domenica 21 gennaio 2007

“Class action”: cos’è?

"Class action": cosa sia, pochi, senz’altro, lo sanno.
Ovviamente, come tanto altro, arriva dagli Stati Uniti dove, come in nessun altro Paese, la tutela del consumatore è così efficace.
Ora dovrebbe nascere anche in Italia, però, e da noi c’è sempre un però, rischia di nascere meno efficace.
Negli U.S.A. è sufficiente che un prodotto sia difettoso, oppure che una qualche azione provochi un danno alla salute dei clienti per far scattare sanzioni per miliardi di dollari.
Da noi si cerca di fare una cosa analoga, limitando, però, le sanzioni.

Per saperne di più come viene applicata negli Stati Uniti e qual è la sua storia, clicca qui.

Per saperne di più su come sta nascendo da noi, clicca qui.

5 commenti:

Luigi ha detto...

Hai fatto bene a parlarne, perché internet sembra essere l'unica speranza per far circolare notizie dettagliate su queste questioni.
E' un argomento importante, che convolge la vita di noi comuni cittadini. Sarebbe bellissimo poter creare in Italia una class action modello statunitense.

Sergio ha detto...

Se prima non cambierà la mentalità degli avvocati, o meglio quella dell'ordine forense (potente lobbie),
sarà molto difficile arrivare ad un modello come quello statunitense.
C'è qualche avvocato che accetta di essere pagato solo se vince ed in percentuale all'indennizzo del cliente? Solo in questo caso ci metterà anche l'anima nella causa per poterla vincere, con il risultato anche di una "favolosa parcella"!

Anonimo ha detto...

Mi permetto, perchè in rapido passaggio, di associarmi a ciò che ha scritto Romina, elogiarti per averne parlato e aggiungere, poi, che sugli effetti della class action merita di essere letto "Il re dei torti" di John Grisham.

Sergio ha detto...

x Frank57

Non è anche su "La giuria" che John Grisham tratta di un processo alla Philip Morris?

Anche Romina ha "postato" sull'argomento, ed è dal suo invito a pubblicizzare che anch'io mi sono permesso di trattare su una cosa della quale avevo vaghe conoscenze.
Penso che, più se ne parlerà, più gente ne verrà a conoscenza.

Anonimo ha detto...

Verissimo Sergio, anche ne "La Giuria" si tratta l'argomento multinazionali del tabacco. A me sono piaciuti entrambi. E da quest'ultimo romanzo è pure stato tratto l'omonimo film, ritrasmesso recentemente e che non ho guardato, perchè stavo appunto leggendo il libro.
Diamo, allora a Romina ciò che è di Romina.