lunedì 11 febbraio 2008

Stop alle “bollicine”, almeno in … quaresima!

Non sempre brontolo su quello che accade nella mia città; infatti è sorta, in questi giorni, un’iniziativa che condivido, per limitare l’uso –o meglio l’abuso- dell’acqua minerale preferendo, quindi, l’acqua di rubinetto.

L’iniziativa prende lo spunto da quello che, una volta -molto tempo fa-, la gente di fede cristiana usava fare durante la quaresima e, soprattutto, in alcuni giorni: sacrificarsi mangiando di meno e, in particolare, astenersi dalla carne. Quest’usanza, come si sa, ha perso ai giorni nostri il significato che aveva in passato e, soprattutto, non è che mangiare pesce al posto della carne sia più economico; anzi tutto al contrario!

“Dietro quel gesto c'è un motivo profondo, che ha a che fare con la fede e la vita dei cristiani, chiamati a prendersi cura del Creato, perché – diceva il profeta Isaia – il Signore ci ha affidato la Terra come una sposa, e dobbiamo prendercene cura. Evitare di comprare e consumare acqua in bottiglia è un piccolo gesto che va in questa direzione: significa produrre meno plastica con la quale l'acqua si imbottiglia, significa evitare che i tir percorrano centinaia di chilometri per portare acque famose, “alla moda”, fin sulle nostre tavole; e significa riaffermare un diritto, quello dell'accesso all'acqua per tutti, distribuita attraverso un acquedotto, che è un diritto per il quale si paga il costo del servizio, e non come un “marchio”, un “brand” da comprare al supermercato.”

Così scrive Serena Spinazzi Lucchesi la giornalista di Gvonline (cliccate qui per leggere l’articolo interamente e per approfondire, con altri collegamenti all’interno dell’articolo stesso), e secondo me, per i motivi che si leggono anche nella parte riprodotta sopra, questa astensione dall’acqua con le bollicine, vale anche per chi è non credente.

Si tratta, ovviamente, come in tante altre occasioni, di non lasciarsi lavare il cervello dalla pubblicità e dalla moda.

Come si sa l’acqua di rubinetto, nella quasi totalità degli acquedotti del nostro paese, è acqua buona, anzi ottima, controllata più volte al giorno e, quindi, più sicura delle acque minerali.

E poi, … meno acqua minerale = meno bottiglie di plastica = meno petrolio e meno rifiuti.

Inoltre … meno TIR in giro per le nostre strade! L’acqua minerale non sgorga vicino a casa nostra!

Ed ancora … chi soffre di reflusso esofageo, vulgo acidità di stomaco, lo sa che le “bollicine” non sono propriamente indicate?

Parliamo del costo dell’acqua minerale: lo sapete che pagate soprattutto la pubblicità, ed anche molto cara? Lo sapete che i produttori pagano poco o niente per le concessioni ed in certi luoghi arrivano anche ad abbassare le falde freatiche tanto da mettere in difficoltà gli acquedotti che a queste attingono?

Anche il Sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, aderisce all’iniziativa.

(clicca qui per il commento di Corriere.it dell’11.2.2008)

Pensateci un po’!

2 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Io lo faccio già.

Ciao
Daniele

Sergio ha detto...

Anch'io non "uso le bollicine"! Neppure quelle del vino! Preferisco un buon prosecco "spento" piuttosto che frizzante!