Quest'oggiVenezia compie 1590 anni; sono tanti, però non li dimostra!
Secondo la leggenda il 25 marzo del 421 d.C. i vescovi di Padova, Treviso, Oderzo ed Altino consacrarono la Chiesa di San Giacomo nel centro delle isole realtine e, attorno a quella chiesa, sorsero le prime case di quella che, successivamente, divenne la città di Venezia.
È ormai tradizione, da anni, ricordare questo avvenimento con una manifestazione, sia religiosa che civile, nel Piazzale della Stazione ferroviaria davanti alla statua bronzea, opera dello scultore Francesco Scarpabolla, dell'Immacolata Concezione, statua voluta dall'allora Patriarca card. Angelo Roncalli..
A rappresentare il Patriarca di Venezia, card. Angelo Scola, c'era il Vicario episcopale mons. Orlando Barbaro mentre il Sindaco Giorgio Orsoni era rappresentato dall'Assessore al Turismo Roberto Panciera. Alla cerimonia, oltre ad altre autorità, sono intervenuti numerosi bambini delle scuole d'infanzia e primarie, ognuno con un fiore deposto poi ai piedi della Madonna; per questo motivo la cerimonia prende anche il nome di "infiorata".
Ambedue gli oratori hanno voluto evidenziare la particolarità di Venezia, città che sa accogliere -da sempre-, oltre al turista, anche il "diverso" arrivando così, con un'espressione creata dal card. Scola, ad un "meticciato di civiltà". È stato ricordato anche che l'unità d'Italia, della quale si celebra quest'anno il 150° anniversario, è servita ad unire nella diversità.
1 commento:
Accogliere e valorizzare il diverso è sinonimo di civiltà, purtroppo sempre più raro a vedersi in giro per mondo...
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