Si sapeva, ma era difficile, se non impossibile, dimostrarlo.
Parlo di “dimissioni volontarie” di lavoratori, ma soprattutto di lavoratrici.
Era un’usanza che molti “imprenditori” usavano mettere in atto al momento dell’assunzione e, cioè, facevano firmare un foglio in bianco che, all’occorrenza e per le esigenze dell’azienda, diventava una domanda di dimissioni volontarie.
Si sapeva anche che questo metodo veniva usato soprattutto nei confronti delle donne che, una volta in maternità … “davano le dimissioni”.
Ripeto: si sapeva ma era difficile dimostrarlo.
Oggi, o per lo meno fra un po’ di tempo, giusto quello necessario per l’entrata in vigore della LEGGE 17 Ottobre 2007 , n. 188 dal titolo “Disposizioni in materia di modalita' per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonche' del prestatore d'opera e della prestatrice d'opera.”, sarà più difficile questo malcostume che certi datori di lavoro usavano con molta facilità. Clicca qui per il testo della legge.
In effetti si tratta di una norma di una estrema banalità che, non si capisce perché non sia stata trovata prima. Con la nuova legge quel modulo costruito con una firma in bianco, estorta al lavoratore, non avrà più alcun valore in quanto i moduli dovranno essere di un ben determinato tipo e resi disponibili gratuitamente presso gli uffici pubblici stabiliti dalla legge stessa e, inoltre, avranno una numerazione progressiva e la loro validità sarà di soli quindici giorni.
Era ora!
“Poveri imprenditori”, grideranno i soliti “garantisti”.
Un’altra pastoia burocratica che graverà come un balzello su coloro che sono artefici dell’economia italiana. Ed avanti con le solite "manfrine".
Peccato che questi “artefici” considerino zero il lavoratore, l’Uomo e la sua dignità. L’unico dio è il profitto, ovviamente a spese di qualcun altro.
5 commenti:
Speriamo bene! Speriamo non vi siano ripensamenti o meccanismi subdoli, atti a vanificare questa legge.
Fortunatamente non ho mai dovuto firmare niente di quel tipo. Ma temo che in virtù di questa legge si vedrà il fiorire di una peggiore cattiva abitudine per convincere i dipendenti ad abbandonare spontaneamente il lavoro: il mobbing.
Mi sembra una buona idea ma mi chiedo non esiste il rischio che il datore di lavoro si procuri quei moduli e li faccia firmare cmq in bianco al lavoratore? Non riesco a capire il meccanismo di salvaguardia dove scatti.
@ Daniele: vengono rilasciati con una data di scadenza di soli 15 giorni,
Ok ma potremmo arrivare al paradosso che ogni 15 giorni.... No, beh sarebbe davvero il colmo.
Spero sinceramente che questa legge venga per applicata correttamente e soprattutto si controlli la sua corretta applicazione.
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