Di tutto un po'. In questo "blog" troverete "sfoghi" e pensieri, lettere inviate ai giornali e, forse, non pubblicate. Parlerò di Venezia, la mia Città, di quanto c'è di buono e di meno buono in essa, ma non mancheranno neppure argomenti di politica e di quello che capita nel mondo. Insomma ... un po' di tutto!!!
sabato 22 aprile 2006
25 aprile - San Marco
San Marco
di Domenico Varagnolo
San Marco xe un Santo
(caveve el capelo)
che tien el so vanto
più in tera che in cielo…
In Ciesa el se prega,
ma in Piaza el se adora,
in trono o in carega,
su tuto el stà sora.
In mezo ogni campo,
in fondo ogni cale,
se vede el so stampo,
ghe xe le so ale…
El dona a le pute
(che xe pensierose)
el bòcolo, e tute
za sogna le rose…
I veci el consola,
el ride ai putei,
el slarga la tola,
el strenze i fradei.
El dise a la zente:
“El mondo xe bruto,
ma el mondo xe gnente,
San Marco xe tuto!”
Il 25 aprile è la festa di San Marco, patrono di Venezia
venerdì 21 aprile 2006
Non ci sono più i "ricchi" di una volta! - “I RICCHI DISTRUGGONO LA SOCIETÀ”
“No xe più il formaggio pincion de ‘na volta!”. Chi non conosce questo modo di dire prettamente veneziano? Ma tante sono le cose che “non sono più quelle di una volta”. Guarda un po’, anche i “ricchi” non lo sono più; sono diversi anche loro. Ho parlato di “ricchi” e non di “Signori” perché … “Signori si nasce e ricchi si diventa”.
A parte queste amene teorie non vorrei divagare troppo perché, invece, desidero indicarvi un articolo apparso proprio oggi in internet, a firma di Maurizio Blondet, sul giornale “on line” EFFEDIEFFE.COM.
S’intitola “I RICCHI DISTRUGGONO LA SOCIETÀ”.
E’ un po’ lungo, ma vale la pena leggerlo: prende in esame la situazione sia a livello mondiale sia italiano dei nuovi ricchi, quelli che in pochi anni, sono arrivati nei posti più alti delle classifiche senza essere capitani d’industria, ma solo dei “furbetti” (forse è meglio definirli furboni) che ricavano le loro ricchezze da attività come “investimenti in attività immobiliari”, in “moda e spettacolo”, nel software, in speculazioni varie; insomma si tratta, in effetti, solo di furbetti del quartierino su scala planetaria.
Si è creata così una società isolata ed autosufficiente di favolosamente ricchi, che si concedono lussi scandalosi (nell’articolo ne sono citati molti). Alcuni, a giustificazione di questo modo di agire, rispondono che l’11 settembre potevano esserci anche loro nelle Torri Gemelle! Bella risposta!
Ma anche con tutti questi lussi sfrenati resta sempre il fatto che … “una volta di là” anche loro diventeranno … “tera da far bocai”!
Viene esaminata anche la situazione italiana dove, afferma l’articolo, il fenomeno avviene in modi ancora più torbidi e collusivi che in USA!
Chi ci rimette sono i veri imprenditori e, soprattutto, il ceto medio al quale non resta che tentare, unendosi, una ricostruzione dignitosa della società.
A parte queste amene teorie non vorrei divagare troppo perché, invece, desidero indicarvi un articolo apparso proprio oggi in internet, a firma di Maurizio Blondet, sul giornale “on line” EFFEDIEFFE.COM.
S’intitola “I RICCHI DISTRUGGONO LA SOCIETÀ”.
E’ un po’ lungo, ma vale la pena leggerlo: prende in esame la situazione sia a livello mondiale sia italiano dei nuovi ricchi, quelli che in pochi anni, sono arrivati nei posti più alti delle classifiche senza essere capitani d’industria, ma solo dei “furbetti” (forse è meglio definirli furboni) che ricavano le loro ricchezze da attività come “investimenti in attività immobiliari”, in “moda e spettacolo”, nel software, in speculazioni varie; insomma si tratta, in effetti, solo di furbetti del quartierino su scala planetaria.
Si è creata così una società isolata ed autosufficiente di favolosamente ricchi, che si concedono lussi scandalosi (nell’articolo ne sono citati molti). Alcuni, a giustificazione di questo modo di agire, rispondono che l’11 settembre potevano esserci anche loro nelle Torri Gemelle! Bella risposta!
Ma anche con tutti questi lussi sfrenati resta sempre il fatto che … “una volta di là” anche loro diventeranno … “tera da far bocai”!
Viene esaminata anche la situazione italiana dove, afferma l’articolo, il fenomeno avviene in modi ancora più torbidi e collusivi che in USA!
Chi ci rimette sono i veri imprenditori e, soprattutto, il ceto medio al quale non resta che tentare, unendosi, una ricostruzione dignitosa della società.
martedì 18 aprile 2006
11 settembre - Girano strane teorie!!!
«... mi pare che la vera teoria della cospirazione sia credere che 19 dilettanti terroristi armati di taglierini abbiano dirottato quattro aerei e raggiunto il 75% dei loro obbiettivi. Questo solleva un sacco di domande».
Questo è ciò che pensano alcune persone negli Stati Uniti relativamente all'attentato dell'11 Settembre 2001 alle Torri Gemelle.
In rete ho trovato un articolo del giornalista Maurizio Blondet apparso sul GIORNALE on-line EFFEDIEFFE.
Il giornalista in questione si autodefinisce così: "Il direttore del giornale on-line è Maurizio Blondet, certamente tra i più grandi giornalisti/scrittori italiani, certamente l'unico - tra i grandi - veramente controcorrente e non asservito ai cosiddetti "poteri forti".
Veramente allucinante se fosse vera la teoria secondo la quale chi ha provocato quell’immane tragedia non sarebbe da collegare al mondo islamico!
Comunque negli USA ne parlano, anche se non sono molti.
Per saperne di più: http://www.xander.it/verit%E011settembre.htm
Questo è ciò che pensano alcune persone negli Stati Uniti relativamente all'attentato dell'11 Settembre 2001 alle Torri Gemelle.
In rete ho trovato un articolo del giornalista Maurizio Blondet apparso sul GIORNALE on-line EFFEDIEFFE.
Il giornalista in questione si autodefinisce così: "Il direttore del giornale on-line è Maurizio Blondet, certamente tra i più grandi giornalisti/scrittori italiani, certamente l'unico - tra i grandi - veramente controcorrente e non asservito ai cosiddetti "poteri forti".
Veramente allucinante se fosse vera la teoria secondo la quale chi ha provocato quell’immane tragedia non sarebbe da collegare al mondo islamico!
Comunque negli USA ne parlano, anche se non sono molti.
Per saperne di più: http://www.xander.it/verit%E011settembre.htm
martedì 11 aprile 2006
I giovani dai 18 ai 25 anni hanno determinato la vittoria dell'Unione.
Sono molti, chi prima e chi dopo, coloro che, in queste ultime 24 ore, hanno voluto regalare il proprio pensiero sulle elezioni politiche del 9 e 10 aprile.
Anch’io, modestamente, desidero dare il mio “contributo”!
Inizierei dai dati degli “exit poll” che, come si è visto hanno “dato i numeri”; non sono fra coloro che condannano questo genere d’anticipazioni anche perché, come si sa, la statistica non è una scienza esatta, o meglio non è neppure una scienza ma è solo un metodo. La nuova legge elettorale ha complicato notevolmente gli studi per creare un modello che si avvicinasse alla realtà e poi, “diciamocelo pure”, è chiaro che fra coloro che erano interpellati, chi aveva votato la “Cdl”, subito si “vergognava con se stesso” e non duplicava il voto!
Seguire le varie trasmissioni in TV è stato senz’altro avvincente perché, a parte i commenti dei vari personaggi politici, ad ogni aggiornamento c’era sempre qualcosa di nuovo, c’era spesso la sorpresa di un sorpasso per terminare, poco fa, con il raggiungimento della maggioranza dei seggi, anche al Senato, da parte dell’Unione.
Non è che ora siano solo “rose e fiori”! Le rose avranno molte spine e gli altri fiori si appassiranno presto!
Lo so benissimo che i pochissimi voti di scarto in quest’assemblea non concederanno una vita tranquilla alla nuova maggioranza e, per questo, non giurerei per niente sulla durata della legislatura.
La prima cosa da fare, dopo gli adempimenti istituzionali, è cambiare radicalmente la legge elettorale assumendo i concetti di quella tedesca che prevede il sistema proporzionale con sbarramento. E se non ci pensano i “nostri dipendenti”, cioè coloro che noi abbiamo messo sugli scanni parlamentari, ci deve pensare il popolo con il referendum abrogativo.
Un dato interessante, che nessuno ha finora evidenziato, mi sembra questo: se controlliamo i voti ricevuti dai due schieramenti e presupponendo, cosa logica, che chi ha votato per un raggruppamento al Senato abbia espresso un voto analogo anche alla Camera, si scopre che il guadagno alla Camera da parte del centro-sinistra è dovuto al voto dei giovani, quelli fra i 18 e 25 anni che non hanno votato per il Senato.
Infatti, i 428.179 voti in meno al Senato per il centro-sinistra sono stati recuperati alla Camera ed a questi se n’aggiungono altri 25.224. Sommando i due dati si ottiene che 453.403 giovani hanno permesso la vittoria, anche se di stretta misura, dell’Unione sulla Cdl.
Di questi giovani, studenti e lavoratori precari, il nuovo governo deve tenere conto!
Anch’io, modestamente, desidero dare il mio “contributo”!
Inizierei dai dati degli “exit poll” che, come si è visto hanno “dato i numeri”; non sono fra coloro che condannano questo genere d’anticipazioni anche perché, come si sa, la statistica non è una scienza esatta, o meglio non è neppure una scienza ma è solo un metodo. La nuova legge elettorale ha complicato notevolmente gli studi per creare un modello che si avvicinasse alla realtà e poi, “diciamocelo pure”, è chiaro che fra coloro che erano interpellati, chi aveva votato la “Cdl”, subito si “vergognava con se stesso” e non duplicava il voto!
Seguire le varie trasmissioni in TV è stato senz’altro avvincente perché, a parte i commenti dei vari personaggi politici, ad ogni aggiornamento c’era sempre qualcosa di nuovo, c’era spesso la sorpresa di un sorpasso per terminare, poco fa, con il raggiungimento della maggioranza dei seggi, anche al Senato, da parte dell’Unione.
Non è che ora siano solo “rose e fiori”! Le rose avranno molte spine e gli altri fiori si appassiranno presto!
Lo so benissimo che i pochissimi voti di scarto in quest’assemblea non concederanno una vita tranquilla alla nuova maggioranza e, per questo, non giurerei per niente sulla durata della legislatura.
La prima cosa da fare, dopo gli adempimenti istituzionali, è cambiare radicalmente la legge elettorale assumendo i concetti di quella tedesca che prevede il sistema proporzionale con sbarramento. E se non ci pensano i “nostri dipendenti”, cioè coloro che noi abbiamo messo sugli scanni parlamentari, ci deve pensare il popolo con il referendum abrogativo.
Un dato interessante, che nessuno ha finora evidenziato, mi sembra questo: se controlliamo i voti ricevuti dai due schieramenti e presupponendo, cosa logica, che chi ha votato per un raggruppamento al Senato abbia espresso un voto analogo anche alla Camera, si scopre che il guadagno alla Camera da parte del centro-sinistra è dovuto al voto dei giovani, quelli fra i 18 e 25 anni che non hanno votato per il Senato.
Infatti, i 428.179 voti in meno al Senato per il centro-sinistra sono stati recuperati alla Camera ed a questi se n’aggiungono altri 25.224. Sommando i due dati si ottiene che 453.403 giovani hanno permesso la vittoria, anche se di stretta misura, dell’Unione sulla Cdl.
Di questi giovani, studenti e lavoratori precari, il nuovo governo deve tenere conto!
giovedì 6 aprile 2006
Il Ministro dell'Interno Pisanu svela attentati per i quali non sembra conclusa l'indagine!!!
L’articolo seguente, apparso il 6 aprile 2006 su Corriere.it, rivela di un attentato sventato in questi giorni. Io ci trovo qualcosa di strano in tutto l’accaduto!
Gli obiettivi erano la metro milanese e la basilica di San Petronio a Bologna
Pisanu: sventato attentato in Italia
«Vi era un progetto terroristico che avrebbe dovuto essere attuato prima delle elezioni. I servizi hanno consentito di evitarlo»
CAGLIARI - Il problema terrorismo entra nella campagna elettorale. «Ora posso dirlo: vi era un progetto terroristico che avrebbe dovuto essere attuato nel nostro Paese e l'azione di controllo e prevenzione dei nostri apparati ha consentito di sventarlo». Lo ha rivelato il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, a margine di una manifestazione di Forza Italia a Cagliari. Il Ministro ha aggiunto che gli obiettivi erano la Chiesa di San Petronio a Bologna e la Metropolitana milanese.
Il ministro dell'Interno ha spiegato che nel progetto erano coinvolte sette persone, di cui tre sono state espulse, due arrestate, una è sotto controllo mentre un'altra viene ricercata. Il gruppo avrebbe dovuto colpire prima delle elezioni, affermano gli
investigatori. «A Milano gli attentatori avrebbero voluto provocare morti e panico. Mentre a Bologna l'obiettivo era l'affresco contenuto all'interno di San Petronio raffigurante Maometto all'inferno. Una immagine considerata sacrilega dagli islamici».
A margine di una manifestazione di partito (F.I.) il Ministro dell’Interno rivela di un progetto terroristico sventato. Esaminando il resto dell’articolo si scopre che c’è ancora una persona sotto controllo ed un’altra ricercata. Evidentemente l’operazione non è ancora conclusa ed allora come si permette un ministro di rivelare un’operazione di polizia e/o dei servizi segreti non ancora portata a termine?
La propaganda elettorale non può arrivare a questo!
Se tutto ciò fosse vero, ma ci può essere qualche dubbio, gli organi di polizia e/o di “intelligence” avrebbero fatto il loro dovere e ciò indipendentemente da chi è ministro!
E veniamo ai dubbi.
Innanzitutto è troppo semplice trovare come obiettivo la Chiesa di San Petronio di Bologna: si sa benissimo dell’affresco che raffigura Maometto all’inferno e delle proteste di qualche islamico risalenti, però, ancora a parecchio tempo fa.
Ma siamo seri! Coma si fa a dire che erano coinvolte sette persone di cui tre sono state espulse! Ma era un attentato serio o solo una burla? Perché queste tre persone, allora, sono state espulse e non trattenute? Se erano coinvolte in qualcosa di serio dovevano finire arrestate e non espulse.
Insomma mi sa molto di propaganda elettorale, di semplice e “bassa” campagna elettorale.
Gli obiettivi erano la metro milanese e la basilica di San Petronio a Bologna
Pisanu: sventato attentato in Italia
«Vi era un progetto terroristico che avrebbe dovuto essere attuato prima delle elezioni. I servizi hanno consentito di evitarlo»
CAGLIARI - Il problema terrorismo entra nella campagna elettorale. «Ora posso dirlo: vi era un progetto terroristico che avrebbe dovuto essere attuato nel nostro Paese e l'azione di controllo e prevenzione dei nostri apparati ha consentito di sventarlo». Lo ha rivelato il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, a margine di una manifestazione di Forza Italia a Cagliari. Il Ministro ha aggiunto che gli obiettivi erano la Chiesa di San Petronio a Bologna e la Metropolitana milanese.
Il ministro dell'Interno ha spiegato che nel progetto erano coinvolte sette persone, di cui tre sono state espulse, due arrestate, una è sotto controllo mentre un'altra viene ricercata. Il gruppo avrebbe dovuto colpire prima delle elezioni, affermano gli
investigatori. «A Milano gli attentatori avrebbero voluto provocare morti e panico. Mentre a Bologna l'obiettivo era l'affresco contenuto all'interno di San Petronio raffigurante Maometto all'inferno. Una immagine considerata sacrilega dagli islamici».
A margine di una manifestazione di partito (F.I.) il Ministro dell’Interno rivela di un progetto terroristico sventato. Esaminando il resto dell’articolo si scopre che c’è ancora una persona sotto controllo ed un’altra ricercata. Evidentemente l’operazione non è ancora conclusa ed allora come si permette un ministro di rivelare un’operazione di polizia e/o dei servizi segreti non ancora portata a termine?
La propaganda elettorale non può arrivare a questo!
Se tutto ciò fosse vero, ma ci può essere qualche dubbio, gli organi di polizia e/o di “intelligence” avrebbero fatto il loro dovere e ciò indipendentemente da chi è ministro!
E veniamo ai dubbi.
Innanzitutto è troppo semplice trovare come obiettivo la Chiesa di San Petronio di Bologna: si sa benissimo dell’affresco che raffigura Maometto all’inferno e delle proteste di qualche islamico risalenti, però, ancora a parecchio tempo fa.
Ma siamo seri! Coma si fa a dire che erano coinvolte sette persone di cui tre sono state espulse! Ma era un attentato serio o solo una burla? Perché queste tre persone, allora, sono state espulse e non trattenute? Se erano coinvolte in qualcosa di serio dovevano finire arrestate e non espulse.
Insomma mi sa molto di propaganda elettorale, di semplice e “bassa” campagna elettorale.
mercoledì 5 aprile 2006
La canzonetta di Berlusconi, quello che fa rima con ......
Circa due settimane fa il "vostro" era uscito con un'offesa, a chi gli aveva ricordato il suo stalliere di Arcore, usando un linguaggio che una volta veniva definito "da caserma". E su quel fatto, come sul comportamento non proprio "civile" avevo già "postato" alcune righe su come la penso.
Ieri, sempre il "vostro", è cascato nuovamente offendendo, questa volta, tutti coloro che non hanno votato e non voteranno per lui.
Poi, come sempre, si è giustificato insinuando che non è stato compreso il significato; c'è poco da comprendere!!!
Viene il dubbio che ormai, data l'età, abbia qualche problema. Intanto, il solo perdere le staffe è una cosa indegna per chi ricopre una carica (e che carica); ma a questo punto, che abbia qualche problema di senilità?
Non vorrei annoiarvi troppo con questo argomento del quale tutti ne parlano anche troppo e, allora, vi invito a scaricarvi una canzonetta; non ha titolo però le parole sono originali di Berlusconi, quello che fa rima con .......
La musica è di un certo Roberto "Flogistox" e sono stato autorizzato a diffonderla.
Guardate anche queste fotografie e leggete l'articolo odierno di Gian Antonio Stella!!!
Ieri, sempre il "vostro", è cascato nuovamente offendendo, questa volta, tutti coloro che non hanno votato e non voteranno per lui.
Poi, come sempre, si è giustificato insinuando che non è stato compreso il significato; c'è poco da comprendere!!!
Viene il dubbio che ormai, data l'età, abbia qualche problema. Intanto, il solo perdere le staffe è una cosa indegna per chi ricopre una carica (e che carica); ma a questo punto, che abbia qualche problema di senilità?
Non vorrei annoiarvi troppo con questo argomento del quale tutti ne parlano anche troppo e, allora, vi invito a scaricarvi una canzonetta; non ha titolo però le parole sono originali di Berlusconi, quello che fa rima con .......
La musica è di un certo Roberto "Flogistox" e sono stato autorizzato a diffonderla.
Guardate anche queste fotografie e leggete l'articolo odierno di Gian Antonio Stella!!!
sabato 1 aprile 2006
Il primario di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Mestre, dott. Carlo Zussa, ha dato le dimissioni
Alcuni giorni fa (26 marzo) "postavo" in questo "blog" le mie perplessità sulla ventilata chiusura (o sottomissione ad altro ospedale) della Cardiochirurgia dell'Ospedale di Mestre.
Oggi apprendo che il primario, dott. Carlo Zussa, ha dato le dimissioni. Conoscendolo e sapendo quanto ha fatto per creare e portare avanti il reparto in questione, mi sono sentito in dovere di inviare alla stampa locale (Il Gazzettino, La Nuova, Corrirere del Veneto ed ilVenezia) la sottonotata lettera in data odierna.
Egregio Direttore,
apprendo con gran dispiacere, da notizie di stampa, delle dimissioni del dott. Carlo Zussa, primario della Cardiochirurgia dell’Ospedale di Mestre, dimissioni senz’altro forzate dall’incresciosa situazione che in questi giorni si è venuta a creare.
Conosco il dott. Zussa dal 1998, anno in cui ebbi necessità di un suo “aiuto”: erano in due, lui ed il dott. Polesel, a portare avanti il reparto, allora ospitato presso la cardiologia con soli sei posti letto, ed aveva appena iniziato l’attività; i due dottori erano sempre presenti, notte e giorno, il tutto con un sicuro stress che, però, non mostravano e che non influiva nella loro professionalità ed umanità.
Indubbiamente il dott. Zussa in tutti questi anni ha pensato solo al lavoro, ad organizzare il reparto, a ricercare nuove tecniche e nuovi medici, giovani e motivati e senz’altro all’altezza della loro professione. Ha, insomma, fatto il suo dovere con scienza e coscienza, cosa questa, unitamente al suo carattere ed alla sua correttezza professionale, che non gli hanno permesso di rendere fertili altri “orticelli”, quelli della politica di bassa “lega” (virgolettata ad hoc) che, invece, altri lo sanno fare anche troppo bene!
Sembra essere tornati indietro di qualche decennio, quando, anche nel Veneto, gli ospedali crescevano come funghi, pure dove non c’era necessità, solo perché qualche politico influente proveniva da una determinata zona. Ora l’Assessore regionale alla Sanità, leghista, vuole fare dei tagli e chissà perché proprio nell’Ulss 12 Veneziana dove sta sorgendo il nuovo Ospedale di Mestre che nei decenni precedenti non ha mai avuto “sponsor” politici. Partendo dal presupposto che Padova non si tocca per storia e tradizione, ora è giusto pensare male perché, come afferma il sen. Giulio Andreotti, anche se si fa peccato, molto spesso s’indovina: infatti, l’assessore in questione è veronese e, guarda caso, nel suo piano anche a Verona è previsto che cardiochirurgia non sia toccato. E poi come può un assessore leghista togliere qualcosa a Treviso dove si trova il bacino di raccolta elettorale di questo partito? Resta il veneziano dove la Lega non conta! Inoltre sembra che il primario di Treviso abbia altri ed “alti” sponsor!
Non mi resta che sperare nel ritiro delle dimissioni del dott. Zussa al quale auguro di continuare ad operare con serenità nel magnifico reparto da lui creato, partendo dal nulla, soprattutto per il bene di coloro che vi passeranno.
Ringrazio e saluto
La lettera è stata pubblicata su IL GAZZETTINO del 6 aprile 2006
Oggi apprendo che il primario, dott. Carlo Zussa, ha dato le dimissioni. Conoscendolo e sapendo quanto ha fatto per creare e portare avanti il reparto in questione, mi sono sentito in dovere di inviare alla stampa locale (Il Gazzettino, La Nuova, Corrirere del Veneto ed ilVenezia) la sottonotata lettera in data odierna.
Egregio Direttore,
apprendo con gran dispiacere, da notizie di stampa, delle dimissioni del dott. Carlo Zussa, primario della Cardiochirurgia dell’Ospedale di Mestre, dimissioni senz’altro forzate dall’incresciosa situazione che in questi giorni si è venuta a creare.
Conosco il dott. Zussa dal 1998, anno in cui ebbi necessità di un suo “aiuto”: erano in due, lui ed il dott. Polesel, a portare avanti il reparto, allora ospitato presso la cardiologia con soli sei posti letto, ed aveva appena iniziato l’attività; i due dottori erano sempre presenti, notte e giorno, il tutto con un sicuro stress che, però, non mostravano e che non influiva nella loro professionalità ed umanità.
Indubbiamente il dott. Zussa in tutti questi anni ha pensato solo al lavoro, ad organizzare il reparto, a ricercare nuove tecniche e nuovi medici, giovani e motivati e senz’altro all’altezza della loro professione. Ha, insomma, fatto il suo dovere con scienza e coscienza, cosa questa, unitamente al suo carattere ed alla sua correttezza professionale, che non gli hanno permesso di rendere fertili altri “orticelli”, quelli della politica di bassa “lega” (virgolettata ad hoc) che, invece, altri lo sanno fare anche troppo bene!
Sembra essere tornati indietro di qualche decennio, quando, anche nel Veneto, gli ospedali crescevano come funghi, pure dove non c’era necessità, solo perché qualche politico influente proveniva da una determinata zona. Ora l’Assessore regionale alla Sanità, leghista, vuole fare dei tagli e chissà perché proprio nell’Ulss 12 Veneziana dove sta sorgendo il nuovo Ospedale di Mestre che nei decenni precedenti non ha mai avuto “sponsor” politici. Partendo dal presupposto che Padova non si tocca per storia e tradizione, ora è giusto pensare male perché, come afferma il sen. Giulio Andreotti, anche se si fa peccato, molto spesso s’indovina: infatti, l’assessore in questione è veronese e, guarda caso, nel suo piano anche a Verona è previsto che cardiochirurgia non sia toccato. E poi come può un assessore leghista togliere qualcosa a Treviso dove si trova il bacino di raccolta elettorale di questo partito? Resta il veneziano dove la Lega non conta! Inoltre sembra che il primario di Treviso abbia altri ed “alti” sponsor!
Non mi resta che sperare nel ritiro delle dimissioni del dott. Zussa al quale auguro di continuare ad operare con serenità nel magnifico reparto da lui creato, partendo dal nulla, soprattutto per il bene di coloro che vi passeranno.
Ringrazio e saluto
La lettera è stata pubblicata su IL GAZZETTINO del 6 aprile 2006
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