Venezia: ticket o no
ticket
Già si soffoca!
Siamo ad ottobre e si
soffoca non per il caldo, ma per l'orda di turisti che ancora invade Venezia.
Cosa succederà il prossimo anno, anche in vista dell'Expo 2015 di Milano?
Io mi aspetto una vera
e propria invasione, come al tempo degli unni, dei goti, visigoti, ostrogoti,
vandali ed altri. Chi si salverà?
I veneziani, quelli
non obbligati ad uscire per lavoro, e non sono pochi visto che l'età media è
elevata, saranno costretti a chiudersi in casa con la speranza che qualcuno
dell'orda non entri anche all'interno degli spazi privati; non dico questo per
esagerare, ma perché, purtroppo, succede e lo affermo perché capita anche nel
mio condominio!
C'è uno spazio,
purtroppo non protetto da cancello, in quanto negato dalla Sovrintendenza, ma con
tanto di cartello "Proprietà privata" e con il numero anagrafico
all'esterno, che, si può dire ogni giorno (ma anche di notte), viene occupato
da curiosi -e fin qui poco male- ma anche da chi vuole mangiare e bere (si
siedono a terra sui gradini della riva privata), da chi vuole dormire e da chi
vuole espellere quanto ha mangiato e bevuto!
Vi risparmio le
descrizioni.
Tutto ciò succede
negli spazi privati e, forse, un po' nascosti, ma anche nelle calli, nei campi
e nei campielli: più turisti arrivano,
più sporco lasciano!
Chi paga le pulizie?
Nel privato,
purtroppo, il proprietario o i proprietari devono accollarsi queste spese,
mentre nel pubblico gli oneri delle pulizie straordinarie vanno a carico dei
cittadini residenti che, guarda caso -per la maggior parte- non hanno alcun guadagno dal turismo.
Ed allora, ben venga
la proposta di fare pagare qualcosa al turista che arriva a Venezia, ma non un
biglietto -o ticket come si usa dire- per mezzo di passaggi obbligatori; la
cosa sarebbe complicata e creerebbe parecchia confusione e, forse, il costo di
gestione sarebbe troppo oneroso.
Ed allora? Ho letto, sul giornale della Diocesi diVenezia, un articolo nel quale viene esposta la proposta di far pagare il
cosiddetto ticket tramite addebito sullo "smart
phone" di chi entra nel territorio e che, ovviamente, non sia
residente. Poi la tariffa potrebbe essere differenziata se questa
apparecchiatura entra nel "raggio d'azione" per la prima volta o per
le volte successive. Tutto questo è tecnicamente possibile e mi sembra una cosa
fattibile anche in poco tempo, una volta che ci sia la volontà politica di fare
una cosa simile; su questa, però ho i miei dubbi.
Qualcuno obietterà
che non tutti hanno lo "smart phone"!
A me, da quello che osservo, sembra che siano pochissimi i turisti senza: come
farebbero i "selfie"!!!
(vedi qui). In genere, chi non usa questo telefono, che poi è tutt'altro che un
solo telefono, sono le persone di una certa età ed allora consideriamo il fatto
come una "carta d'argento",
un bonus per gli anziani, anche se turisti!
Ma ecco che, a poche
ore di distanza, salta fuori una controproposta che non capisco su cosa sia
basata se non su un atto di rivalsa verso altre categorie di "sfruttatori
del turista".
Il rappresentante
dell'associazione degli albergatori (quelli che "piangono" sempre),
anche se questo sistema escluderebbe chi soggiorna negli alberghi che già
pagano una giustissima tassa soggiorno, propone che, invece, venga pagato un "quid" sul caffè, sulle bevande e su altre cose che,
in genere il turista "mordi e fuggi" consuma.
A parte il fatto che
molti turisti si portano tutto l'occorrente da bere e da mangiare nello
zainetto perché tutto il mondo sa che a Venezia il turista viene considerato,
da chi ci guadagna sopra, come il classico "pollo
da spennare", penso che sarebbe oltremodo difficile discriminare il
turista dal residente nel fare lo scontrino; termine quest'ultimo quasi
sconosciuto da chi fa il caffè!!!
Poi, se il caffè
costa, ad esempio, un euro, e quindi con -sempre ad esempio- 5 centesimi di
ticket, va fatto pagare €,1,05; figuriamoci se non arriva subito
l'arrotondamento a €.1,10 e magari a 1,20, per il "lavoro maggiore"
dovuto al distinguere se uno è turista o residente. E volete che non ci sia
qualcuno che richiede il ticket sul caffè battendo lo scontrino solo ad €.1,00???
E chissà quanti altri
sotterfugi escogiterebbero i cosiddetti operatori turistici.
Stranamente il
rappresentante degli albergatori non parla di gondolieri e motoscafisti, due
mafie intoccabili!!!
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