sabato 1 aprile 2006

Il primario di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Mestre, dott. Carlo Zussa, ha dato le dimissioni

Alcuni giorni fa (26 marzo) "postavo" in questo "blog" le mie perplessità sulla ventilata chiusura (o sottomissione ad altro ospedale) della Cardiochirurgia dell'Ospedale di Mestre.
Oggi apprendo che il primario, dott. Carlo Zussa, ha dato le dimissioni. Conoscendolo e sapendo quanto ha fatto per creare e portare avanti il reparto in questione, mi sono sentito in dovere di inviare alla stampa locale (Il Gazzettino, La Nuova, Corrirere del Veneto ed ilVenezia) la sottonotata lettera in data odierna.

Egregio Direttore,
apprendo con gran dispiacere, da notizie di stampa, delle dimissioni del dott. Carlo Zussa, primario della Cardiochirurgia dell’Ospedale di Mestre, dimissioni senz’altro forzate dall’incresciosa situazione che in questi giorni si è venuta a creare.
Conosco il dott. Zussa dal 1998, anno in cui ebbi necessità di un suo “aiuto”: erano in due, lui ed il dott. Polesel, a portare avanti il reparto, allora ospitato presso la cardiologia con soli sei posti letto, ed aveva appena iniziato l’attività; i due dottori erano sempre presenti, notte e giorno, il tutto con un sicuro stress che, però, non mostravano e che non influiva nella loro professionalità ed umanità.
Indubbiamente il dott. Zussa in tutti questi anni ha pensato solo al lavoro, ad organizzare il reparto, a ricercare nuove tecniche e nuovi medici, giovani e motivati e senz’altro all’altezza della loro professione. Ha, insomma, fatto il suo dovere con scienza e coscienza, cosa questa, unitamente al suo carattere ed alla sua correttezza professionale, che non gli hanno permesso di rendere fertili altri “orticelli”, quelli della politica di bassa “lega” (virgolettata ad hoc) che, invece, altri lo sanno fare anche troppo bene!
Sembra essere tornati indietro di qualche decennio, quando, anche nel Veneto, gli ospedali crescevano come funghi, pure dove non c’era necessità, solo perché qualche politico influente proveniva da una determinata zona. Ora l’Assessore regionale alla Sanità, leghista, vuole fare dei tagli e chissà perché proprio nell’Ulss 12 Veneziana dove sta sorgendo il nuovo Ospedale di Mestre che nei decenni precedenti non ha mai avuto “sponsor” politici. Partendo dal presupposto che Padova non si tocca per storia e tradizione, ora è giusto pensare male perché, come afferma il sen. Giulio Andreotti, anche se si fa peccato, molto spesso s’indovina: infatti, l’assessore in questione è veronese e, guarda caso, nel suo piano anche a Verona è previsto che cardiochirurgia non sia toccato. E poi come può un assessore leghista togliere qualcosa a Treviso dove si trova il bacino di raccolta elettorale di questo partito? Resta il veneziano dove la Lega non conta! Inoltre sembra che il primario di Treviso abbia altri ed “alti” sponsor!
Non mi resta che sperare nel ritiro delle dimissioni del dott. Zussa al quale auguro di continuare ad operare con serenità nel magnifico reparto da lui creato, partendo dal nulla, soprattutto per il bene di coloro che vi passeranno.
Ringrazio e saluto


La lettera è stata pubblicata su IL GAZZETTINO del 6 aprile 2006

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