"Il mondo è
fatto a scale: c'è chi scende e c'è chi sale".
Proverbio famoso quello del titolo! Ma cosa significa ai
giorni nostri? Niente di più di quello che significava ieri o cento anni fa.
Mi dà solo lo spunto per differenziare quello che un
personaggio va dicendo, o meglio blaterando (parlando a vanvera, ciarlando,
cianciando, sproloquiando e così via) sui termini salire e scendere.
Infatti quello che sproloquia (non faccio nomi, tanto
l'avete già individuato) va dicendo che "scendere
in campo" ha un significato "migliore",
più "glamour",cioè con più
fascino, charme, bellezza irresistibile (sarà?!?!?!),
ma anche più incanto (magia, sortilegio, fattura).
Chi scende vuol dire (ma
questo lo dice "lui") che viene dall'alto, quasi un re, od
ancor di più, un dio, che "bontà
sua", e solo "... per il
bene del popolo", si sacrifica a fare qualcosa per gli altri, per il
popolo. Ma tutte le lotte che ha fatto per riformare la giustizia erano per il
bene del popolo o "pro domo
sua"?
"Salire in
politica" è, sempre secondo "lui",
qualcosa d'inferiore, qualcosa che uno fa per "...
trovarsi un posto", per diventare qualcuno, qualcosa per arrivare in
alto partendo dal basso.
Insomma: chi scende è uno che si mette a disposizione per il
bene degli altri, mentre chi sale è uno che vuole arrivare in alto.
Teoria, quello dal ... "nostro"
(meglio del "vostro"), che
non sta né in cielo, né in terra! Ma
dove sta scritto che "lui"
ha fatto il bene per gli italiani? Non è sceso in campo per salvarsi con le sue
aziende conquistate soprattutto fregando gli altri? Basta ricordare la dimora
Casati-Stampa di Arcore rubata alla marchesina (era minorenne allora) tramite
un suo sodale di nome Previti; e poi tutto il resto.
Ma torniamo al salire ed allo scendere.
Etimologicamente, il termine scendere ha la radice "scen" (in sanscrito "skan") che significa appunto
scendere, ma anche cadere; la stessa radice è quella del termine "scandalo" (questo va proprio
a puntino!!!) ed ancora di "andare
in basso" (più basso di così!!!), "calare"
, ma anche "piegare all'altrui
volere".
Salire, invece, dal provenzale "salir"
o "sahlir" significa "zampillare"; ma anche "uscir fuori". In sanscrito "sarâmi" ha il significato di "vado", "scorro"; nel greco "àllomai"
troviamo ancora "zampillo",
"salto", "balzo". Infine, anche
figurato, il termine significa "andare
verso l'alto", "ascendere",
"aumentare" e ... "venire in grandezza!!!".
E poi, a salire si troveranno delle difficoltà, ma alla fine :
"Per aspera ad astra!"
Post scritto in rosso perché è il colore dei ...
comunisti!!! Mamma mia, sono dappertutto!!!
1 commento:
molto bella la tua esposizione ma tanto quello non sente ragione, ma ti rendi conto che riesce ancora ad incantare le persone... sconcertante!! ciao
Posta un commento