Avrei voluto attendere alcuni giorni prima di inserire nel “blog” un altro “post”, ma non posso esimermi dal raccontare un episodio del quale sono stato un involontario testimone in data odierna (8.9.2009) alle 11 circa.
Ero a Venezia, in Fondamenta Santa Chiara (a circa 200 metri dal famoso ponte di Calatrava), di fronte al supermercato Coop Adriatica, a fianco del pontile riservato ai motoscafi del Consiglio Regionale del Veneto. Mi trovavo in quel posto, con il mio cane, in attesa che mia moglie uscisse dal supermercato.
Inciso “fra parentesi”
Già il fatto che i consiglieri regionali usino, per arrivare nella sede istituzionale, un motoscafo (la frequenza è circa di uno ogni venti minuti) i cui costi, sia di gestione che di manutenzione, sono elevati, non mi va molto a genio. Gli stessi, che senz’altro avranno il posto macchina presso l’autorimessa comunale, farebbero quasi prima ad andare a piedi fino all’imbarcadero di San Tomà dove, con il vaporetto (l’abbonamento mensile ordinario è di 28 euro) potrebbero raggiungere Santa Maria del Giglio, nei pressi del Consiglio Regionale. Farebbero una passeggiata salutare, conoscerebbero meglio la città capoluogo della regione e sarebbero a contatto con la gente, la qual cosa non sarebbe disdicevole per un politico.
In attesa sul pontile c’era una persona che, poco prima delle 11,00 fu raggiunta da altre quattro persone, due uomini e due signore. Uno dei due uomini salutò amichevolmente chi già era in attesa del motoscafo e lo presentò agli altri tre come il presidente del Consiglio Regionale. Poi, mentre le due signore e l’altro uomo (evidentemente a Venezia quali turisti anche con macchina fotografica) conversavano del più e del meno, l’uomo che aveva presentato il presidente, sicuramente un consigliere, si mise a parlare con lui di “cose loro”. Ero a pochi metri e non potei fare a meno di sentire che nel pomeriggio avrebbero trattato di agriturismo.
Per mia documentazione e per non dire cose non vere ho appurato sul sito del consiglio che il presidente era veramente lui (c’è la fotografia) e che nel pomeriggio si sarebbe riunita la quarta commissione che aveva all’ordine del giorno, al punto 2, proprio “Disciplina e valorizzazione dell’agriturismo, ittiturismo, pescaturismo, del turismo rurale e di altre forme di utilizzo dell’ambito rurale”.
(vedi l'O. di G. sul sito)
L’altro consigliere non sono in grado di riconoscerlo.
Alle 11,00 arrivò il motoscafo (targa = 6V 14834) con la bandiera di prua del Consiglio Regionale e, tutti, ovviamente anche le tre persone che non avevano nulla a che fare con questa istituzione, si imbarcarono per … una bella gita in Canal Grande!
Lascio ai miei lettori trarre le conclusioni.
3 commenti:
Sono questi i racconti, magari occasionali, che mi piacciono, perchè mostrano gli aspetti reali di un malcostume che è ormai consueta e ordinaria amministrazione. Bene hai fatto a riferirne qui, anche se penso che scrivendone ad un quotidiano sarebbe stato letto (forse) e cestinato. Meglio adulare con altro nella rubrica delle lettere.
Frank57
@ Frank57: avrei voluto scrivere anche ai giornali e, forse, non sarei stato cestinato. Non l'ho fatto solo perché non ero sicuro dell'identità del consigliere, in quanto l'ho visto solo di spalle.
Nauseante. L'ennesimo malcostume italico....
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