Sono "stressato"!
E questo mi succede ogni volta che, muovendomi per Venezia, uso il vaporetto.
Anche questa mattina, per andare a Rialto, ho preso la linea 1 a Riva de Biasio
dove il vaporetto è arrivato con 7' di ritardo e, ad ogni imbarcadero, pieno di
viaggiatori che volevano salire, il ritardo aumentava; alla fine, in un
tragitto di 13', l'ulteriore ritardo è stato di 7' e, quindi, complessivamente, 14'.
È un po' di tempo che il traffico
acqueo a Venezia ha preso questo andazzo e, sinceramente, tutti i veneziani penso
siano stanchi.
E non è che si
viaggi comodi in questi vaporetti sempre pieni di turisti
con immensi valigioni che occupano i punti di passaggio e che non si spostano,
magari solo perché devono fotografare.
Benedetta la linea 3, quella solo per i
possessori della "Carta Venezia"
(residenti e lavoratori), che, però, è
durata poco.
Non parliamo poi di
posti a sedere; io, che ormai ho l'età per sedermi nei posti riservati, trovo questi
molto spesso occupati da turisti che, oltre a far finta di non comprendere i
simboli, non capiscono neppure quello che è scritto su questi posti in italiano
ed in inglese. E sono anche giovani, uomini e donne, che li occupano. A volte
sono anche delle belle giovani e, allora, mi viene in mente una barzelletta (°).
Si viaggia in piedi,
stretti come sardine, e, ovviamente, si ascoltano i commenti più strani,
giusti, interessanti, ma anche strampalati. C'è chi protesta contro i turisti,
altri che, invece, affermano :" ...
i turisti portano soldi ai veneziani" e c'è chi elenca le proprie
malattie o disturbi vari, magari per impietosire e potersi sedere, ma anche per
potersi fare largo con facilità fra la calca: se ne sentono di tutti i colori.
Sul fatto che i
turisti portino soldi ai veneziani, questo è tutto da dimostrare; infatti i
soldi li lasciano, ma non ai veneziani, o meglio, solo ad alcune categorie di
operatori dei quali ben pochi sono veneziani. Gondolieri, motoscafisti,
albergatori, ristoratori, guide turistiche, intromettitori (abusivi e
autorizzati), proprietari di B&B, affittacamere ed altri sono coloro che
guadagnano sui turisti, spesso oltre il consentito; ma non tutti sono
veneziani, anzi, la maggior parte vive fuori Venezia e, per questo, sfrutta la
città. Chi sopporta il turismo è solo chi risiede a Venezia, vuoi nei
trasporti, ma anche per strada dove ad ogni ora bisogna farsi largo fra le
comitive che, impassibili, non si muovono neppure quanto sentono chiedere
"permesso". Inoltre i residenti pagano costi superiori su tutto, dal
vitto all'alloggio, per non parlare delle tasse sui rifiuti; i turisti sporcano
e lasciano rifiuti che devono essere poi asportati dalla nettezza urbana pagata
dai veneziani.
Sono "stressato"
e senz'altro lo sono anche gli altri veneziani.
Perciò, come scritto
su altro post, "... costruiamo un M.O.S.E. che argini il turismo!"
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(°) Su
un vaporetto (ma potrebbe essere anche
su un autobus) sale una bella e giovane donna che, non trovando posto a sedere,
iniziò a brontolare ad alta voce: "Non
c'è più educazione! Nessuno che lasci il posto ad una donna incinta!".
Un signore di una certa età, che aveva sentito questo brontolamento, non
riscontrando visivamente lo stato di gravidanza della donna, le chiese: "Mi scusi signora, ma poiché non si
nota il suo stato, per curiosità, da quanto tempo è in lieta attesa?".
La donna rispose: "Da 20
minuti!"