"Attenzione! Fra pochi minuti nevicata abbondante nel tuo comune!"
Mail di questo tenore me ne arrivano spesso in questi giorni e, se dovessi badare a queste comunicazioni, dovrei attrezzarmi come se abitassi in alta montagna; invece abito a Venezia e le altezze maggiori sono quelle del Ponte di Rialto e degli altri ponti sul Canal Grande!
Ma anche i giornali e la televisione danno troppo spazio a queste notizie, soprattutto quando sono previste situazioni di gelo in inverno o di caldo in estate.
"Un'ondata di gelo artico" avevano previsto giorni fa; non ho sentito arrivare alcuna ondata di freddo.
Tanta neve!!! No, solo pioggia.
D'altra parte se la neve non viene a gennaio, quando dovrebbe cadere? Come il caldo a luglio! Se facesse freddo a luglio questa sarebbe una notizia, ma non quella banalmente ovvia del caldo. La stessa cosa vale per l'inverno e le altre stagioni.
Insomma, il meteo è diventata un po' una mania ed il guaio è che è in mano, nella parte finale -cioè quella della comunicazione- a non esperti, i giornalisti, sia quelli della carta stampata, ma soprattutto quelli delle redazioni web e della televisione.
Quelli di una certa età si ricorderanno il colonnello Bernacca che, con il mezzo televisivo, spiegava molto semplicemente gli eventi meteorologici senza drammatizzarli; quella era informazione ben fatta, nonostante le tecnologie non fossero quelle odierne molto avanzate.
Allora trattiamo gli eventi meteorolgici senza drammatizzarli e senza comunicazioni sensazionali e, soprattutto, senza esagerare e senza trovare nomi fantasiosi; cosa vi dice la "fata Morgana" o l'"orso bianco" o quant'altro?