venerdì 10 febbraio 2012

Giuridicamente, può essere vietato un link ad un determinato sito?

Una domanda ai miei lettori: può essere vietato al titolare di un sito di effettuare un link ad altro sito, soprattutto se quest'ultimo è un sito pubblico?
Non è una domanda che mi sono inventato, ma deriva da una richiesta verbale di un funzionario pubblico in quanto sosteneva "... che indirizzavo gli utenti ad usare un programma creato da un ente istituzionale".
Preciso subito che ad una simile richiesta sono rimasto "basito" ed ho risposto semplicemente che anche una sola pagina web può considerarsi un "programma" e che, comunque, chiunque crei un sito e si posta in rete, lo fa allo scopo di essere "visto" e "usato" da chiunque. Infatti se il proprietario di un sito e degli archivi che alimentano le ricerche nello stesso non volesse essere visto da altri non potrebbe far altro che non metterlo in rete. 
Pertanto, ho precisato che, giuridicamente, non vi può essere alcun motivo di un simile divieto.
Chiedo, quindi, conforto, magari a chi ha effettuato studi giuridici, sulla mia presa di posizione e sull'astrusità della richiesta.

4 commenti:

PAOLO ha detto...

Le istituzioni pubbliche, sia volontariamente che per legge, pubblicano o sono costrette a pubblicare, siti istituzionali per informare la popolazione sulle attività dell’ente e dare tutte le informazioni possibili via web.
L’indirizzo di questi siti, a seconda dell’importanza dell’ente viene pubblicizzato con vari metodi di divulgazione, dal passaparola allo spot televisivo.
Pertanto tutti i metodi per arrivare a questi siti non solo sono leciti ma possono anche essere considerati come di pubblica utilità.
Per quanto riguarda un sito “privato” che non vuol essere “linkato” ha tutte le possibilità informatiche per non renderlo pubblico e quindi “linkabile” , ad esempio si può dare l’accesso solo a chi conosce l’indirizzo, si può non farlo comparire nei motori di ricerca, si può dare l’accesso a pagamento o solo attraverso una password.
Lo scopo principale di chi pubblica un sito è quello di renderlo più visibile possibile. Immaginate un giornale che venga nascosto e che non si possa distribuire o leggere ?
I proprietari del sito hanno la possibilità di immettere dei contatori e attraverso ditte specializzate possono vedere quando, come, da dove avviene la navigazione, quanti e quali link portano al sito ecc. ecc. Naturalmente maggiore è questo numero più importante diventa il sito. Lo scopo della pubblicazione è questo e non il contrario.
Pertanto. secondo me, chi ha parlato di uso illecito di programma, non ha, nemmeno lontanamente, idea di cosa sia, non solo un programma , ma nemmeno la rete, il web, la navigazione su internet.

Ciao Sergio, non badare a certi funzionari pubblici….
Paolo F.

Sergio ha detto...

Grazie Paolo per il tuo esauriente commento che supporta quello che avevo scritto io.
Condivido il tuo parere su certi funzionari pubblici!!! D'altra parte, ambedue abbiamo esperienza su questi fatti.
Saluti
Sergio

Elio ha detto...

Ciao Sergio, scusami ancora per l'involontaria intrusione nel tuo cortile. Non sono un giurista, ma concordo con Paolo. L'unica cosa che non si può fare è secondo me di dare il link per incitare a boicottare il sito in questione. Inoltre un sito od un blog non possono considerarsi un "programma". Programma può essere Office, Photoshop, Pinnacle Studio eccetera, cioè qualcosa di installato nel PC che tu utilizzi. Penso che la persona a cui fai riferimento non abbia le idee molto chiare.
A proposito io pubblico su Venezia, ma da qui mi sarà difficile essere presente il 23 p.v. Ciao e stame ben.

Sergio ha detto...

@Elio: anche se non sarai presente fisicamente il 23 sarai presente con il tuo blog.