Ieri sera, non appena concluso lo sproloquio del "molleggiato" ho scritto su twitter :"A San Remo: Celentano, più stupidaggini che parole!!!"
E' stato il "Festival della demenza senile e del turpiloquio" e non il "Festival della canzone italiana".
Le stupidaggini -ed è un eufemismo- e le offese a ruota libera di Celentano sono veramente una cosa indegna e inammissibile; non è permesso che uno stupido qualsiasi, che sa solo cantare, venga a pontificare davanti a milioni di italiani. La colpa, quindi, è, anche e soprattutto, della Rai, dei sui dirigenti e degli organizzatori del festival Morandi & C.
Non mi si venga a dire che fa ascolto! E' indegno quello che è successo e nessun ascolto lo può giustificare! E' indegno anche che uno stupido qualsiasi riceva un compenso della misura che è stata annunciata per simile spettacolo; e non importa che lo dia in beneficenza (questa si fa senza dichiararla).
E' ora di indignarsi e non di seguire pedissequamente quello che dicono alla TV.
E con il demente mi fermo qui citando l'articolo che Aldo Grasso, anche lui offeso in diretta, ha scritto su Corriere.it
Altra cosa che mi ha dato fastidio è il turpiloquio usato, in prima serata, dai due comici, se così possiamo definirli; infatti un vero comico sa far ridere senza usare certi termini, ma il peggio è che il pubblico rideva.
Una volta si classificava come "linguaggio da trivio" od anche "linguaggio da caserma"; ora lo chiamerei "linguaggio televisivo": allora spegniamo la TV!
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