giovedì 6 settembre 2012

Il geco

Ieri sera, mia moglie, mentre chiudeva le imposte della finestra che sovrasta i tetti, si è vista piombare addosso un animale che, nel primo momento ha scambiato per una lucertola. Poco dopo ho appurato, vedendolo a suo agio su una parete liscia in "marmorino" e notando la configurazione delle dita, che si trattava di un geco.  


Nella nottata abbiamo lasciato aperte le finestre ed è sparito, tornando evidentemente  in ambienti più consoni  al suo stile di vita, ambienti dove può trovare diversi insetti, soprattutto zanzare.
La comparsa dei gechi a Venezia risale ad una ventina di anni fa e, si dice (forse è una storia metropolitana) che iniziò dalla fuga di alcuni esemplari, dalle parti di Piazzale Roma, fuga avvenuta a causa di uno scatolone caduto ad uno spedizioniere; evidentemente lo scatolone era per qualcuno che desiderava allevarli. 
Ripeto che questa storia potrebbe essere una "storia metropolitana", però mi sembra carina!

3 commenti:

Aliza ha detto...

io li trovo bruttissimi quando li vedo, di solito nel sud d'Italia, scappo perchè mi fanno terrore. Non avrei mai pensato che ce ne fossero anche a Venezia. Penso che sia realistica la leggenda della loro venuta a Venezia, pensa che quest'estate mio cognato che vive a Jesolo, ha scoperto che il condomino sopra di lui tiene in casa un enorme pitone bianco... terribile, ciao

Sergio ha detto...

@Aliza - Il brutto ed il bello sono opinioni soggettive. Comunque sono utili perché mangiano zanzare!

Elio ha detto...

icyaCiao Sergio. Leggo con piacere che le vacanze si sono svolte bene e che sei quindi pronto per affrontare un inverno di post.
Qui a Montpellier il Geko è un animale molto diffuso e credo di averne almeno una decina sui muri esterni e nel giardino per il più grande piacere dei miei gatti che li osservano arrampicarsi. Sono però intelligenti perché si tengono lontani da loro. Un caro saluto.