Stazione di "Venezia San Giuliano" o stazione di "Venezia-Pili" ?
Ancora non sono stati definiti i contenuti del "Recovery Plan" a livelli governativo che il comune "uno&unico" di Venezia Metropolitana viene fuori con i suoi progetti evidentemente dettati dal sindaco-imprenditore di questa città.
Giovanni Andrea Martini (consigliere comunale di opposizione e leader di "Tutta la Città Insieme) in data 1.2.2021 scrive in un post su FB quanto segue:
"Proprio nei giorni in cui a Roma si disputa sui contenuti qualificanti del Recovery Plan – Next Generation, come in un sogno nel paese dei balocchi la stampa locale ci dischiude la visione del #RecoveryPlan veneziano secondo la ricetta Brugnaro".
Appunto, "paese dei balocchi" quello gestito e sognato dal "regime fucsia".
Stadio, crociere e nuova stazione: questi sono i progetti "qualificanti" da inserire nel "Recovery Plan" locale!
Non mi soffermo sui primi due ma, invece, vorrei discernere un po' sulla "nuova stazione".
Questa, sempre secondo l' "Umana-Pensiero" (l' Umana-Rayer è la squadra di pallacanestro di proprietà del sindaco-imprenditore), dovrebbe posizionarsi all'altezza della punta di San Giuliano, più o meno vicino all'attuale cavalcavia che porta al parco di San Giuliano che, per inciso e per le viste dell'attuale amministrazione, sta diventando sempre meno parco e più luogo per "grandi eventi"! Sempre visioni in grande!
La zona denominata "San Giuliano" si trova a circa duecento metri, e sottolineo duecento metri, dalla Stazione FS di "Venezia-Porto Marghera". (Mi ricorda, cosa di oltre cinquant'anni fa, il trenino della Val Gardena che percorreva i circa 30 Km. in tre ore e si fermava ad ogni paese e frazione e c'erano stazioni a poche centinaia di metri l'una dall'altra!)
E allora mi domando: "Perché questo progetto?" e, vista la topografia del luogo, trovo proprio di fronte, oltre la strada statale, la località dei "Pili", un terreno una volta barena e ora colmato sopra e sotto di rifiuti inquinanti derivati dalle lavorazioni delle industrie chimiche di Porto Marghera nel corso degli anni.
Questo terreno, anche perché inquinato, è stato acquistato per "una pipa di tabacco" dal personaggio ora "sindaco-imprenditore", terreno sul quale ha già previsto più di qualche intervento lucrativo senza però provvedere al disinquinamento.
Ora lo stesso imprenditore-sindaco vede nel "Recovery Plan" la ciliegina sulla torta per i sui progetti lucrativi atti a -con un lemma veneto da lui riconvertito- "scarseare", cioè a far soldi, teoria filosofica della quale è uno dei principali seguaci e sostenitori.
Allora, invece di chiamare la stazione "Venezia-San Giuliano" denominiamola invece "Venezia-Pili"!
Che poi si possa pensare a un interesse privato in atti d'ufficio o a qualcosa di simile lascio ad altri più competenti la questione.
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