A Venezia, la prima domenica di settembre, si svolge la Regata Storica, una manifestazione sia sportiva sia di rievocazione storica.
La seconda, sempre uguale da quando, nel 1899 –in occasione della prima Biennale d’Arte-, il Sindaco Grimani istituzionalizzò il nome e le norme, rievoca
l’accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del Re di Cipro, che rinunciò al trono a favore di Venezia. È una sfilata di decine e decine d’imbarcazioni tipiche cinquecentesche, multicolori e con gondolieri in costume, che trasportano il doge, la dogaressa, Caterina Cornaro, tutte le più alte cariche della Magistratura veneziana, in una fedele ricostruzione del passato glorioso di Venezia. Questa rievocazione è molto apprezzata dai turisti e, anche se ripetuta ormai da diversi anni, è sempre un bel colpo d’occhio anche per noi veneziani. Se poi la giornata e soleggiata, cosa che finora è quasi sempre capitata (personalmente mi ricordo una sola giornata di pioggia), i colori delle barche e dei costumi, ma anche dei palazzi che si riflettono nel Canal Grande, vengono esaltati: è veramente uno spettacolo che avvince! Dopo la rievocazione storica, le acque del bacino di San Marco e del Canal Grande verranno solcate da veloci barche che, nelle diverse categorie di mezzi e di rematori, si daranno battaglia per la conquista del primato.
Il programma, sempre uguale da alcuni anni, è il seguente:
16.50 Regata dei giovanissimi su pupparini a due remi
Percorso: Giardini di Castello, Bacino di San Marco, Canal Grande, Rialto - giro del “paleto” all’altezza della Banca d’Italia - ritorno e arrivo a Ca’ Foscari
17.05 Regata delle donne su mascarete a due remi
Percorso: Giardini di Castello, Bacino di San Marco, Canal Grande, Rialto - giro del “paleto” tra Riva de Biasio e San Marcuola - ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari
17.30 Regata delle caorline a sei remi
Percorso: Giardini di Castello, Bacino di San Marco, Canal Grande, Rialto - giro del “paleto” all’altezza della stazione ferroviaria di Santa Lucia - ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari
17.55 Regata dei gondolini a due remi
Percorso: Giardini di Castello, Bacino di San Marco, Canal Grande, Rialto - giro del “paleto” all’altezza della stazione ferroviaria di Santa Lucia - ritorno lungo il Canal Grande e arrivo a Ca’ Foscari.
Ovviamente la voga è quella veneta, in pratica in piedi. “Pupparini”, “mascarete”, “carline” e “gondolini” sono i nomi di tipiche barche della laguna veneziana e mentre le prime tre sono barche usate anche normalmente –per lavoro e per divertimento- i “gondolini” sono, invece, barche simili alle gondole, ma più piccoli ed usati solo per le regate.
Un altro termine, inusuale per i non veneziani, è “paleto” (rigorosamente con una “t”) che sta ad indicare il palo, infisso nel mezzo del canale, attorno al quale le barche devono girare per tornare indietro. È a questo punto che, quasi sempre, si determina l’ordine all’arrivo; infatti, chi gira per primo attorno al “paleto” è, di norma, il vincitore.
L’etimologia della parola regata è incerta, ma è probabile derivi dal termine latino “aurigare”, che significa gareggiare (l’auriga era il conduttore nelle corse delle bighe romane), usato e attestato nel secolo XVI come sinonimo di gara. Da Venezia il termine passò nelle principali lingue europee indicando sempre una competizione agonistica su barche.
Gareggiare su barche è sempre stata un’attività svolta nella laguna di Venezia, anche con l’incoraggiamento del governo veneziano, soprattutto per tenere preparati gli uomini alla navigazione che, allora, era in gran parte a remi. Ma i barcaioli si cimentavano ogni giorno nei tratti di laguna che separano la città dalle isole dove venivano e vengono coltivati i prodotti orticoli; chi giungeva primo al mercato aveva maggiori possibilità di vendere la merce e, in queste gare sui generis, partecipavano anche le donne. Una di loro divenne famosa nel ‘700 per le vittorie che accumulò, si tratta di Maria Boscolo (o Boscola) della quale esiste anche un quadro che la immortala con le bandiere vinte in regata. Fu una campionessa del remo e sulla sua vita un’autrice, Alda Monico, traendo lo spunto anche da vicende della storia veneziana, quella d’ogni giorno, costruisce un personaggio femminile molto forte, molto determinato, come lo erano, molto probabilmente, gran parte delle donne di allora e lo contorna anche di racconti di fantasia. Il titolo del libro è “Maria della laguna” e la lettura dello stesso è piacevole.
Anche le donne che partecipano alle regate moderne sembrano molto determinate e, nel vederle impegnate nella fatica della gara, soprattutto nelle riprese ravvicinate televisive, questo viene confermato.
Speriamo in una bella giornata autunnale e godiamoci, veneziani ed ospiti, in barca, sulle “fondamente” (strade veneziane che costeggiano un canale), nei campi che si affacciano sul Canal Grande e dalle finestre dei palazzi lo spettacolo della regata storica (c’è anche la trasmissione televisiva, parte in diretta e parte in differita).