ROSSO TIZIANO
Il tutto è iniziato
con le camicie rosse di Garibaldi, ma fu un caso. Infatti, le prime camicie
rosse furono per la Legione Italiana che combatte nel 1843 a Montevideo, tuniche
più che camicie, che Garibaldi acquistò a prezzo scontato perché rimaste
invendute.
Le usò poi anche
nelle altre sue battaglie dell'epopea del Risorgimento Italiano.
Forse perché segno di
ribellione ai poteri dispotici, il colore rosso fu preso come colore distintivo
dei comunisti, che, da sempre, furono soprannominati i "rossi" (i "garibaldini"
partigiani facenti capo al PCI avevano il fazzoletto rosso).
Poi, sempre ricordando
capi d'abbigliamento, ecco i fascisti che adottarono il nero, il colore della
morte, che faceva risaltare le ossa e i teschi, ovviamente bianchi.
All'estero, in Germania,
i nazisti optarono per il colore bruno.
Ricordiamo anche i
fazzoletti verdi dei partigiani della "Osoppo" e quelli azzurri di
quelli delle Langhe che s'identificavano con i movimenti di Giustizia e
Libertà.
Dopo la guerra gli
indumenti furono abbandonati, ma rimasero, per alcuni, i colori: rossi i
comunisti, neri i fascisti e bianchi i democristiani (ricordiamo la
"balena bianca").
Passano gli anni e i
colori restano per molto tempo questi.
Nasce la Lega
(inizialmente Łiga Veneta, con la barretta sulla "elle") che prende
come colore il verde.
Arriva Berlusconi che
si appropria dell'azzurro (a fine gennaio 2019 farà scendere in piazza i "gilet
azzurri") e, ultimamente i 5S, ai quali viene attribuito il giallo, tanto
che l'attuale governo viene indicato come "giallo-verde".
Localmente, a
Venezia, l'attuale Sindaco -tre anni e mezzo fa- si appropria di un colore non
proprio comune, il "fucsia" e le sue giunta e maggioranza (ossequenti
al capo) sono ormai definiti con il termine di "giunta e maggioranza fucsia".
Cose di questi giorni,
invece, e vediamo saltar fuori nuovamente dei capi d'abbigliamento, i "gilet
gialli" francesi, movimento di protesta che sta mettendo sottosopra la
Francia.
Ora, ditemi voi, se
oggi uno vuol creare un partito o un movimento d'idee quale colore gli resta
fra quelli cosiddetti primari (rosso, verde e blu)? Bisogna ricorrere ai colori
cosiddetti secondari che nascono dalla mescolanza dei primari, ma anche qui c'è
poca scelta: quello più espressivo è il marrone, ma è il colore della merda!!! (N.d.R. andrebbe bene a molti!).
E allora si potrebbe
ricorrere al "celestino rosa pallido", un colore indefinito che si
può adattare a qualsiasi tendenza, soprattutto a chi è una cosa e poi un'altra.
Oppure "verde
pisello", ma il pisello potrebbe essere un diminutivo del "verde
leghista" ed anche un'offesa.
E perché no un
"rosso Tiziano" ??? Un colore derivato da un impasto cromatico ricco
e sfumato, un colore classico veneziano!!!
Allora, se dovessi scegliere un colore per un mio "movimento
politico", che resta solo un movimento ideale, opterei proprio per il ROSSO
TIZIANO!
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