venerdì 26 gennaio 2007

Zero-virgola-cinquantatre

Zero-virgola-cinquantatre. Si tratta d’euro! €. 0,53.

Avete letto bene.

Questo è l’importo, una sanzione, per il quale esistono numerosi ricorsi fino all’ultimo grado, e ciò a detta del Presidente f.f. della Cassazione.

Solo a lui ne sono arrivati almeno un centinaio, e ciò lo ha affermato oggi, 26 gennaio 2007, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, alla presenza di tutte le più alte cariche dello Stato.

Sono rimasto allibito quando ho sentito questo al Tg e, per essere sicuro, ho voluto riascoltarlo collegandomi al sito della Rai.

Ogni ricorso impegna cinque magistrati, per non parlare degli addetti amministrativi.

Lo stesso Presidente f.f. si è chiesto: “ … cui prodest?”

In effetti, ci si chiede tutti a chi giova questo modo di fare. Al ricorrente? Per quella somma irrisoria? Capisco che qualcuno, molto raramente, possa farlo per una questione di principio, poiché non vuole essere condannato; ma si tratta di sanzioni civili, non di una condanna penale. Ed è un ricorso in Cassazione!

Senz’altro chi ci guadagna è l’avvocato! Non c’è alcun dubbio; e non si accontenterà di una parcella pari ad una frazione d’euro zero virgola cinquantatre centesimi, ma di molto di più.

Ecco anche perché l’Ordine degli Avvocati non vuole la liberalizzazione della professione forense!

Penso che basti poco a correggere questa stortura della nostra amministrazione giudiziaria: una piccola legge, piccola perché formata di un solo articolo, che preveda che, al di sotto di una certa somma, non si possa “adire le vie legali”.

Alla cerimonia c’erano il Primo Ministro ed il Ministro della Giustizia, nonché numerosi altri politici; l’unica è sperare che abbiano percepito, come ho fatto io e, senz’altro, un considerevole numero di ascoltatori, la gravità di questo fatto, e vi pongano rimedio.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti sei mai chiesto, anziche valutare la opzione di non poter ricorrere contro le sanzioni, ancorché amministrative irrisorie, quanto sia costata al contribuente l'emissione di ciascuna di queste RIDICOLE, sia per importo che per l'efficacia preventiva, sanzioni?

- il costo dell'impiegato che valuta la violazione amministrativa del cittadino e che accerta, ovviamente l'infrazione da sanzionare;
- il costo dell'intero complesso di redazione, invio della comunicazione, ovviamente mediante raccomandata verde amministrativa che deve essere notificata anche mediante ufficiale notificatore;
costi di riscossione, contabilizzazione, eventuale calcolo delle more in caso di ritardato pagamanto!!!! ecc.
- annullamento della sanzione non dovuta in caso di accertata sua illegittima erogazione.

Credo che la leggina cui ti riferisci, più che impedire al cittadino di poter ricorrere in caso di sanzioni ridicole per importo, dovrebbe imporre all'amministrazione pubblica, a partire dal Parlamento, di procedere, diversamente dall'attualità dove vi è un susseguirsi di "... la parola dopo xxxx alla riga tre del punto 999 del comma 47 dell'art. 159/bis del Dlgs n. 2997 del 23 settembre 1999 convertito con modifiche in Legge 23 dicembre 1999 e chi più ne ha ne metta ... ecc." alla CANCELLAZIONE DI TUTTE LE LEGGI E REGOLAMENTI NEL TEMPO STRATIFICATISI in quella materia in occasione dell'emanazione di una nuova normativa, riscrivendo in toto tutti gli articoli necessari alla regolazione della materia stessa nella nuova norma, quindi verificare se le attuali leggi ed i regolamenti applicativi delle stesse siano EFFETTIVAMENTE applicabili agli attuali comportamenti ordinari dei cittadini e che non consentano l'automatica commissione di infrazioni per CERVELLOTICHE norme (io dico scritte apposta per essere violate) e che, guarda caso sono perseguite con sanzioni ridicole, procedendo alla loro cancellazione ovvero, qualora le norme siano effettivamente in linea con quanto sopra, prevedere di sanzionare i comportamenti infrattivi con importi che siano di effettiva deterrenza.
Inoltre sono convinto che la contemporanea presenza di norme in contrasto fra di loro consentano di ottenere soddisfazione giudiziaria, anche in presenza di accertati comportamenti effettivamente sanzionabili, per la CIALTRONESCA ED ARROGANTE applicazione delle norme (valga per tutti quanto abbiamo letto, visto e sentito sulle vicende dei cosiddetti autovelox ecc.) usati quasi esclusivamente per far cassa.
Mi fermo qui.
saluti

Sergio ha detto...

Nel mio "post" ho preso spunto dalle parole del Presidente f.f. della Cassazione e prendevo in considerazione quanto detto da lui.

E' ovvio, tuttavia, che si devono annullare fin dall'inizio "... per importo irrisorio ..." le sanzioni di questo tipo. Se costano i magistrati e gli amministrativi della giustizia, costano anche tutti gli altri impiegati che dall'inizio prendono in mano dette "pratiche".