Con
il neologismo app s'intende
una variante delle applicazioni informatiche dedicate ai dispositivi di tipo
mobile, quali smartphone e tablet. Il termine deriva proprio dall'abbreviazione
di "applicazione". Per
maggiori informazioni, che non è il motivo per il quale ho scritto questo post,
cliccate qui.
Oggi,
per fare qualsiasi cosa serve una "app".
"Ci sono le app per geek, adatte a chi
vive di serie tv, fantascienza, fumetti e cultura pop. Ci sono le app per chi
ama stare in forma, corre tutti i giorni e vuole tenere sotto controllo quello
che mangia e le app per chi è sempre in viaggio - ma anche per chi parte per
una breve vacanza: l'app giusta può cambiarti la
vita e tirarti fuori dai guai mentre sei fuori casa. Ci sono le
app per la famiglia, quelle per intrattenere i bambini, per chi si geolocalizza
sul divano e al correre preferisce arredare. E le app che rassicurano i maniaci
del controllo, quelle per chi vuole tutto sotto mano e fa cento cose insieme."
(Tratto
da http://gadget.wired.it/news/applicazioni/2013/08/05/le-nostre-300-applicazioni-preferite-65487.htmlhttp://gadget.wired.it/news/applicazioni/2013/08/05/le-nostre-300-applicazioni-preferite-65487.html )
Quanto
in corsivo non è che un piccolo esempio di quello che si fa con le app.
Ed io
che non ho le app, come farò?
Sembra essere tornati quando si sentiva dire:
"Turista fai da te? Ahi, ahi, ahi!".
Per
esempio, a Venezia si potrà sentire un dialogo di questo tenore:
" ... ma ti gà la app?".
" .. no!".
"... alora ti xè ciavà!"
2 commenti:
e con il selfie come la mettiamo?? doppiamente c.... io quella parola non la scrivo per via dell'educazione ricevuta. Era la parolaccia dei miei tempi... adesso è tutto un app. anche in questo. ciao
@aliza: è sempre un'espressione volgare, però quando ci vuole ... ci vuole!
Comunque in veneziano è un modo poco forbito per significare che sei ... "spacciato"!!!
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