutta colpa dei sistemi di gara d’appalto vigenti in Italia: cioè vince chi tiene il prezzo più basso, senza tenere in alcun conto come opererà l’azienda vincente.

Finale: riuscirò a vedere il Ponte di Calatrava?

_____

P.S. – Su questo argomento tratta anche il blog dell’amico Toni

______

AGGIORNAMENTO del pomeriggio del 9.5.2007
Il Gazzettino di oggi pubblica la notizia (clicca qui) dell'annuncio che il ponte andrà su a giugno-luglio! Però, non è indicato lanno!

6 commenti:

Toni ha detto...

Caro Sergio
Pensiamo alle stesse cose! Guarda il mio post di ieri di ieri inititolato PONTI!

Anonimo ha detto...

sul Gazzettino di qualche giorno fa il Sindaco di Venezia ha sostenuto che i ritardi sono dovuti alla straordinarietà del progetto. Scusate, ma da quando cotruire un ponte ha Venezia è straordinario? Forse sarebbe opprtuno chiedere alla Pubblica Amministrazione in base a quali criteri ha affidato l'appalto per la costruzione del ponte...

Anonimo ha detto...

Il problema del ponte a è Tolentini, ovvero allo Iuav, dove certi calcoli strutturali non li sanno fare. Che sia così basta vedere il disastro ur banistico di Mestre e i lavori per il tram.

Anonimo ha detto...

Mejo de no. Teddi

Toni ha detto...

Hai visto che tempismo su "Nuova Venezia" di oggi? Sembra quasi che ci facciano il verso. Ma Calatrava dice che non ne sa niente, gli ingegneri nemmeno e Costa non si vede.
Mah!

Sergio ha detto...

Caro Toni,
non hai letto fino in fondo il mio post! Alla fine trovi il link al tuo!!!
Non leggo la "Nuova Venezia"! (a proposito, su questo giornale hai trovato se è stata pubblicata la mia lettera relativa al post sottostante?)

Caro anonimo,
perchè non ti firmi?