domenica 14 maggio 2017

Mega deposito di gas liquido in laguna a Porto Marghera



Mega deposito di gas liquido in laguna a Porto Marghera

Questo il titolo di un articolo de "La Nuova Venezia" on line di ieri 13 maggio.
Chi volesse leggerlo per intero clicchi qui  .

Riporto alcuni passi.

" ....  il terminal gasiero in laguna progettato dalle società per azioni Decal e San Marco Petroli prevede lo stoccaggio di una quantità quasi tre volte maggiore ma di gas naturale liquefatto (gnl) da utilizzare come combustibile per navi da crociera e commerciali e l’autotrasporto."

Come si evince, anche questo impianto dovrà servire alle navi da crociera, alle grandi navi! (sempre loro)
Ed ancora

" ...  Decal e San Marco Petroli, le due società attive a Venezia (e non solo) nello stoccaggio e nella movimentazione di rinfuse liquide, hanno messo a punto – in joint-venture e con un co-finanziamento dell’Unione Europea – lo studio di fattibilità per la costruzione a Porto Marghera di un terminal di ricezione e rispedizione gnl da 32.000 metri cubi. Il terminal dovrebbe sorgere lungo il canale Sud, in corrispondenza dell’accosto della banchina “Decal 1” (ex Italcementi) rinnovata nel 2016 e in grado di accogliere navi gasiere con capacità compresa tra 7.500 e 30.000 metri cubi, e fino a 65.000 metri cubi in condizioni meteo normali, che scaricheranno il gnl nei nuovi depositi in progettazione."

Non si tratta di un piccolo impianto, ma di una mega struttura che, a detta dei progettisti, dovrebbe avere il massimo della  sicurezza. Ci si può anche credere, ma non c'è la certezza. Ed allora come la mettiamo con il traffico di bettoline (vedi sotto) che viaggeranno in laguna per rifornire, fra l'altro, anche le navi?

" ... Oltre all’accosto per ricevere le navi che scaricheranno il gas, il terminal di Porto Marghera sarà quindi dotato di un ulteriore accosto per bettoline di taglia indicativa attorno a 1.000, che potranno poi rifornire le navi “dual fuel” che in futuro transiteranno nel porto di Venezia, ,,,,"

Si parla anche di una direttiva Europea, però, nelle istituzioni europee che devono sganciare la grana non è ancora stato deliberato alcunché (questo lo so anche se non viene riportato nell'articolo).

Il tutto sarebbe stato deciso dall'Autorità Portuale Veneziana, ancora Costa imperante, senza -ovviamente- che i veneziani ne fossero a conoscenza.

"... L’iniziativa delle due società veneziane oltre ad attuare una direttiva europea diventata legge nazionale, vuole soddisfare la crescente richiesta di questo combustibile a basso impatto ambientale e maggiore sicurezza, sul quale puntano le compagnie croceristiche (Costa, Aida, Msc) che puntano su navi di nuova generazione, alimentate a gas e anche dei primi “ferry dual fuel” (traghetti) e il Terminal passeggeri di Venezia (Vtp)...."

Guarda un po': sempre le compagnie crocieristiche di mezzo!

Non capisco perché le navi da crociera debbano approdare in Marittima o, se verrà approvato il porto off-shore, fuori in mare e non a Marghera dove, magari portando alle banchine  il terminal erogatore, i rifornimenti di combustibile sarebbero più facili e non si muoverebbero  bettoline per la laguna e magari in bacino di San Marco.
Leggendo l'articolo troverete anche i pericoli possibili, anche se viene dato tutto per sicuro.

Comunque, di tutto ciò, noi veneziani ne sanno poco, per non dire niente! 

2 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

E' scandaloso! Tra l'altro poco tempo fa si era parlato di non far più passare le grandi navi da San Marco e dentro i canali. Vedo che quell'idea intelligente è rimasta lettera morta

PS: felice di vedere che posti ancora! Se ti va ripassa da me io non ho mai smesso di postare :-)))

Ciao
Daniele

Elio ha detto...

Ciao Sergio, penso che ci siano delle persone che guardano solo a far denaro e che se ne freghino veramente della fine che potrebbe fare Venezia. Forse che arriveranno a fare un pipe-line che arrivi direttamente dal Mar Nero ? L'unica cosa che mi fa piacere è che anche Daniele viene a trovarti e ci ritroviamo tra persone veramente amanti della più bella città del mondo. Cerchiamo di difenderla il più possibile anche se io, qui in Francia, posso solo cercare di aprire gli occhi a tutti quelli che vorrebbero andarci in crociera. Anzi, a Sete (20 km da Montpellier) stanno progettando di allargare il porto proprio per accogliere le grandi navi. Solo per la Cronaca Sete è strapiena di oriundi italiani. Un saluto a tutti due.