domenica 30 dicembre 2018

Auguri a Venezia per il 2019


Auguri a Venezia per il 2019
Inizia un nuovo anno, il 2019, e vorrei fare gli auguri alla mia città e, ovviamente, anche a tutti i suoi cittadini.
Cosa mi auguro allora?
Innanzitutto una migliore amministrazione comunale, un'amministrazione che si dedichi effettivamente alla Città e non venga attratta solo dal "business", cioè dagli "affari", cosa che va bene solo a pochi, ma che lascia il resto dei cittadini "in braghe di tela" intendendo con questo modo di dire non un mancato guadagno, ma un impoverimento di tutti quei valori umani e sociali che hanno caratterizzato da sempre Venezia.
Quindi basta proclami, soprattutto da parte di colui che, malauguratamente, tre anni e mezzo fa è stato eletto sindaco e che, fra meno di diciotto mesi andremo a sostituire. Ma, come si legge ultimamente, lui ha già iniziato la campagna elettorale (sempre che l'abbia smessa dal tempo della sua elezione) ipotizzando una sua ricandidatura in quanto oggi ... Venezia starebbe meglio di quando ha iniziato il suo mandato.

Non voglio rivangare tutte le promesse fatte nella sua precedente campagna elettorale e non mantenute; basti citare la promessa di un referendum per la divisione in due del Comune e i 30.000 nuovi residenti che avrebbe dovuto far arrivare nella città d'acqua. Parole, solo parole!
Ma qui non voglio enumerare le sue "malefatte"  -sarebbero troppe- accettate pedissequamente dai suoi lacchè. 
Desidero, invece, pensare (e perché non proporre) quello che dovrebbero fare i cittadini, la maggior parte dei cittadini, che si sentono presi in giro e anche, per chi lo ha votato, traditi.
È chiaro che coloro che lo contestano, soprattutto perché hanno una visione diversa su quello che dovrebbe essere la Città di Venezia, dovranno unirsi e accordarsi sulla linea da seguire alle prossime elezioni amministrative nel primo semestre del 2020.
Sembra un tempo lontano, ma non è così: lui ha già iniziato.
Ed allora mi rivolgo a coloro che, all'interno di un partito, di una associazione o anche di un gruppo FB, contestano per vari motivi questo personaggio, più imprenditore (non vorrei offendere gli imprenditori) che amministratore pubblico, personaggio che, nonostante il cosiddetto "blind trust" sta facendo gli affari suoi, e che sta portando Venezia verso il baratro del soffocamento turistico.
Ma non bisogna arrivare alla primavera del 2020!
Svegliatevi Signori! ("S" maiuscola al contrario di quella dell'attuale sindaco)
Non deludetemi, ma soprattutto non deludete i cittadini veneziani che condividono molte delle vostre idee.
Come arrivare a questo? Innanzitutto non personalizzate il vostro "gruppo" (chiamatelo come volete ma non .... "Vota Antonio") e cercate di aggregarvi. L'unione fa la forza recita un vecchio modo di dire; molto vero perché se non sarà così ci ritroveremo l'attuale individuo al governo (si fa per dire) della nostra Città.
Fra i vari gruppi ci sono coloro che insistono con la separazione (siamo già al Consiglio di Stato); ecco, non vorrei che questo fosse un motivo di contrasto e che fosse la causa di diversità di liste. Basterebbe che chi verrà contrapposto al sindaco uscente, e sarà senz'altro un uomo o donna d'onore, indicasse la sua volontà a far indire il referendum.
Esistono senz'altro altri motivi che potrebbero differenziare le visioni politico-amministrative dei vari e possibili candidati sindaci; l'importante è non fare della propria visione un tabù; o così o non si fa niente. La politica, quella vera, non quella dei maneggioni (faccendieri, intriganti, arruffoni), vuol dire accordarsi (non fare un "contratto"!).
Penso a personaggi della "sinistra" veneziana, delle diverse sinistre  senza preconcetti di chi si sente o si reputa più a sinistra, e ce ne sono; non vorrei, però, che ognuno di questi -sempre nell'ottica di una personalizzazione- presentasse una lista a sé stante. Ripeto, le divisioni portano solo alla sconfitta.
Ed allora cari "amici e compagni" se volete defenestrare l'attuale amministrazione unitevi e pensateci ora, non fra un anno.
Come? Non lo so, ma forse una specie di "primarie" e poi, .... tutti uniti.
Tutto questo sempre che non intervenga lo zampino di qualche segreteria di partito, nazionale o regionale, ad imporre il proprio candidato. Sarebbe veramente cosa deleteria!
Mi auguro quindi che -al massimo all'inizio dell'autunno- venga scelto un candidato unitario!
O così, o continueremo con le pagliacciate!
AUGURI VENEZIA!

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