lunedì 5 marzo 2007

Per anni in banca ho visto troppi "finti poveri"

Il titolo di questo post è lo stesso della lettera di un certo “Roberto” di Venezia, già direttore di una grossa banca in centro storico, pubblicata su IL GAZZETTINO di ieri 4 marzo.
È una lettera molto lunga rispetto ad altre che vengono pubblicate sul quotidiano veneziano e che, spesso, vengono tagliate per questioni di spazio. Evidentemente l’argomento, trattato con molta professionalità, è stato ritenuto degno, da parte dei redattori, di una pubblicazione integrale.
Anch’io ho trattato più volte su questo blog analoghe questioni e, qualche volta ho anche inviato lettere allo stesso quotidiano. Le mie erano, molto spesso, sensazioni ed altre volte commenti a determinati fatti; questa lettera, invece, documenta quella che è la realtà, non solo veneziana, dell’esistenza di furbetti, furboni, imbroglioni e disonesti e, guarda caso, tutti fra le categorie dei liberi professionisti, dei commercianti, degli artigiani e, non ultimi, dei gondolieri.
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Per chi volesse rivedere i miei post sull’argomento ….
http://sp1938.blogspot.com/2007/01/povera-venezia-o-venezia-povera.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/02/venezia-contributi-casa-falsa-una.html
http://sp1938.blogspot.com/2007/01/fondo-sostegno-affitto-anche-questanno.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/09/venezia-i-prezzi-sono-maggiorati-anche.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/07/protestano-sempre-le-categorie-pi.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/03/imposte-tasse-e-servizi-erogati-cosa.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/03/proposito-delle-false.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/03/furbetti-e-furboni-veneziani.html
http://sp1938.blogspot.com/2006/02/venezia-contributi-casa-falsa-una.html

2 commenti:

Toni ha detto...

Quando i miei figli frequentavano le medie (trent'anni fa), sono sempre stato escluso dall'assegnazione dei buoni-libro,che venivano distribuiti con il criterio della lotta tra poveri. Ebbene, avevano puntualmente il buono: il benzinaio, il medico, i vari fruttivendoli,un paio di gondolieri appunto. . . ed altri personaggi che avevano il reddito dieci volte il mio. Il salumaio versava in banca i suoi "soldini" (grosse mazzette di bigliettoni) con le mani ancora unte da mortadella. Ma il loro modello 740 attestava la loro "povertà".E la mia DIGNITA' mi impediva di protestare. Ora tutti quei "poveracci" votano Berlusconi.

Sergio ha detto...

Analoga situazione è capitata anche a me con le tasse universitarie di mia figlia che, con ottima media ed essendo io impiegato a stipendio fisso, si è vista superare nel diritto all'esenzione da figli di avvocati e dentisti!