domenica 7 gennaio 2007

Super auto blu in Veneto, l'ira dei vescovi

Diatriba fra il presidente della Regione ed alcuni Vescovi del Veneto

Che si sappia, la frase corretta è: «Date a Cesare … » e non «Prendete da Cesare …» magari per i propri comodi.

Appurato il fatto, o meglio, “il detto”, vediamo cosa è successo nel “virtuoso” Veneto dove, in questi giorni, alcuni vescovi, per la precisione quelli di Rovigo, Padova e Vittorio Veneto, si sono “permessi” di criticare una scelta della giunta regionale, capeggiata da Galan.

La scelta in questione, come riportato sul “Corriere del Veneto”, a firma di G.A.Stella, era quella dell’appalto del noleggio delle “auto blu”, appalto che porta delle indicazione ben chiare, senza indicare la marca, delle automobili desiderate; in breve, si tratta delle auto più costose, che possono raggiungere anche i 300 km/h (a cosa serve?) e con accessori extralusso.

«La Chiesa non è indifferente a questa corsa a chi arraffa di più …. » ha detto uno dei prelati. Ed ancora: «Cittadini svegliatevi. Dovete far sentire la vostra voce, ribellarvi. E se gli amministratori si comportano in questo modo, lo strumento della gente per cambiare le cose è di non votarli più».

Insomma, questa volta la Chiesa si è fatta sentire anche su una questione, che potrebbe sembrare non di sua competenza.

È giusto che la Chiesa si faccia sentire? «Certamente!» risponderanno, in questo caso, quelli che non sono al potere in regione, cioè la "sinistra". «Ma come si permettono!» saranno le reazioni della “destra”.

Ognuno tira l’acqua al proprio mulino e, questa volta, è così; altre volte le opinioni si ribaltano, con la sinistra che lancia strali contro le parole della Chiesa e con la destra che, invece, ringrazia e si mette dalla sua parte, anche se chi parla si definisce cristiano, ma agisce, privatamente, in maniera profondamente diversa dai dettami della Chiesa.

Un po’ di “falsità” c’è, ovviamente, da tutte le parti.

Ma restiamo su questa diatriba fra alcuni vescovi e la giunta veneta.

Oggi è arrivata, “a stretto giro di posta”, la risposta di Galan, una risposta del tipo … “voi suonate le vostre trombe e noi suoniamo le nostre campane” che, tradotta, suona così: “Voi ci criticate e noi vi tagliamo i sussidi al sociale”! Come si può definire una simile presa di posizione? “Ricatto”, e non vedo che ci siano altri termini.

Ovviamente, il Presidente della Regione se la prende anche con il giornalista, un “filo-prodiano”, ma non eccede, per non dovere sborsare, come gli è già capitato, somme di un certo rilievo, a titolo di risarcimento danni.

Ed a proposito della stampa, tutto quanto è apparso solo sul “Corriere del Veneto” e niente, invece, sul quotidiano locale a più ampia diffusione, Il Gazzettino, giusto per seguire il principio “Si prega di abolire le notizie per non disturbare le opinioni” (sottotitolo del recente libro di Marco Travaglio “La scomparsa dei fatti”).

Poiché questo “post” è un riassunto molto conciso dei fatti, v’invito a leggere i due articoli di Gian Antonio Stella, il primo che riporta il parere dei vescovi ed il secondo con il ricatto di Galan.

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Aggiornamento 8.1.2007

Il Gazzettino, in data 8.1.2007 (alcuni giorni dopo la notizia), pubblica in prima pagina quanto segue:

La notizia ha fatto rumore in periodi di sacrifici e tagli della finanziaria: la giunta del Veneto compra 13 auto di lusso per 436 mila euro, più Iva. Tre vescovi (Padova, Vittorio Veneto e Rovigo) esortano i politici alla continenza; Galan reagisce annunciando misure di «severo risparmio a spese del sociale e delle urgenze solidaristiche». Commenta l'assessore Valdegamberi: «Battuta da arrabbiato». E Oscar De Bona: «Io giro con la mia Passat 4x4».

Favaro nel Nordest
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E' bene precisare che il lunedì la pagina del "NORDEST" non esce e, quindi, l'articolo non si trova!

Aggiornamento del 9.1.2007
Vedi articolo su INFORMABELLUNO

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo relativo al ricatto di Galan, e sono rimasta allibita. Non si vergogna di quello che dice, la sua arroganza non conosce limiti.
E' gravissimo poi che un giornale come il "Gazzettino" non abbia dato spazio alla questione, una ragione in più per parlarne dettagliatamente nei blog. Non bisogna dare tregua a gente simile, che si permette di fare ricatti su una questione così delicata e di fondamentale importanza come il sociale.

Anonimo ha detto...

Caro Sergio, avevo lasciato un mio commento questa mattina (08/01/2007), ma non è arrivato.
Lo sintetizzo:i tre vescovi in questione, nella passata campagna elettorale non avevano nascosto la loro preferenza per Prodi, benchè la sua coalizione ospiti partiti dichiaratamente atei o moralmente trasgressivi.Ora attaccano il centrodestra regionale per le auto (fatto decisamente meno scandaloso di eutanasia, matrimoni omosessuali,disinteresse per la scuola libera ecc.).
E' proprio questa loro moralità a senso unico la loro debolezza.
E Galan lo sa.
Enrico

Sergio ha detto...

x Enrico: Avevo "predetto" interventi come il tuo!
"È giusto che la Chiesa si faccia sentire? «Certamente!» risponderanno, in questo caso, quelli che non sono al potere in regione, cioè la "sinistra". «Ma come si permettono!» saranno le reazioni della “destra”."

Vedi la differenza?
Io, di sinistra, di una certa sinistra, critico la sinistra che critica la Chiesa su questioni etico-morali, mentre a te, di destra, di una certa destra, va bene tutto quello che blaterano i tuoi!

InOpera ha detto...

mah sergio, l'ingerenza della chiesa nella politica, sotto questa forma, non va bene, mai.
primo perchè si continua a perdere il confine di separazione tra lo stato italiano laico e lo stato della chiesa.
il rischio e di diventare critici sempre ed a priori di ogni cosa dica la chiesa o lo stato, senza mai ascoltarci l'un l'altro.

sul punto strettamente "automobilistico" è alquanto deprimente per due ragioni:
la prima è la completa inutilità di una cosa del genere.
la seconda è una critica da parte della sinistra sterile e che rincorre quella dei vescovi (per ricollegarmi al discorso iniziale).

dico, sarebbe il caso di battere di più su questo tasto, soprattutto dopo che hanno varato una finanziaria con questi propositi: uguaglianza, crescita, sviluppo, tasse da far pagare a tutti.....

resta il fatto che l'interferenza chiesa-stato non fa bene neanche alla chiesa...parere mio personale !