venerdì 15 giugno 2007

NON CI STO!

Il post che pensavo di inserire oggi doveva essere di carattere “leggero”, quasi una storiella, che, però, mi riservo di pubblicare un’altra volta.

Il cambiamento di programma è stato determinato dalla lettura delle notizie odierne fra le quali, nella rubrica “Italians” di Beppe Severgnini, sul sito “Corriere.it” di oggi, ho trovato pubblicato l’elenco parziale delle dichiarazioni dei lavoratori autonomi (redditi lordi 2004), elenco che vi ripropongo perché possiate godervela e gioire!
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pasticceri 16.705
falegnami 21.586
ceramisti 13.452
tappezzieri 22.490
odontotecnici 20.288
meccanici 20.553
parrucchieri 10.162
ristoratori 13.352
baristi 13.433
imbianchini/pittori 19.576
tassisti 11.516
elettricisti e idraulici 26.820
avvocati 49.300
architetti 30.254
dentisti 42.521
commercianti casalinghi e tv 11.696
commercianti automobili 15.688
profumeria 11.026
orologiai e gioiellieri 16.609
fruttivendoli e verdurieri 13.406
commercianti plastica e legno 16.893

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“Gioire”, ho scritto bene! Non ho sbagliato! Leggetevi quest’articolo che vi spiega come, secondo uno studio sul cervello umano, anche una tassazione obbligatoria accende le aree cerebrali della gratificazione.
Dal che deduco che i cittadini appartenenti alle categorie sopra citate o non vogliono gioire, e quindi sono dei masochisti, oppure … non dispongono di un cervello!
L’elenco riprodotto non riporta i gondolieri, ma, si sa, questi non appartengono alla comune razza umana: sono di una categoria superiore!

Ma poi leggo anche che l’evasione fiscale supera i 270 miliardi di euro!


E chi evade? Non quelli a reddito fisso!

Chi appartiene alla categoria degli evasori è, senz’altro un libero professionista, un commerciante, un artigiano; questi evadono, continuano ad evadere, però piangono e si lamentano; tutti, quasi tutti, si dichiarano poveri e non vogliono una revisione degli studi di settore.

È uno scandalo!

Poi andiamo a vedere e, proprio in questi giorni, in Friuli-Venezia Giulia, salta fuori lo scandalo dove si scoprono persone con redditi da fame, ma con il possesso di yacht da favola. E non si tratta di pochi casi! Su 700 “barchette”, oltre i dieci metri, ormeggiate nelle marine di quella regione, ben 274 (quasi il 40%) appartengono a proprietari i cui redditi denunciati non permetterebbero l’acquisto e neppure la manutenzione di simili natanti. (Il Gazzettino 6.6.2007)

Proprio oggi sono stato dal parrucchiere dove, per un normale taglio di capelli (un quarto d’ora), ho pagato 15 euro; e non è uno dei più cari. La ricevuta fiscale (lui la rilascia) era la n. 1077 (siamo a circa metà anno e ve ne sono altre anche di importo superiore per prestazioni diverse); inoltre accetta anche il pagamento con carta di credito e con bancomat e, quindi, il numero delle prestazioni annue, e delle ricevute con carattere fiscale, è senz’altro superiore. Forse è un caso raro, ma, penso che sia molto al di sopra della media della sua categoria, che risulta la più bassa dell’elenco. E tutti gli altri suoi colleghi cosa denunciano?

Esempi ce ne sarebbero a non finire! Tutti i giornali di questi giorni ne parlano.
Lascio quindi ai miei cinque lettore trovarne altri.

Però, alla fine di tutto lasciatemi almeno sfogare con una frase diventata ormai celebre: “NON CI STO!”

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Vedi anche
http://www.informabelluno.it/content.cfm?art=10658&canale=3&ANL=20
http://sp1938.blogspot.com/2006/03/imposte-tasse-e-servizi-erogati-cosa.html

1 commento:

Toni ha detto...

Purtroppo non ci sto nemmeno io, ma mi piacerebbe starci, fra quella bella banda di evasori. Ma dopo tutto nemmeno io pago le tasse: me le trattengono direttamente dalla pensione. E così non mi accorgo di essere più ricco di qualche professionista o di qualche commerciante. Quando scattò l'obbligo di emettere lo scontrino, tutti i commercianti si misero a piangere. Dopo sei mesi erano tutti allegri, perché avevano scoperto che comprando in nero e facendo finta di dimenticare lo scontrino, si ottenevano guadagni notevoli. Infatti non si pagava l' IVA all'acquisto, si incassava un'IVA non pagata e alla fine dell'anno i guadagni risultavano minori, e quindi più bassa era l'aliquota fiscale. Io ho parlato al passato, ma ogni anno scopriamo che le cose non cambiano, se non in peggio. Nessun governo, da trenta e più anni, si adopera per far finire questo sconcio, Per forza!!!Le categorie incriminate sono molto ben rappresentate in Parlamento. I furbastri hanno dato la colpa all'avvento dell'Euro, ma sono stati loro a trasformare un euro in mille lire, prendendo ulteriormente in giro il povero cliente, esponendo prezzi come Euro 69,99.