mercoledì 11 aprile 2007

Scritte sui muri: "corsi e ricorsi storici"!

Le scritte sui muri di questi giorni, prima a Genova e quindi anche a Torino e Bologna, contro il vescovo di Genova e nuovo presidente della CEI Bagnasco, ma anche contro il Papa e, in genere, contro la Chiesa Cattolica, sono, senz’altro, una dimostrazione della stupidità umana e, purtroppo, “ … contro la stupidità perfino gli dei combattono invano.” (Schiller).
Ma il problema è anche un altro: stabilire chi, al giorno d’oggi, sia più stupido! Perciò, nel nostro caso, è più stupido chi ha materialmente scritto sui muri o chi ha ispirato quelle scritte?
E sì! Non mi si venga a dire che gli “ispiratori” non esistono!
Quelle scritte, come molte altre, non sono opera solitaria di “poveri idioti”, ma, invece, sono il risultato di una regia più o meno “occulta”, più o meno “intellettuale”, più o meno “politica”, più o meno “lobbistica”.
Sembra proprio che la “storia” si ripeta! Con questo mi riferisco ai famosi e funesti “anni di piombo” che, per chi non si ricorda, vuoi per età anagrafica, ma anche perché è nell’umana natura dimenticare, furono preceduti, oltre che da rapine di autofinanziamento ed attentati a strutture varie, da anni di “propaganda muraria”; scritte violente ed offensive, minacce di morte e deliranti “osanna” ad un comunismo irreale furono la “letteratura” che appariva sui muri delle fabbriche e nei centri cittadini con seguito di fogli propagandistici clandestini.
Poi dalla “propaganda” passarono all’azione, prima con sequestri e, poi, con “gambizzazioni” ed omicidi. Ma fino all’assassinio di Guido Rossa, operaio e sindacalista CGIL, la “sinistra” parlava di … “compagni che sbagliano”! Un po’ pochino, mi sembra!
E questo a tutti i livelli, sia ai vertici di partito, ma anche a livello di singoli iscritti.
A testimonianza di questa mia ultima affermazione ricordo un mio amico, iscritto al PCI, che mi raccontava come, agli inizi degli anni ’70, nel rientrare a casa, a notte inoltrata, trovava, in giro per Venezia, persone che conosceva perché già iscritte al PCI, intente a scrivere sui muri; anche lui li indicava come “compagni che sbagliavano”.
Poi, sappiamo tutti come è andata a finire!
Per fare “pendant”, la "destra" non è stata da meno: forse un po’ meno scritte ma, senz’altro, più stragi!

I "corsi e ricorsi storici" non sono una legge universale, però è una possibilità oggettiva che si avvera quando si ha la perdita della memoria del passato.
L’unica speranza è che la teoria di Giambattista Vico non diventi realtà!

3 commenti:

Toni ha detto...

La vichiana teoria dei "Corsi e ricorsi storici" purtroppo smentisce clamorosamente la dotta affermazione: "Historia magistra vitae". Se fosse vero che la storia ha insegnato qualcosa, non ci sarebbero i "Ricorsi", perché l'Uomo non ripeterebbe ciclicamente gli stessi errori! In verità qualcosa ha insegnato: a ricordare che certe cose erano già state fatte. Ed allora bisogna amaramente concludere:" Non c'è niente di nuovo sotto il sole. . . né a ovest, né a est".

Unknown ha detto...

Ricordo quei tempi. Anch'io, in un primo momento, mi ero innamorato delle idee di sinistra [possiedo ancora adesso decine di libri e nanuali sul marxismo]. Poi ho capito qual era la malattia mortale dei comunisti di allora (e, per molti, anche di adesso):il bisogno quasi fisiologico di odiare un NEMICO.
Allora erano l'imperialismo americano, la società borghese e capitalistica, il padronato, gli occulti poteri finanziari, la scuola repressiva e via dicendo.
Sono cambiati i tempi, ma quel bisogno di odio-disprezzo rimane. Vedi l'antiberlusconismo e il più recente anti-Chiesa Cattolica.

Sergio ha detto...

x Enrico:
come ben sai, non sono comunista e neppure MAI mi sono innamorato di quelle idee! Pur tuttavia sono contrario, e lo sono stato fin da subito, alla politica di Berlusconi e della sua coalizione. L'antiberlusconismo, quindi, non è una prerogativa dei soli comunisti (non creiamo degli eroi anche in questo campo!!!).
Per quanto riguarda l'odio attuale contro la Chiesa Cattolica, anche questo non è appannaggio di alcuni comunisti; per questo guardiamo un po' in tutte le direzioni (non crederai che i radicali siano di sinistra) dove lobbies di pseudo intellettuali, laiche ed anticlericali, anche a livello internazionale, spingono all'odio.