Anche
la "Biennale" rompe ....le "bale"!!!
Questo post non vuole essere assolutamente
contro quanto di culturale apporta la Biennale alla nostra città. È solo il
racconto di quanto succede, almeno in questo caso, in certi luoghi offerti (ovviamente a
pagamento) ad artisti vari che vogliono esporre, sempre nell'ambito di questo
evento internazionale, le loro opere all'interno di spazi particolari (palazzi,
giardini e altro).
Nei pressi di casa mia c'è Palazzo Soranzo
Cappello, sede della "Soprintendenza
Belle Arti e Paesaggio per Venezia e Laguna", nel cui giardino è stata
allestita la mostra di uno scultore.
Di questo giardino è stata più volte richiesta la sua apertura al
pubblico, almeno di parte di esso, ma la cosa è sempre stata negata; è di proprietà
dello Stato e, quindi, di tutti, ma viene aperto, solo raramente, per visite
guidate a gruppi di arzille ed arzilli attempati e per mostre quali quella
attuale.
E veniamo a questa mostra che per la sua attivazione
ha richiesto lavori di manutenzione straordinaria del giardino (per ore la
fondamenta non transitabile per il deposito di tronchi e ramaglie) e per
l'installazione delle opere d'arte.
Preciso che la fondamenta ha una scalinata
proprio di fronte al Palazzo Soranzo Cappello. Invece, per scaricare sia le opere che il materiale
necessario all'installazione stessa, i trasportatori, non so se su iniziativa
propria o su suggerimento, hanno provveduto ad usare un altro spazio che,
guarda caso, è uno spazio privato con accesso dal canale, facente parte di un
altro palazzo di diverse unità immobiliari compresa quella in cui abito. C'è il
cartello "Proprietà privata",
ma purtroppo, nessuno ci fa caso, anche in altre occasioni (carnevale, notte di capodanno ed altro); e,
sempre guarda caso, la Soprintendenza non ci permette di mettere un cancello!
Probabilmente c'è ancora chi sostiene il detto obsoleto "la proprietà privata è un furto"!!!
In seguito alle proteste di un condomino, hanno
provveduto almeno ad asportare quello che avevano spanto (ghiaia) sul luogo
privato.
Ma andiamo oltre! La sera dell'inaugurazione,
verso le 20,30, esco e trovo l'imbarcazione del "catering" ormeggiata
sempre alla riva privata, nonché la fondamenta invasa da numerose persone,
molte con bicchieri in mano, tanto da non permettermi il passaggio; ho dovuto
chiedere più volte "permesso", anche ad alta voce, perché non si
spostavano (ma questo a Venezia è ormai usuale).
Poi, alla mattina (per fortuna che verso
mezzanotte è piovuto), in un angolo dello "spazio
privato" si vedevano i segni di alcuni "ricordini"; evidentemente i "drink" offerti alla vernice hanno avuto i loro effetti.
Per questo
mi viene da ripetere: "Anche la
Biennale rompe le bale!!!"
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